CASTEL SAN GIORGIO
IL VIOLINISTA DIMENTICATO
di Rocco Amendola
om
SABATO _LIGUORI
ORCHESTRA DEL MAESTRO MARIO PAGANO
Music Revival: viaggio alla riscoperta della musica a Cava de' Tirreni
Mario Pagano: ritorno al futuro
Ferdinando Mazzariello
Su questa rubrica dedicata alla storia della musica a Cava de' Tirreni, abbiamo accennato al maestro Mario Pagano fin dal
primo articolo, presentandolo come il punto di riferimento per la musica a Cava negli anni 60-70. Credo che quasi tutti quelli che volevano avvicinarsi alla musica in quel periodo siano passati attraversoil Maestro Pagano.
MAESTRO MARIO PAGANO
Non so quanti musicisti di quegli anni abbiano poi intrapreso la carriera musicale, ma MP li ha visti e sentiti tutti, o quasi! Tra di loro c'erano anche giovani che oggi sono diventate per sonalità di rilievo nel campo della politica, della medicina, del commercio etc. Sì, allora c'era un atteggiamento diverso rispetto alla musica. Tutti volevano imparare a suonare uno strumento per il puro semplice piacere di fare musica.
Credo che fossero proprio pochi quelli che pensavano di intraprendere la carriera musicale. C'era solo tanta voglia di stare bene, di fare cose belle, come suonare uno strumento per il puro piacere e per stare insieme. La gente ascoltava musica perché li faceva stare bene, proprio come oggi.
Mario Pagano è nato ad Arezzo nel 1930 ed ha vissuto a Firenze fino al 1956, anno in cui è venuto a Salerno per lavorare con dei musicisti salernitani tra i quali Franco Schiavone e Raffaele De Martino che convinsero il maestro a restare un po'. Mario, fortunatamente per tutti, accettò. Dopo poco tempo incontrò Laura Arcangeli, la compagna della sua vita, che ha sposato nel 1958 e con la quale vive in Canada insieme alla famiglia. A quel tempo si stabilì per un lungo periodi a Cava.
In quegli anni era praticamente impossibile pensare di poter accedere al Conservatorio, a meno che non studiavi già musica privatamente con uno dei docenti del conservatorio stesso, comunque riservato a pochi eletti. Non era importante quanto musicale o predisposto uno fosse, ma a quale classe sociale si apparteneva. Personalmente vorrei ringraziare tutti questi Maestri per lo stato attuale, cioè pietoso, in cui si trova oggi il palcoscenico musicale italiano. Fortunatamente, come dicevo prima, arrivò Mario Pagano. Improvvisamente tutti potevano imparare a suonare! Ecco che la musica non era più (come tutto il resto) solo per chi se lo poteva permettere.
La musica non era più solo Giuseppe Verdi. La musica incominciava a suonare! Non so se Mario Pagano a tutt'oggi sia consapevole dell'opera compiuta a quei tempi. Mario Pagano ha insegnato ai suoi allievi, anche quelli che sono rimasti con lui solo pochi mesi, a rispettare la musica, e non l'ha fatto servendosi di testi e spartiti o titoli inutili, ma usando la sua umiltà.
Pagano, oltre ad insegnare la tecnica musicale ha trasmesso ai suoi allievi il significato della musica, a prescindere dal genere o dallo stile musicale, ed è per questo che si è guadagnato il rispetto non solo dei suoi allievi, ma anche di grandi musicisti che ammiravano la sua musicalità e l'umiltà con cui l'esprimeva. In quel periodo, oltre ad insegnare MP lavorava molto anche con la sua orchestra, molto rinomata nel meridione. Ed è così che incontra Mario Abbate, famosissimo cantante napoletano, con cui inizia ad esibirsi in tutto il mondo ed in particolare negli Stati Uniti. Nel 1976 vanno in Canada... e lì rimangono.
Si stabilisce a Windsor insieme alla sua famiglia e lì diventa il punto di riferimento per gli artisti italiani in tournée in Nord-America tra i quali: Claudio Villa, Nilla Pizzi, Aurelio Fierro, Nini Rosso, Little Tony etc.etc. Si potrebbe scrivere un libro sulla carriera artistica di MP. Forse un giorno qualcuno lo farà. All'amico Mario Pagano ho chiesto cosa gli manca di più dell'Italia, Mario Pagano o meglio di Cava, visto che per lui l'Italia è Cava de' Tirreni.
“In Canada ho solo 2 amici - ci ha confidato - Italo Francia e Antonio Pullano. Mi manca la gente che incontri ogni giorno, non solo gli amici, gente con cui parlare anche di niente, ma parlare, scherzare in un modo che mi è familiare, in una lingua che capisco anche senza parlare, a gesti, a suoni, a smorfie..........
In questi giorni non solo ho rivisto tanti amici ma ho incontrato tante persone che mi hanno riconosciuto dopo 37 anni che mancavo da Cava, allievi e musicisti di cui sinceramente non potevo ricordarmi perché molti di loro avevano magari 18-20 anni quando li ho conosciuti e adesso ne hanno 57.
E' veramente commovente questo affetto e questo calore. A volte magari è solo per quel momento,ma che importa! E' meglio di niente. E poi mi manca il nostro clima e mi mancano i portici di Cava. Qui mi viene voglia di muovere le gambe. Una delle ragioni per cui le mie gambe non funzionano più bene è dovuto al fatto che in Canada non esco mai perché mi scoccia uscire con il freddo, il grigio e senza incontrare qualcuno. In questi giorni mi sto proprio ‘arrecrejanne'. Mi sento veramente rinascere e vedo che anche le gambe vanno meglio”.
Lunedì 17 giugno si è tenuta al CUC una festa in onore di Mario Pagano dove sono intervenuti numerosi amici che lui non vedeva da 37 anni. Si sono esibiti musicisti che suonavano con lui a Cava. La serata è stata ripresa da un nostro operatore e sarà possibile vederla prossimamente sul nostro sito www.cavanotizie.it A me, come a tutti i suoi amici, piace pensare che tutto questo sia da stimolo per MP affinché possa regalarci il piacere di rivederlo qui molto più spesso,, magari ad agosto già l'anno prossimo, in occasione della 4° edizione del Music - Revival, così potrà partecipare con la NOMP (Nuova Orchestra di Mario Pagano).
Nel frattempo, caro Mario, nei momenti di nostalgia, ricordati che hai sempre vissuto di musica e che hai sempre sostenuto che la musica è vita e che chi, come te, ha la fortuna di sapere suonare il piano, quando ci si sente soli, bisogna suonare più forte ed il miracolo della musica si ripeterà volta dopo volta. Buona Musica Maestro Mario Pagano!