La Costruzione del Palazzo
IL Palazzo Calvanese non fu costruito in un' unica fase, ma venne realizzato in più fasi distinte, tutte documentate con atti notarili, con cui Nicola Calvanese acquistò i terreni necessari, ed il diritto ad edificare .
Di notevole importanza per i contenuti di questo capitolo, di tipo " grafico-fotografico " è la Planimetria redatta direttamente dal Notaio Nicolangelo Saggese , in qualità anche di tavolario, nel redigere l'Atto del 1782 , in cui egli descrive graficamente la proprietà di Carmine Calvanese associata agli acquisti fatti da Nicola suo padre nel 1741 e nel 1751.
Planimetria Originale del Terreno e del Palazzo redatta dal Notaio Nicolangelo Saggese
( fonte : Archivio di Stato di Salerno )
In questa pagina verranno riassunte le fasi di edificazione ed i corpi di fabbrica realizzati, mediante grafici e fotoriproduzioni, nella pagina successiva, a cui si accede con il relativo pulsante in fondo a questa pagina, viene riportata la linea del tempo che scandisce dette fasi.
Attraverso questa linea del tempo, cliccando sulle date, si accederà ai documenti originali fotoriprodotti, che testimoniano appunto, in maniera storicamente probante, l'evolversi di queste fasi di costruzione .
PARTIAMO DALL' INIZIO
anno _1731
Tale ricordo si rende necessario per tutti coloro che non hanno seguito la cronologia suggerita dall' indice, ed hanno cliccato direttamente su questo capitolo, senza aver letto, la storia dei Calvanese e degli eventi conseguenti .
Nicola abita nella Taverna di Lanzara di proprietà del Barone Negri pagandogli il fitto
( La planimetria sopra riprodotta appartiene ai Ravaschieri e risale al 1704 )
( si ringrazia l' Architetto Suor Concetta Giordano per averci fornito il documento )
Planimetria Originale redatta dal Notaio Nicolangelo Saggese nel 1782
il fronte strada pubblica risulta avere una misura di 20 Passi pari a 36.91 m
Misure di antiche lunghezze nel circondario di Salerno
Questa è la misura del fronte strada della della Planimetria del Calvanese
Dopo il matrimonio nel 1734 con Caterina Grimaldi, Nicola pensa di costruire una casa propria, pensando di realizzarla a fianco della Taverna di Lanzara, lato Est .
Ricostruzione Virtuale della Taverna di Lanzara
( La ricostruzione è stata effettuata in base alla Mappa Ravaschieri 1704 )
Stato dei luoghi prima della costruzione del Palazzo
1° Nucleo Abitativo
Questo sarà il primo nucleo abitativo dei Calvanese realizzato a Lanzara
Sovrapposizione della Planimetria Calvanese alla Pianta attuale del Palazzo
Da questa sovrapposizione risulta chiara la simmetria del primo nucleo abitativo, e del " cortile " murato della proprietà confinante con la strada, " cortile " e non " corte ", l' Atto notarile è esplicito su questo punto .
Estratto dall' Atto Notarile del 1782
( L' Atto sarà riportato in originale nel capitolo cronologia Storica e Documentazione )
“ . . suddetto Signor Carmine costrutta una casa palaziata per comoda abitazione con cortile murato, e giardino contiguo, . . . "
Ovviamente la ricostruzione sopra fatta è di tipo " Filologico " e " Documentale ", pertanto, a chi in questo momento si sta ponendo i seguenti quesiti sotto esplicitati, cercheremo in maniera semplice e con l'ausilio di grafici di rispondere, fermo restando che la nutrita documentazione Storica riportata in originale nel capitolo successivo, non concede nessuna ombra di dubbio .
Quesiti :
1) Chi ci assicura che il Palazzo avesse questa posizione ?
2) E perché ?
La risposta al primo quesito ci viene fornita dalla Planimetria del Piano Cantinato . Risulta chiaro infatti, osservando questa planimetria, che le Cantine devono necessariamente essere realizzate per prima .
Planimetria del Piano Cantinato
Si ricorda che la delimitazione in colore rosso è stata fatta dal Notaio Nicolangelo Saggese, per indicare come era configurata la proprietà Calvanese nell' Atto Notarile .
Come può vedersi da questa Planimetria, le cantine del Palazzo, risultano addossate al confine Est della proprietà, lato Castel San Giorgio per capirci, confinanti pertanto con la Proprietà Lanzara .
E' proprio su questi muri di fabbrica interrati, che spiccheranno i muri in elevazione del Palazzo relativi al primo nucleo abitativo .
Sovrapposizione 1° Nucleo Abitativo al Piano Cantinato
RISPONDIAMO ADESSO AL SECONDO QUESITO
2) PERCHE' ?
Come si intuisce dal grafico di sopra, osservando la perimetrazione rossa, perimetrazione realizzata graficamente da Carmine Calvanese ed allegata all' Atto notarile di proprietà, l' accesso alle cantine, quindi transito di carri per trasporto derrate alimentari ed uva da vino, è possibile solo dal portone principale, portone individuato dal varco lasciato nella perimetrazione rossa .
Ecco allora che si capisce benissimo qual è il Progetto Finale nato nella mente di Nicola, allorquando acquistò il primo pezzo di terra ed ottenne la concessione edilizia dal Principe Caracciolo.
L' atto notarile è del 1741, Carmine nasce nel 1734, quindi aveva appena sette anni quando fu acquisita la prima proprietà, ma il padre Nicola aveva già pensato bene a tutto il futuro .
Partendo infatti dal confine Est, lato Proprietà Lanzara, tutto si dovrà espandere verso Ovest, lato Taverna di Lanzara, proprietà del Barone Negri .
Pianta piano terra attuale 2024
Infatti, la configurazione geometrica finale della proprietà, acquisendo anche la Taverna di Lanzara, porterà ad avere un complesso edilizio molto funzionale da un punto di vista delle attività.
Dalla parte allargata verso la Taverna, verranno creati percorsi di servizio per l' ingresso di carri, stanze per il personale di servizio, e tutto ciò che non è di tipo residenziale per la Famiglia Calvanese, famiglia, che troverà invece, i suoi spazi nel nuovo nucleo abitativo che adesso è diventato un Palazzo con Corte Interna, così come è ancora visibile oggi 2024 .
2° Nucleo Abitativo
Questo sarà il Palazzo dopo l' allargamento verso la Taverna di Lanzara
3° Nucleo Abitativo
Questo sarà il Palazzo agli inizi del 1800 con la Cappella Palatina appena realizzata
Ricostruzione fotografica del Palazzo come appariva nel 1800
( Ricostruzione virtuale ma con fotografie originali )
Fotografia Originale del 1958
Fotografia gentilmente concessa da Fausto Lauro
( Processione di San Biagio anno 1958 )
Così si presentava il Palazzo nel 1800
( fotografia ricostruita partendo dall' originale del 1958 sopra riportata )
Fotogrammetria Aerea 1950
( Archivio privato Rocco Amendola )
Fotogrammetria Aerea 1950
( Archivio privato Rocco Amendola )
Dal fotogramma sopra riportato, fotogramma estratto dalla Fotogrammetria Aerea risalente al 1950, si vede in maniera evidente la presenza del corpo di fabbrica emergente dal tetto e localizzato sull' ala sinistra, lato Nord - Ovest del Palazzo.
Tale corpo di fabbrica, che sulle fotografie riporta due comignoli emergenti, fa parte del secondo nucleo abitativo aggiunto al corpo principale .
Risulta infatti chiaro che, senza muovere il tetto presistente, dopo l' allargamento del Palazzo, si sia proceduto ad effettuare il prolungamento della falda esistente, in modo da mantenere una continuità architettonica della facciata, realizzando però un cornicione più semplice, e nello stesso tempo, partendo dalla linea di displuvio del precedente e del nuovo tetto, si è proceduto a realizzare un nuovo ambiente di grandi dimensioni, essendo la sua superficie coperta pari ad un quarto del Palazzo fronte strada .
Senza esaminare ancora tutta la documentazione, basandoci solo su un'analisi della fotografia storica del 1958 e la verifica dello stato dei luoghi 2024, associata alla simmetria della facciata del nucleo primario, ci fanno comprendere che quanto descritto sopra corrisponde effettivamente al vero .
Cambiamento della geometria del cornicione e nelle aperture
Rientranza di circa 10 cm
Dettagli della rientranza
( questa parte non ha subito mai modifiche ed è rimasta com' era nel 1800 )
In questo Dettaglio si vede chiaramente che si tratta di due corpi aggiunti
E' evidente come la forma architettonica del cornicione lato Ovest sia completamente diverso da quello lato Est.
Inoltre sono mancanti nella parte Est della copertura, nel muro perimetrale della falda, le aperture rettangolari presenti ad Est.
La rientranza presente lungo la verticale che delimita i due cornicioni, fino a giungere la base del fabbricato, possiede una rientranza di circa 10 cm, rientranza manifestamente visibile con un salto nel rivestimento in pietra, ben visibile anche in fotografia, fanno capire che siamo in presenza di due corpi aggiunti in epoche diverse .
Le osservazioni riportate nelle fotografie di sopra, confermano in maniera " oggettiva " ma non " probante " , la ricostruzione delle fasi storiche del Palazzo, che saranno invece dimostrate scientificamente, secondo le " indicazioni condivise dagli Storici " e che rappresentano i pilastri fondamentali della " Moderna Ricerca Storica ".
1) Ricognizione aggiornata delle fonti e dei documenti ;
2) Interpretazione critica delle stesse, in relazione ai soggetti produttori ;
Prima di passare all' esame dei documenti storici originali, e quindi alla ricostruzione Storica delle fasi del Palazzo, è opportuno per il lettore, capire il termine Quinternione che comparirà negli attinotarili, perché esso riveste un' importanza fondamentale per le datazioni, e le cronologie amministrative dell' epoca .