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IL MONASTERO DI S. TERESA ALLA BARRA
di Gaetano Izzo
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Atti preliminari per la fondazione del Monastero di S. Teresa alla Barra
Il 3 ottobre 1616 Claudia de Sanctis, unica figlia ed erede di Ottavio Barone della Terra di San Giorgio, “fece libera vendita della Terra del barone di S. Giorgio, con i suoi casali, castello e fortelli a Orazio de Sanctis, futuro marito, già Barone di Baronissi e Saragnano 1 ; egli fu uno dei fondatori della cappella del SS. Rosario, insieme a molti filiani della Chiesa di S. Maria delle Grazie alla Barra nell'anno 1636.
Per circa un ventennio dimorò lontano dalla sua baronia, tra Salerno e Vietri (in tempo delle revolutioni popolari periodo brutto per i baroni della nostra Terra), ma vi fece ritorno pochi anni prima di morire, il 10 agosto 1661. Fu in questo periodo che sua figlia, la primogenita Dorotea, approfittando dell'assenza del padre, portò via dal palazzo baronale, mobili, oro e argento, togliendo quelle poche risorse economiche che servivano per la sussistenza della moglie e i suoi figli; per questo motivo il barone la diseredò e nominò erede universale la secondogemita Maddalena con le altre figlie Teresa, Orsola e Catarina.
Item lascio, e voglio, che dette Madalena, Teresa, Orsola, e Catarina de Santi mie figlie, e heredi, fra il termine d'un'Anno doppo mia morte habiano, e debbiano costruire, fundare, eriggere, et fare un monte di docati Diecimila dell' effetti beni et corpi di detta mia heredità, et di quello che ogni anno in perpetum ne prienerà, si ne habbiano celebrare tante messe nella parrocchiale chiesa di S. to Stefano dentro S. Maria delle Grazie de S. Giorgio, et nella Cappella del S. to Rosario ivi contigua di questa Predetta Terra de S. Giorgio. 2 .