_______ IL NAVICORDO

Lanzara Storia

 

DA_ SALERNO_ IN_ VIA_ TIGOR

DA UNA CRONACA DEL 1897

Di Rocco Amendola

 

Capitolo 2

IL_ PROCESSO__A__VIVA L' ITALIA

Delitto di approvazione di azioni proibite dalla legge e dalla contravvenzione di offese a persone dell' autorità.

IL PICCOLO 8 MAGGIO 1897

 

SEGUE LA TRASCRIZIONE DELL' ARTICOLO

CRONACA DEL GIORNALE

 

TRASCRIZIONE ARTICOLO

ECHI DELLE DIMOSTRAZIONI ELETTORALI

 

Iermattina comparve dinnanzi ai giudici Giulio Alfano, di 20 anni, da San Giorgio di Salerno in Sicilia, scalpellino, accusato del delitto previsto al S. 305 e della contravvenzione contemplata al S. 312 c.p. – Presiedeva il il dibattimento il cons. Codrig, essendo il P. M. rappresentato dal procuratore di Stato sig. Taddei e affidata la difesa all' avv. Dott. Padovan

Diceva l' accusa che l' Alfano, nella sera del 19 aprile successivo al giorno in cui venne eletto a deputato Leopoldo Mauroner, arrivato col treno da Nabresina, avesse ripetutamente gridato Abbasso gli slavi !... Viva l' Italia e, più tardi, incontrata la ragazza Maria Venzel, ch' era accompagnata dalle ragazze Giuseffa Bucavetz e Francesca Hussu, non avendo ella voluto dargli una rosa ch'egli le chiedeva, inseguendolasempre, avesse ripetuto il grido Abbasso gli Slavi ! ….. Viva l' Italia – Inoltre che, avendo la Venzel pregato la guardia di p. s. Francesco Bresingher di liberarla dal suo persecutore, invitato dal pubblico funzionario a lasciare tranquilla la ragazza, gli avesse detto : - Lei è matto ! … io vado per la mia strada, non do disturbo a nessuno.

Nel suo costituito, il giovanotto si mantenne parzialmente negativo. Disse : Ho gridato Viva l' Italia, non lo nego, ma soltanto per rispondere ad alcuni sloveni, che sapendomi italiano, mentr' io passava, avevano gridato : - Fora i italiani ! … Abbasso Mauroner !... Era naturale ch' io rispondessi a questa provocazione. Nego, poi, assolutamente di p. s. : Lei è matto ! – Perché avrei dovuto dirglielo se, anzi, usava con me modi urbani ? … Senza dubbio le mie parole furono fraintese. Io ho detto alla guardia : - Non dia retta alle ragazze : sono matte.

Pres. E inseguendo le ragazze, non avete emesso alcun grido ?

Acc. Che grido avrei dovuto emettere ? .. Crede ch' io possa aver voluto fare una dimostrazione politica contro quelle ragazze ? … Seguivo una di esse perché mi piaceva.

– Le ragazze sostengono di avervi udito gridare : Abbasso gli slavi !.... Viva l' Italia !

– Possono sostenere quello che vogliono.

So che quello che sostengo è la verità.

I testi Francesco Brusingher, guardia di p. s. , Giovanni Seghina, Maria Venzel, Gioseffa Bucavetz e Francesca Hussu confermarono tutti l' accusa, in ogni suo particolare. Il Seghina escluse che l' Alfano fosse stato provocato dagli sloveni.

•  Ah, no ? – esclamò l' accusato – Ha giurato e vuol dire ch' io ho mentito ?

Un' abile difesa pronunciò l'avv. Dott. Padovan, in cui attese a dimostrare come il grido Viva l' Italia non rivesta i caratteri del delitto di approvazione o istigazione ad azioni proibite dalla legge e chiese, riguardo a questa parte dell' accusa, sentenza di assoluzione.

 

Delitto di approvazione di azioni proibite dalla legge e dalla contravvenzione di offese a persone dell' autorità.

La Corte condannò l ‘ Alfano, per entrambi i capi d' accusa, a due settimane d' arresto.

 

L' Alfano non fu il solo a gridare Viva L' Italia, ve ne furono anche altri, e a tutti toccò la stessa sorte.

8 APRILE 1897

 

ERNESTO BONETTA

 

L' elezione di Leopoldo Mauroner, Garibaldino, come rappresentante degli italiani in un parlamento Asburgico, è una notizia che galvanizza la comunità e fa sperare presto ad una Trieste tutta Italiana.

 

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