_______ IL NAVICORDO

Lanzara Storia

 

A_ LANZARA_ E _CASTELLUCCIO

I_ PRIMI_ ASILI _PREFABBRICATI

DA UNA CRONACA DEL 23 MAGGIO 1965

Di Rocco Amendola _e_ Gaetano Ricciardelli

 

BIOGRAFIA_ DI _ MONS._MOSCATO

 

FOTOGRAFIA ANNI '50

 

Nacque a Gallina il 4 febbraio 1888.

Dalla distruzione della città di Sant'Agata, avvenuta a causa del terremoto del 1783, ebbe origine il paese di Gallina, detto Sant'Agata in Gallina fino al 1861. Fu istituito a Comune con legge del 4 maggio 1811 e nel 1927 passò al Comune di Reggio Calabria, per la costituzione della Grande Reggio.

GALLINA  è una frazione del Comune di REGGIO CALABRIA (RC) della provincia di Città Metropolitana di Reggio Calabria, nella regione Calabria

La Frazione dista, in linea d'aria, 3.71 Km dal Comune di Reggio di Calabria e 3.95 Km dalla Provincia di Città Metropolitana di Reggio Calabria. Dista 120.99 Km dal Capoluogo di regione (Catanzaro).

 

La sua vocazione lo portò ad entrare nel seminario di Reggio Calabria, seguito dai Monsignori Quattrone e Calabrò. Durante i giorni drammatici del terremoto del 28 dicembre 1908 viene ricordato tra quelli, insieme a Giuseppe Morabito, che dopo aver soccorso i feriti, si adoperò a rintracciare tra le macerie e a salvare gli oggetti d'arte e i cimeli religiosi preservando, tra l'altro, la Colonna del miracolo di san Paolo

Il 13 ottobre 1912 fu consacrato sacerdote nella chiesa matrice Gallina dall'Arcivescovo Rousset. Nello stesso anno Si laureò  in Filosofia e Teologia presso il Collegio Pontificio di Anagni, divenendo sacerdote.

Fu arruolato nell'esercito come Cappellano Militare nel 30° Reggimento Fanteria, facente parte della Brigata Pisa. Partecipò a tutte le battaglie per la conquista dell'Isonzo e del Piave, distinguendosi sempre per l'impegno ed il coraggio al fianco dei commilitoni; ciò gli valse più di una medaglia al valore militare.  

 

ESTRATTO DA

La Calabria e la Grande Guerra: 1914-1918

Un viaggio nella memoria attraverso i documenti della Biblioteca Nazionale di Cosenza

“Con il suo contegno e la sua opera seppe acquistarsi l'affetto e la fiducia dei soldati. Durante sei giornate consecutive di aspri combattimenti, fu instancabile nel compiere i doveri del suo ministero e nel portare ai soldati la parola di conforto e di incitamento, rimanendo esposto in prima linea, durante l'infuriare dei bombardamenti nemici, costante mirabile esempio di fermezza e coraggio” . 

Con queste parole viene ricordato Monsignor Demetrio Moscato, a cui va inoltre il grande merito di aver voluto la ricostruzione, dopo il  disastroso terremoto  che nel 1908 distrusse Reggio Calabria, della chiesa di san Giorgio al Corso in ricordo di tutti i caduti in guerra, che da allora  è anche conosciuta come Tempio della Vittoria.  

Rientrato dalla guerra, iniziò il suo ministero sacerdotale nella parrocchia di Arangea. Poco tempo dopo venne trasferito a Reggio Calabria nella  parrocchia di San Giorgio al Corso, sostituendo mons. Zagari.  Da parroco di San Giorgio maturò l'idea di edificare un nuovo edificio religioso che fosse anche un sacrario ai soldati italiani vincitori nella Grande Guerra adoperandosi fortemente, sia a livello locale che a livello nazionale, per la realizzazione di tale progetto. Il suo sogno fu coronato nel maggio del 1935 allorquando il Principe Umberto I di Savoia inaugurò il Tempio della Vittoria.

 

Mons. Moscato non partecipò all'inaugurazione perché il 24  giugno 1932 fu nominato Vescovo di San Marco e Bisignano. Fu poi consacrato vescovo l'8 settembre 1932 nel Duomo dall'arcivescovo Carmelo Pujia. 
 

Tornò, nel 1943, a Reggio Calabria in qualità di amministratore apostolico dopo la morte dell'arcivescovo Enrico Montalbetti.

 

Il 22 gennaio 1945 divenne arcivescovo di Salerno. Nel 1946 fu anche nominato amministratore apostolico della Diocesi di Amalfi. Il suo impegno umanitario fu riscontrabile anche nell'assistenza ai bisognosi dell'alluvione di Salerno del 1954.

 

L'alluvione di Salerno del 25 e 26 ottobre 1954

 

Nel 1966 partecipò alla prima riunione plenaria della Conferenza Episcopale Italiana dopo la chiusura del Concilio Vaticano II, durante la quale fu eletto membro della Commissione per l'Apostolato del Mare.

Morì a Salerno il 22 ottobre 1968, e fu sepolto nella Cattedrale della città. 

Nella ricorrenza del 40° anno della scomparsa, il settimanale diocesano Agire, nell'ottobre 2008, pubblicò un inserto per ricordare S.E. Mons. Demetrio Moscato.

Di seguito l'edizione di  Agire 37-2008.pdf

 

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