CAPITOLO SESTO
E' sparita!!! Non è più qui! - sono le urla disperate della gallina dal collo senza piume. Tutti fanno capolino dai loro rifugi e infine escono allo scoperto, sbalorditi e incuriositi. Impauriti, soprattutto. Anche le stelle impallidiscono lassù e la luna si ritira dietro al nuvolone della notte.
C'è agitazione e tensione nel pollaio e Geppino lo sorvola in lungo e in largo in compagnia di Elfo il Gufo. Ma della gallina dalle piume setose nessuna traccia. Tutti la cercano, tutti la chiamano; poi un silenzio di ascolto. Le amiche tutte piangono impaurite e si stringono l'una all'altra per cercare conforto.
Non c'è dubbio, è opera di quella dannata volpe! Dante è disperato: pensa alla fine della povera gallinella e a quanto era buona tra le altre. Con giusta preoccupazione pensa a cosa farà e cosa gli dirà la sua umana l'indomani, quando scoprirà la scomparsa della cara pennuta. Una vera tragedia!
- La vita è come un pollaio ! - esclama Dante. È l'alba e non ha chiuso occhio. Come tutti i suoi amici, del resto. Poco prima ha affrontato la disperazione e i rimproveri della sua umana che, di certo, gli diminuirà la razione quotidiana. Ma non importa, lui non ha affatto fame e ha un groppo alla gola che gli impedisce di ingoiare qualsiasi cosa. E poi deve assolutamente trovare una strategia per difendere il suo pollaio dagli attacchi notturni.
Dopo una giornata di pensieri fluttuanti, verso sera tornano gli amici, ma non sono allegri e chiassosi come sempre. Arrivano in punta di zampe per rispetto alla buona gallinella scomparsa. L'atmosfera è tesa e pesante. Geppino e Elfo parlottano appollaiati sul ramo dell'albero rosa. E ogni tanto starnutiscono. Dante li osserva a lungo pensoso e poi... all'improvviso salta dal barile rosso e, rivolto a tutta l'assemblea di amici grida con incontenibile soddisfazione: -" Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima e subito!!?? " Tutti lo guardano sbalorditi.
- Cosa ? Cosa? - chiocciano le galline in coro.
- Dobbiamo procurarci tanti rametti di pepe rosa. Al più presto !!! - esclama Dante con impeto.
- Ma il pepe non serve da condimento alle granaglie ? - chiede serafico il riccio.
- Ma no ! - Dante non vuole spazientirsi. Così si rivolge alle gallinelle e con voce pacata spiega il suo piano.
- I rametti servono a tutte voi e li terrete nascosti tra le piume e sotto le vostre bellissime ali. Tantissimi rametti con tantissimi granelli di pepe !!!
- Li mettiamo solo per la notte, vero, Dante?
- Certo ! Sarà il vostro pigiama! E quando la volpe cercherà di azzannarvi, si ritroverà con una bocca piena di pepe! E mollerà la presa per i continui starnuti!
- Un pigiama party! Che magnifica idea! - anche i pulcini pigolano entusiasmati, sbucando dalle piume di mamma chioccia.
- Certo una gran bella idea ! - esclama Geppino continuando a starnutire dal ramo. - Ma dove prenderemo il pepe?
- Guardati un pò in giro!
- sbotta Dante ridendo. E tutta la compagnia gli fa coro provocando un sonoro concerto di risate. Solo allora Geppino comprende la natura di quell'albero che gli causa una continua crisi di starnuti. E' un albero di pepe rosa!
Elfo dispiega le sue spettacolari ali e si copre la testa confuso.