_______ IL NAVICORDO

Aiello Storia

 

STORIA

IL VILLAGGIO DI AIELLO

di Giuseppe Benevento

 

FONTE DOCUMENTARIA

1.8.1572. Aiello. Testamento di Antonia Cangiona, moglie di Prospero di Auferio in una casa confinante con i beni di Giov. Battista Maglione e via pubblica. Seppellita nella Chiesa del SS. Salvatore. Lasciò la solita elemosina ai presbiteri della Carta di S. Giorgio per le esequie. Legò carlini 5 a S. Maria di Loreto. Lasciò alle sue cognate Presenzia, Faustina e Livia Auferio un'oncia. (1)

3.8.1572. Capitoli matrimoniali tra Vincenzo Carafa e Gennaro Bocino e per parte di Geronima sua sorella di Aiello, e Nicola Antonio Silvestro, figlio di Vincenzo. Matrimonio tra Geronima e Nicola Antonio. Dote once 8. (2)

23.8.1572. Aiello. Capitoli matrimoniali, tra Nicola Antonio e Minichella Jennaco fu Pietro Angelo e per parte di Giovanna, loro sorella, e Carmine Bocino di detto casale. Dote onze 10 (3)

23.9.1572. Aiello, Natale e Innocenzo Jennaco anche a nome degli eredi di Melchionda e Giov. Andrea Jennaco vendettero a Giulio di Aufiero di detto casale per ducati 36 una terra arbustata e seminatoria e una casa nel territorio di S. Giorgio confinante con i beni di Giulio e Paolo di Auferio e via pubblica.(4)

7.11.1572. Aiello. Testamento di Giov. Pietro Silvestro. Lasciò erede la sorella Bernardina e Colella Jennaco, suo marito. Seppellito nella Chiesa del Salvatore nella cappella di Casa Silvestro. Dichiarò di aver ricevuto in dote dalla moglie Ippolita Galotto ducati 32. Legò ducati 2 alla Cappella di Loreto del Salvatore e ducati 10 alla Cappella di S. Maria del Carmine di Casa Silvestro nel Salvatore (5)

23.9.1572. Aiello, Natale e Innocenzo Jennaco anche a nome degli eredi di Melchionda e Giov. Andrea Jennaco vendettero a Giulio di Aufiero di detto casale per ducati 36 una terra arbustata e seminatoria e una casa nel territorio di S. Giorgio confinante con i beni di Giulio e Paolo di Auferio e via pubblica. (6)

7.11.1572. Aiello. Testamento di Giov. Pietro Silvestro. Lasciò erede la sorella Bernardina e Colella Jennaco, suo marito. Sepolto nella Chiesa del Salvatore nella cappella di Casa Silvestro. Dichiarò di aver ricevuto in dote dalla moglie Ippolita Galotto ducati 32. Legò ducati 2 alla Cappella di Loreto del Salvatore e ducati 10 alla Cappella di S. Maria del Carmine di Casa Silvestro nel Salvatore. (7)

25.8.1573. Aiello. Capitoli matrimoniali tra Nicola Antonio Jennaco per parte di sua sorella Menechella che si sposò con Carmine Bocino. Nicola donò alla sorella un terreno sito nel luogo detto Trefola confinante con i beni di Orazio Jennaco e beni del casale di Torello (8)

4.1.1578. Aiello. Giov. Battista Maglione e suo figlio Vito si dichiarano debitori di Giov. Paolo Silvestro in ducati 16 di cui era insolvente a Giov. Bernardino di Amora di Nocera per restituzione di dote di Olimpia di Amora, moglie del fu Geronimo Maglione e detto Giov. Bernardino era debitore di Giov. Paolo per resto della vendita di una camera e un orto in 2/3 (9)

14.1.1579. Testamento di Pietro Silvestro di Aiello con casa solerata in detto casale, confinante con i beni di Ottaviano Silvestro e Natale Silvestro. Nominò eredi i figli Giov. Domenico e Giov. Alfonso. Sepolto nella Chiesa del Salvatore. Lasciò a S. Maria di Loreto carlini 5. Dichiarò sua moglie Marzia di Felice padrona dei suoi beni stando con i figli nella sua casa guardando il letto viduale. In caso contrario le avrebbe lasciato onze portate in dote (10)

1 ASS, Prot. Notarili Notaio V. Aliberti B. 5598 (1566-1579)

2 Ibidem

3 Ibidem

4 Ibidem

5 Ibidem

6 Ibidem

7 ASS, Prot. Notarili Notaio V. Aliberti B. 5598 (1566-1579)

8 Ibidem

9 Ibidem

10 Ibidem

 

 

9.3.1579. Aiello. Testamento di Giovanni Battista Maglione in una casa confinante con la via pubblica, i beni di Carmine di Aufiero. Istituì eredi i figli Vito, Ferdinando e Scipione (11).

16.2.1581. Aiello. Pietro Silvestro alla presenza di Stefano Silvestri asserì di prendere un pezzo di montagna di querce sito nel luogo detto Cesina Ferrayone confinante con Martino Silvestro e Filippo Villano e lo vendette a Stefano per ducati 3 (12)

3.11.1585. Aiello. Giov. Paolo Silvestro vendette a mastro Giov. Filippo Silvestri un pezzo di arbusto con piedi di castagni, sito nel casale di Campomanfoli nel luogo detto Le curti o Castagniello confinante con i beni di Giov. Paolo, Vito Maglione e Giov. Matteo Silvestro per ducati 8 (13)

12.8.1596. Aiello. Costituiti Iacobello Jennaco e Costantino e Ascanio Silvestri, fratelli. Iacobello disse di tenere una terra nel luogo detto la Terra del pozzo confinante con la via pubblica e i beni di Giov. Paolo Silvestri e gli eredi di Fonzo de Ligorio che venne a convenzione con i Silvestri di vendere il passo dell'acqua attraverso la sua terra.

7.2.1605. Nel territorio di S. Severino detto Le cappelle che apparteneva al fu Marcello Faraldi vennero stilati i capitoli matrimoniali tra Prospero di Auferio di Aiello, per sé e suo figlia Faustina e Giov. Paolo de Silvestri di Aiello per il loro matrimonio (14)

15.3.1606. S. Giorgio. Lite vertente tra i fratelli Annibale e Costantino Silvestro. Quest'ultimo pretende il passaggio per il sopportico e per dentro la casa del fratello posta ad Aiello dove si dice a Casa Silvestro confinante con i beni di Costantino, Giulio e Francesco Silvestro. L'accordo a cui pervengono prevede che Costantino assegna ad Annibale una casa detta al cellaro confinante con Giov. Paolo Silvestro e Felice Jennaco, con il passaggio e sopportico per 20 ducati (15).

28.12.1607. Divisione dei beni tra Giovanni, Francesca e Annibale de Silvestro di Aiello, figli del fu mastro Ottaviano. Un territorio arbustato e vitato confinante con la via pubblica e i beni di Geronimo de Ligorio e gli eredi del q. m Nicola Antonio de Silvestro, che si possiede da Costantino, altro fratello (16).

28.12.1607. Costituiti Annibale Silvestro e Giovanni Silvestro. Annibale dice di avere nel casale di Aiello una terra arbustata nel loco detto la Terra del Pozzo confinante con la strada pubblica e la via vicinale. Egli cede a Giovanni una parte della terra verso la strada pubblica per ducati 25 (17)

9.6.1609. Nel luogo detto Le cappelle nel territorio di S. Severino. Paolo e Marco Antonio Silvestro, padre e figlio vendono a Giulio Silvestro un ospizio di case inferiori con cortile e sopportico con uscita nella strada pubblica per ducati 36 (18)

11 Ibidem

12 Ibidem

13 Ibidem

14 ASS, Prot. Notarili Notaio Giov. Battista Aliberti B. 5657

15 Ibidem, B. 5484 Anno 1606 p. 23

16 Ibidem, B. 5484 Anno 1607 p. 92

17 Ibidem, B. 5484 Anno 1607 p. 93

18 Ibidem, B. 5484 Anno 1609 p. 81

 

27.7.1623. Aiello. Testamento di Sebastiano Maglione a Casa Maglione confinante con i beni di Bartolomeo Cassaro e Vespasiano Saragnano e altri. Nominarono eredi i figli Aniello e Vito Maglione i quali debbono dare a Laura sua sorella, onze 20 per la dote. Sepolta nella Chiesa del Salvatore (19)

23.1.1626. Aiello. Costituiti Alfonso e Minico Silvestro, fratelli, da una parte, e Antonio Silvestro figlio ed erede del fu Giovanni e nipote del Rev. Costantino Silvestro dall'altra. Alfonso disse che nel 1606 con atto del Notaio Antonio Zambrano suo padre, pretese da Giovanni e Costantino una terra sita Alle Curti sotto il cerreto secondo i beni lasciati dal fu Pietro de Silvestro confinante con i beni di Annibale, Giulio, Giovan Pietro e Giov. Filippo Silvestro di un moggio (20)

13.6.1633. Aiello. Antonio Silvestro da una parte e Giov. Leonardo e Filippo Mazzarello fratelli dall'altra parte. Antonio disse che doveva conseguire sopra tutte le robe dei fratelli Antonio e Giovannella Mazzarello once 16 (21).

7.6.1687. Aiello pertinenza Terra di S. Giorgio, in un'aula di Leonardo Jennaco che fa testamento. Chiese di essere sepolto nella chiesa di S. Maria Costantinopoli. Nominò erede la figlia Ursula e dichiarò di aver maritato sua figlia Lucrezia con Francesco Petacca e di aver maritata la fu sua figlia Vittoria con Antonio Petacca. Lasciò a a Luisa Fiorentino, moglie di Gennaro Parente ducati 10, per i tanti servizi prestatogli nella sua infermità.Dichiarò di dover avere ducati 32 dal Monte dei Maritaggi eretto dal fu Berardino nella dell'Abbatessa debito dall'Università di S. Giorgio per il matrimonio di Lucrezia, sua figlia. Lascia la metà della dote alla chiesa di S. Maria Costantinopoli. Morì il 17 del detto mese (22)

Nel casale vi erano anche due notai Alessio Silvestri che rogò dal 1699 al 1749 e Ciriaco Silvestri dal 1746 al 1759 , erano padre e figlio.

Don Stefano Iacuzzo nato il 23.11.1681 ad Aiello, figlio di Aniello Jacuzzo e Caterina D'auria fu ammesso al Diaconato nel 1706. Fu presa informazione su di lui mediante la testimonianza del Rev. Don Domenico Sarno di Campomanfoli il quale affermò di conoscere Stefano essendo suo paesano, disse che faceva una vita regolare e lo aveva visto sempre in abito e tonsura ad esercitare il suo ordine nella chiesa parrocchiale e frequentato i Santissimi Sacramenti della Confessione ed aveva tutti i presupposti per poter accedere al Diaconato integrato dal suo patrimonio consistenti in beni stabili e territori posti nel casale di Aiello (23)

Il Magn. co don Filippo Silvestro nato ad Aiello nel Luglio 1717, figlio del Magn. co Ascanio Silvestro e D'Auria Antonia, nel 1729 ottenne l'autorizzazione da sua Santità e fu ammesso alla clericale tonsura (24)

Secondo le testimonianze di alcuni paesani, il suddetto Filippo non pativa di alcun male occulto che potesse impedire l'accesso alla Clerical Tonsura e conseguente Sacerdozio. Aveva sempre condotto una vita esemplare e frequentato i Santissimi Sacramenti della confessione nella Parrocchiale Chiesa, e portato l'abito ecclesiastico e partecipato alla Congregazione dei Casi Morali che si faceva ogni settimana nella stessa Chiesa del SS. Salvatore. Aveva tre fratelli e una sorella. Possedeva molti beni donatoli a titolo di patrimonio da suo padre Ascanio che ascendevano a circa 600 ducati prelevati dal capitale della sua famiglia che corrispondeva a 2650 ducati sui seguenti beni: Un territorio seminatorio, acquatorio e vitato di due moggia, un terzo di moggio e scacchi 46 con un aira nel casale di S. Maria a Favore. Un territorio di un moggio e mezzo con piante di celzi nel casale di Aiello. Una camera con loggia con orto, cantina e pozzo con acqua sorgiva. Una casa con aira nel casale di Aiello. Un ospizio di case consistenti in più camere nel casale di Aiello. Un territorio di moggia tre nel luogo detto La sala nel casale di Aiello. Un territorio di tre moggia nel luogo detto Le cappelle . Dieci moggia di montagna cedua, in parte selvaggia e in parte per pascolare confinante con la Chiesa del SS. Salvatore (25).

 

19 ASS, Prot. Not. Notaio Salvatore Zambrano, B. 5845 F. 154

20 Ibidem

21 Ibidem

22 ASS, Prot. Not. Notaio Siniscalco Andrea, B. 5490 Anno 1687

23 ADS, Ordine Sacerdotali B. 240 (1735-1740)

24 Rito mediante il quale un laico entrava a far parte dello stato clericale, consistente nel taglio, effettuato dal Vescovo o da un suo delegato, di cinque ciocche di capelli, come simbolo di umiltà e di rinuncia al mondo.

25 ADS, Ordine Sacerdotali B. 240 (1735-1740)

 

Nel 1785 in Aiello vi erano altri quattro Sacerdoti, il Rev. do D. Paolo Silvestri di anni 66, il Rev. do D. Donato Silvestri di anni 48, il Rev. do D. Pasquale Silvestri confessore di anni 58, il Rev. do D. Antonio Cerrato Confessore di anni 63. La popolazione era di circa 220 abitanti.

Il 27 /7/1824 il Sindaco chiese l'autorizzazione all'Intendente di effettuare un esproprio di un terreno nei confronti di Donato Silvestri di Aiello che era debitore di ducati 69 e grana 80 sulla Gabella del vino di Aiello che a lui rimase per estinto di candela nell' anno 1823 ed affermò che tramite lettera inviata al debitore con il commesso Comunale aveva invitato il Silvestri al pagamento della somma che non aveva corrisposto al punto di indurre il Sindaco al sequestro di immobili per tale somma e che non fu possibile attuare perché il Silvestri non aveva immobili. Per tale motivo applicò lo stesso trattamento di sequestro al garante signor Nicola Lanzara che allo stesso modo era stato insoddisfacente. Per salvare l'interesse del Comune, fu sequestrato al Silvestri un territorio arbustato del valore di ducati 240 (26).

Il 21 Settembre 1826, Pietro ed Antonio Sarno pagarono a D. Francesco la Rocca, e D. Vincenza Silvestri moglie, la somma di ducati 400, delegati da suo padre Don Alessio Silvestri con istrumento stipulato il 22 Agosto 1818 per Notar Don Francesco Albano di Bracigliano. Questa quietanza fu stipulata dal Notar D. Giuseppe Napolitano e i ducati 400 fu il prezzo parziale del fondo, detto “ Il feudo ” sito in Aiello.

26 ASS , Intendenza, Dazio B. 958 F.13

 

per contattare l'autore gius.bene@libero.it

 

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