_______ IL NAVICORDO

Narrativa

IL CAN DANTE NEL POLLAIO

RACCONTI DI STORIE VERE

di Margherita Tirelli

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" IL CAN DANTE NEL POLLAIO CAPITOLO SECONDO "

 

CAPITOLO SECONDO

Del resto anche il mondo del pollaio è piacevole perché è vario: le gallinelle razzolano, chiocciano e spettegolano tutto il tempo; ognuna di loro ha un piumaggio diverso: quella che ha piume decorate con vivaci disegni geometrici, o quell'altra che non ne ha proprio sul collo; alcune di loro, al contrario, ne hanno tantissime, tonde e vaporose. Ma Dante si sofferma ad ammirare quella gallinella che ha piume così soffici e setose che gli ricordano il morbido pelo di Pulce, ed ha proprio una gran voglia di accarezzarla.

Aristotele, il gallo, ha una cresta imperiosa, come la corona di un re, una coda ampia e vistosa dai colori vivaci e variopinti che muove continuamente e con fierezza, al ritmo della danza delle sue enormi zampe munite di durissimi speroni da combattimento.

Da più lune Dante lo sente cantare a squarciagola e lo vede corteggiare la gallinella più audace del pollaio, che gli sculetta intorno in continuazione. Come se non bastassero i pulcini appena nati che già saltellano e pigolano allegramente intorno alla severa mamma chioccia !

I pensieri del povero Dante si affollano irrefrenabili nella testa; non c'è che dire, indubbiamente quel pollaio è una vera scuola di vita e il tempo delle galline è molto diverso da quello della sua specie. Lui ha accettato e si è adeguato alle nuove regole, condividendo quelle strane abitudini e leggi naturali già ben stabilite: così ha imparato ad ''andare a' masona" come tutte loro, molto presto e allo spuntare della prima stella nel cielo. Buio e silenzio cadono nel pollaio dopo pochissimo tempo.

- Del resto non è così complicato, pensa Dante, raggomitolandosi sul vecchio barile rosso e poggiando il musetto sulle zampe. Un sospiro fugace ad occhi socchiusi. Ma è anche il momento più pericoloso..

 

 

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