_______ IL NAVICORDO

San Giorgio Capoluogo Storia

 

IL MONASTERO DI S. TERESA ALLA BARRA

di Gaetano Izzo

 

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Completamento dei lavori e apertura del monastero inaugurato dall'Arcivescovo Mons. Bonaventura Poerio

 

Il 29-2-1712 Mons. Ill. Arc. Di Salerno frà Bonaventura Poerio trovandosi a “San Giorgio” nella Santa Visita confermò e autorizzò l'apertura del “monastero delle moniche dell'Ordine teresiano nella Terra di S. Giorgio”. Le prime “moniche” che varcarono l'ingresso del portone del monastero in detta giornata, di lunedì furono Suor Maria Arcangela Vietri, figlia del'Ill. D. r Fisico Matteo de Vietri del Casale di S. Croce, e Suor Maria Rosa Aliberti che stavano “professe” nel monastero di S. Giuseppe delle carmelitane di Fisciano. Inoltre si aggiunsero successivamente Donna Agnesa di Napoli e Donna Teresa di sarno, figlie del Barone di S. Giorgio ed altre figliuole, raggiungendo il numero di sette. 5

Il 10-5-1712 mediante licenza della Sacra Congregazione furono trasferite dal monastero di S.Teresa di Solofra diocesi di Salerno Suor Serafina Mastrangelo e Suor Marianna Vigilante, monache professe, in quello delle teresiane della Terra di San Giorgio, sempre della stessa Diocesi, per divulgare la regola delle carmelitane nel monastero di Santa Teresa, da poco destinato alla clausura; infatti esso era stato conservatorio e le monache erano tutte giovani ed inesperte e quindi incapaci di governarsi.

Visto la necessità fu prorogata la permanenza per altri tre anni. 6

20-10-1713 – Dichiarazione di Antonio Pepe delle Terra di Montoro Il D. r Antonio Pepe della terra di Montori con supplica espone a VS. Ill. come desidera ponere per educanda nel Venerabile Monastero di Santa Teresa della Terra di S.Giorgio una sua figliuola nominata Anna Maria Pepe, e per tal'effetto ne ave ottenuto rescritto della Sacra Congrecazione che presenta, in tanto supplica VS.Ill. ammetterla, con ordinare si faccino i debiti requisiti, et il tutto ut deus.

31-3-1714 Dichiarazione della Priora Suor Serafina Mastrangelo Fò fede io sottoscritta Priora del Venerabile Monistero sotto il titolo di S. Teresa della Terra di S. Giorgio, haver ricevuto dal Signore Domenico di Giovanni della Terra di Montoro, docati quindici per il semestre anticipato per il vitto che questo Monistero somministrarà alla Signora Antonia sua figlia, che di prossimo entrarà per novizia in questo Monistero, ed in fede dal suddetto Monistero Serafina Mastrangelo Priora.

Anno 1754 - Dal Catasto Onciario di S.Giorgio si apprende che : Il Venerabile Monitero di donne moniche, sotto il Titulo di S.Teresa, sito in detta Terra di S.Giorgio, possiede nella medesima e suo Tenimento li infrascritti beni, ed annue rendite annue, legati con peso di messe di oncie --- ---------------------------------------------------------------------427#25

 

Nello stesso catasto tra i beni immobili troviamo la seguente affermazione: Moggia sei di territorio adacquatorio, vitato, e seminatorio, nel luogo detto la Starza, giusta li beni della Parrocchiale di S. Maria a favore, quelli delli magnifici Fratelli D.Tomaso, e Giobattista Giordano, e via publica; Più altre moggia tre di Territorio adacquatorio, e seminatorio, frescamente acquistate, site nel luogo detta la Cupa, nel Tenimento del Casale di S.Croce di detta Terra, giusta liberi del Signor Domenico Napoletano, e Corpi di Terra medesima ed altri confini; più moggio uno, e quarto di moggia arbustato, e seminatorio, ed in parte adacquatorio, in Tenimento del Casale di Corte Domina di detta Terra, e proprio dove si dice la Torella, giusta li beni di Alfonso Mariniello, Camera Baronale, e due vie publiche; Più Moggio uno di montagna boscosa cerquale, dove si dice la valle in tenimento di detta Terra sopra il Casale di Campomanfoli, giusta li beni della Baronal Camera detta medesima da più lati, ed altri confini; Più un poco di oliveto sterile, sito in luogo montuoso dalla parte superiore a detto Monastero, e colligato al medesimo per proprio uso dello stesso. 7

Nell'anno 1759, le suore di S.Teresa in S.Giorgio sono attaccate da un morbo epidemico. 8

19-11-1735 - Dichiarazione della Novizia Suor M. Costantina Baldi

Rev.mo Sig.re Suor Maria Costantina Baldi novizia non ancora Professa nel Monistero di S.Teresa dell'Ordine Carmelitano della Terra di S.Giorgio, nel secolo chiamata Candida, figlia legittima, e naturale del D.r Fisico Lonardo Baldi, e Cecilia Coppola suoi Genitori della Torre del Greco, Supplicando espone ad Vs. Reverendissima, come sotto li ventuno del corrente mese di Novembre finisce l'anno del suo noviziato, e dovrà fare la Sol.e Professione. E perché desidera fare la rinuncia in Conformità del S.G. Irid in beneficio di esso Dr Fisico Lonardo baldi suo Padre, supplica p. tanto V.s Rev.ma degnarsi concedererli la dovuta licenza ut deus.

Io Suor Maria Costantina Baldi supplico come sopra In fede io sottoscritto Notar Domenico Napoletani della Terra di S. Giorgio, ne la medesima firma è di propria mano della suddetta Signora Suor Maria Costantina Baldi, e di fede Io Notar Domenico Napoletani della sud.a Terra richiesto ho seg to. 9

Il 18-6-1763 la Madre Priora e religiose tutte del monastero delle Teresiane, riunite in Capitolo, diedero il consenso al trasferimento di Suor Maria Francesca Vigilante, Suor Maria Emanuelle Vigilante, e Suor Maria Crocefisso del Pozzo nel nuovo monastero di Agerola Diocesi di Amalfi, fondato da poco

Il 10-1-1792 la Priora Suor Maria Rosa de Bartolomeo e la Vicaria Suor Maria Rafaiela Vigilante, riunite in Capitolo, con l'intervento di tutte le monache professe per voto segreto stabilirono e decisero di voler accettare come speciale protettore il Glorioso S. Rocco confessore.

Il 21-3-1836 il monastero di S.Teresa, per atto del Notaio Francesco Farina di S.Eustachio di Sanseverino, comprò da Nicola Roscigno, fu Michele, una porzione del fondo denominato Casa Izzo, per il prezzo di ducati mille.

Il 20-4-1847 il sacerdote Michele Tenore era Procuratore nel venerabile monastero di S.Teresa del Comune di San Giorgio. Nell'anno 1855 si propone il restauro della chiesa del monastero di S. Teresa ( restauro del tetto sul coro e sulla chiesa). 10

Il 20-5 1837 é pagato al muratore per pulire e biancheggiare la chiesa. Nel mese di settembre dello stesso anno, viene comprato caffè, zucchero, zuccariello, pepe, cioccolata, garofalo, amendola, alla fiera di Salerno con la spesa di ducati 10 e grana 76. Nel mese di novembre 1847 fu rinnovato il tetto del monastero,e pagate al muratore Coppola Raffaele per l'acquisto di 50 tegole e 7 giornate di lavoro ducati 2 e grana 72.

27-6-1850 – Santa Visita di Mons. Paglia Arcivescovo di Salerno L'anno milleottocentocinquanta, il giorno ventisette 27 giugno in S. Giorgio nel decorso della Santa Visita, e propriamente nelle Grate del Comunichino della Chiesa del Venerabile Monastero sotto il Titolo di S. a Teresa essendosi congregate capitolarmente tutte le monache coriste vocali dell'indicato Monastero alla presenta dell'Ecc.mo e R.mo Monsignor D. Marino Paglia Arcivescovo Ordinario di questa Diocesi di Salerno, e de' sottoscritti scrutinatori da Lui invitati, non che di me infrascritto segretario, ad ogetto di procedersi alla elezione della nuova Priora, per esser già terminato il triennio priorale della religiosa Suor Maria Saveria Rotondo; Ed essendosi, dopo la solita ritualità, passato alla votazione segreta per sifatta elezione si è trovato che a maggioranza, cioè con voti affermativi sopra sei negativi, essendo le suddette monache al numero di quattordici, hanno eletta per novella Priora Suor Maria Emanuella Calvanese che il sullo. detto Mons r . Arcv. o ha riconosciuto e convalidato. Dopo di che si e passato alla elezione della novella Vicaria; ed anco a maggioranza di suffragi è stata rieletta per Vicaria la med. a Religiosa Suor Maria Concetta Sarno. Inoltre si è proposta alla indicata Priora la solita obbedienza da tutta là comunità; si è data alla giudicata Priora il propasso nelle forme preferite; e si sonomandate le grazie all'altissimo. 11 Successivamente l'ospizio dell'abolito Monastero delle Teresiane viene reclamato dalla Provincia ad uso di caserma dei Reali Carabinieri nell'anno 1868, in realtà era già occupato dagli stessi dall'11 febbraio 1863. 12

15-7-1891 Il Pro Vicario Generale dell'Archidiocesi di Salerno, umilmente espone alla Santità Vostra che per disposizione governative le religiose del Monastero di clausura di Castelsangiorgio, in detta Archidiocesi, debbono sgombrare dal cennato Monastero per riconcentrarsi in quello della Purità di Pagani. Col giorno 23 luglio 1891 va a terminare il perentorio ad esse assegnato. Però tre di queste religiose trovansi affette da serie infermità . per cui è mestieri che fruiscono dell'aria natia, dell'uso de bagni, e di altri messi opportuni, in seno delle rispettive famiglie, come si attesta dal medico curante con apposita fede. Le medesime sono Maria Giuseppa Notari, Maria Clementina Vanacore, e Maria Antonia de Leo; le quali inplorano dalla Santità Vostra la grazia di uscire e star fuori del chiostro almeno per sei mesi che……….

20-7-1891- Salerno -Autorizzazione di uscita dal chiostro per mesi sei per motivo di salute delle ultime monache del Monastero In virtù di facoltà Apostolica, di cui siamo stati muniti mercè il venerato Referito del 15 andante mese, concediamo alle Religiose Maria Giuseppa Notari, Maria Clementina Vanacore, e Maria Antonia de Leo, del Monastero di clausura di Castelsangiorgio, in questa salernitana Archidiocesi, la licenza di egresso dal chiostro per lo spazio di sei mesi a motivo d'infermità, giusta la fede giurata del medico curante. Benvero riacquistando le medesime le guarigioni ma del detto termine, come lo acquisiamo, dovranno tosto rientrare in clausura.

Dovranno inoltre le stesse osservare tutte le cautele e le condizioni all'uopo prescritte dai sacri canoni, durante la loro dimora fuori del chiostro, onde non oncorrono nelle censure sancite contro i violatori della clausura. Così ee

Maria Giuseppa Notari. Religiosa professa del soppresso monastero delle Carmelitane di Castel San Giorgio, archidiocesi di Salerno, trovasi fuori di clausura per motivi d'infermità. Perdurando le stesse cause, e poiché e' rimasta fuori chiostro per pochi giorni senza il beneplacido apostolico, umilmente implora dalla S.V. l'assoluzione dalle censure ed una benigna proroga al venerato rescritto del 15 luglio pp: anno che.

Dichiaro che la Religiosa Suor Maria Giuseppa Notari del soppresso Monastero di Castel S. Giorgio………è tuttora ottenuto dalla attestazione in quello descritto, cioè di cronico catarro gastroeuterico, ricorrenti reumatologia, e della ……….. fatalmente progressiva i quali fatti morbosi, stantela sua grave età, e la deteriorata salute, non permettono pronosticare che appena un possibile remoto miglioramento, se pure, ma non mai un completo allo stato fisiologico. Per lo quali cose, non potrebbe ritornare a vita claustrale senza gravissimo suo danno.

Ed acciò costi, ove duopo, ne rilascio il presente in carta libera, per uso di beneficenza. 13

Mercato Sanseverino 15 gennaio 1892

Dot r Gio. Angrisani

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