La Storia Tra Sacro e Profano
di Rocco Amendola
PREMESSA
Come si può ben capire dal titolo di questa pubblicazione, l' argomento trattato è molto delicato e complesso.
Verrà infatti sviscerata, nello sviluppo dei capitoli che costituiscono questo lavoro, una problematica assai controversa ma nello stesso tempo complessa ed ancora attuale : " La linea di confine tra sacro e profano ".
PER _RASSICURARE_ IL_ LETTORE
DELLA _VALIDITA'_ STORICA_ DEI _CONTENUTI
CHE _IL_ NAVICORDO _TRATTERA'_ NEI_ CAPITOLI_ SUCCESSIVI
OCCORRERA' _FARE_ CHIAREZZA_ SU _ALCUNI_ " FALSI STORICI "
RADICATI_ NEI _NOSTRI_ TERRITORI
CIO'_ AVVERRA' _CON _ESEMPI _CONCRETI
DOCUMENTATI _E _VERIFICABILI_ DA_ CHIUNQUE
PRIMO ESEMPIO
DI FALSO STORICO PROPRIO SU SAN BIAGIO
Eravamo nell' anno 1999
SANTINO DI SAN BIAGIO anno 1999
( 690° anniversario )
LEGGIAMO MEGLIO IL RETRO DEL SANTINO
NEL SANTINO SI PARLA DI OSSICINI DELLA MANO
COME RELIQUIE GIUNTE A LANZARA DA MARATEA
( nell ' anno 1309 )
SENZA SCOMODARE ANTICHE PERGAMENE
URNA CON LE SACRE RELIQUIE DI SAN BIAGIO IN MARATEA
Anche per chi è a digiuno di LATINO, risulta chiaro, che l' Urna contiene le " Ossa del Torace " appartenute al Santo.
Ma anche non volendo andare direttamente a Maratea, bastava prendere qualche notizia di cronaca del 3 Maggio 1941, rif. " Maratea nella storia e nella luce della fede " di Mons. D. Damiano anno 1965 pag. 141 e leggere che nella " Ricognizione (1) delle Sacre Reliquie di San Biagio " in data 3 maggio 1941, in presenza del Vescovo e di tutte le autorità, . . . . . . . . . ossa della mano non ne furono trovate. . . . . . ( leggerete tutto per intero sulla ricognizione citata, nel capitolo Maratea ).
(n.d.r.)
(1) La ricognizione delle reliquie è l'atto materiale con cui una commissione presieduta dal Vescovo, apre fisicamente l' urna contenente le spoglie del Santo, per accertarne lo stato di conservazione e la loro consistenza.
Ma allora da chi sono state divulgate queste notizie riportate nel retro del santino di San Biagio dell' anno 1999 ?
ECCO SVELATO IL MISTERO
ULTIMA DI COPERTINA DEL - LIBRO - CONTENENTE TALI NOTIZIE
SI TRATTA DELLA PUBBLICAZIONE DI UNO STORICO DEL NOSTRO TERRITORIO
MANCATA CITAZIONE DELLE FONTI
da cui attinge le notizie sottolineate in precedenza dietro al santino
( ovviamente in tutta la bibliografia citata dall' autore in appendice al libro, e da me personalmente consultata presso la mia biblioteca privata, in cui sono presenti detti testi, e la Biblioteca Provinciale di Salerno, nessuna, e sottolineo nessuna, contiene informazioni da cui si possa desumere quanto scritto sulle reliquie di San Biagio, sulla loro provenienza, sulla loro datazione, sulle origini del culto di San Biagio a Lanzara )
LA MANCATA CITAZIONE DELLE FONTI
L' INTERPRETAZIONE PERSONALE NON VERIFICABILE DELLE NOTIZIE
_Causa disinformazione e " Falso Storico " _
Ovviamente qui non vi errà anticipato nulla sulla trattazione che seguirà nei prossimi capitoli , quello che sicuramente vi posso dire invece, è che avrete tutte le risposte certe e ampiamente documentate, su tutto quanto c'è da sapere sul culto di San Biagio, sia a Lanzara che in altri luoghi.
PER CHIARIRE MEGLIO IL CONCETTO DI BIBLIOGRAFIA
Nella Bibliografia allegata alla seguente Pubblicazione, risultano consultati ben 45 ( quarantacinque ) Testi di vari e consolidati Autori, oltre diversi siti accreditati, il cui contenuto è riportato in maniera puntuale e verificabile, citando capitolo e relative pagine da cui si è attinta l' informazione utilizzata nella stesura del lavoro.
In alcuni casi, anche se in maniera " Pedante " ( cioè troppo minuziosa e dettagliata ), ho preferito riportare le fotografie dei testi citati ( presenti nella mia biblioteca privata ), in cui è possibile leggere direttamente la fonte e la notizia stessa .
Tutto questo per consolidare quanto qui prodotto, e per garantire il " Lettore " della bontà delle informazioni contenute in esso.
PROCEDIAMO ANCORA IN QUESTA PREMESSA
DIMOSTRANDO COME FARE CULTURA E VERA INFORMAZIONE STORICA
Il Navicordo, vuole rafforzare nel lettore la consapevolezza che per " volare liberi da condizionamenti " occorrono entrambe le ali, sia quella della Scienza che quella della Fede, per evitare di precipitare come Icaro.
il volo di Icaro
Le ali però devono essere " entrambe " solide ed affidabili, altrimenti il proprio volo " da Uomo libero " risulterà condizionato dalla forza dell' una oppure dell' altra, che invece dovranno " battere all' unisono " .
SMASCHERIAMO LA FALSA PRODUZIONE SCIENTIFICA
I LIBRI DI STORIA AFFIDABILI NON SONO TUTTI UGUALI
CI SONO ALCUNI CON CONTENUTI VERIFICATI
( non dipende dal numero di pagine del libro )
CI SONO LIBRI RICCHI DI CONTENUTI VERI_ E _LIBRI SPAZZATURA
COME FARE PER RICONOSCERLI ?
Il Navicordo, vi suggerisce, un metodo semplice, ed efficace al 99 % , a poter effettuare questo riconoscimento, che non si basa sulla bellezza esteriore del libro, ma sulla " Credibilità Scientifica " dell' autore che lo ha scritto.
CRITERIO ERRATO PER IL RICONOSCIMENTO DI UN BUON LIBRO
Ovviamente l' infallibilità dell' Autore, che sarà sempre considerato " In Buona Fede ", potrà essere inficiata da diversi fattori, che saranno però la causa di " Disinformazione e Falsi Storici " innescati a catena.
LIBRI CON CONTENUTO CERTO E VERIFICATO
Nel fumetto di sopra, si individuano i requisiti " indispensabili " per la produzione di libri con contenuto accreditato e verificato, tali da poter essere citati in successive pubblicazioni .
questo è un primo passo
passo successivo
Il Passo successivo è quello di approfondire i contenuti in presenza di voci contrastanti, senza mai parteggiare per l' una o per l' altra in maniera sterile, con " discussioni belle e affascinanti fatte al Bar " .
TUTTO QUESTO VI SARA' DIMOSTRATO DAL NAVICORDO
LEGGENDO PERO' ATTENTAMENTE
Quello che verrà " Scientificamente Dimostrato ", necessita purtroppo di un caso concreto, tangibile e verificabile, come quello esposto su San Biagio in precedenza, in quanto i " fumetti aiutano a capire ", ma è con i fatti concreti e verificabili da chiunque, che si dimostrano e si convalidano tutte le " Tesi Sostenute " dall' Autore .
VEDIAMO MEGLIO NEL DETTAGLIO
E' questo un caso di " Leggerezza Storica " causata da una attribuzione troppo frettolosa, data ad una notizia non sufficientemente verificata , e riportata in maniera non corretta ( come fonte storica ) nel libro poi pubblicato .
Questo fatto però pregiudica o quanto meno " fa nascere dubbi " su tutte le altre citazioni presenti nel libro stesso.
RIPERCORRIAMO INSIEME UN PUNTO CHIAVE DELLA PUBBLICAZIONE
SUL MIRACOLO DI S. ALFONSO A SAN GIORGIO
DA ME SCRITTO
Nel lavoro di Ottavio Caputo, dal titolo " Ciorani e le Missioni di S. Alfonso in diocesi di Salerno ", anno di pubblicazione Luglio 1988 , Casa Editrice ( non menzionata ) , stampato a Salerno dalla Lipotipografia " Europa " via S. Eremita 27 - A , si legge , nel capitolo che riguarda la Missione di S. Alfonso a San Giorgio e Lanzara, che:
" S. Alfonso veniva ospitato a Lanzara "
Questo è riportato a pag. 192, terzo capoverso, una trattazione " Fiabesca " di un qualcosa che, già il caro Prof. Francesco Di Pace, aveva classificato come una " Leggenda della tradizione popolare, scrivendo nei suoi appunti : " mi è stato raccontato che. . . . . . ".
Nella " Miracolosa Missione di S. Alfonso a San Giorgio " da me personalmente trattata sul Portale del Navicordo, avevo già evidenziato la infondatezza di questa affermazione, documentandola, con un " Modello comportamentale del Santo " , che scaturisce dall'analisi fatta da diversi autori, sia contemporanei a S. Alfonso, vedi p. Tannoia, primo biografo di S. Alfonso, sia da altri autori del '800 ed anche attuali, da cui emerge uno stile di vita di S. Alfonso, molto rigoroso e nello stesso tempo riservato, schivo dalla mondanità .
SI RIPORTA QUI SOLO PER BREVITA' DI TRATTAZIONE E PER COMPRENDERE MEGLIO " L' UOMO " ANCOR PRIMA DEL SANTO
Uno dei Comandamenti che S. Alfonso diede a se stesso quando fu ordinato Sacerdote :
" Rifuggirò da ogni rispetto umano e dalle amicizie mondane come dall' inferno : sono cose che infangano il sacerdozio. "
( estratto da Theodule Rey- Mermet " Alfonso De Liguori " pag. 48)
Quindi feci capire già in quella sede che certe affermazioni scritte da diversi autori
come questa pubblicazione del 2001
erano in palese contrasto con il pensiero del Santo, manifesto e rigidamente osservato nei suoi comandamenti.
( si ricorda al lettore che S. Alfonso è un Redentorista )
Non ho voluto approfondire oltre, tale argomento, in quella sede, per non uscire fuori troppo dalla trattazione su S. Alfonso , argomento principe della pubblicazione.
Al contrario, ora, in questa sede, sono costretto a produrre una dettagliata ed approfondita dimostrazione di quanto siano " false affermazioni storiche ", quelle riportate in questo estratto di pubblicazione del 2001, ma soprattutto del grave errore commesso da uno Storico Accreditato, come Ottavio Caputo, nel suo libro pubblicato nel 1988.
Tutto ciò, attenzione,
per certificare la credibilità e autenticità dei contenuti del presente lavoro su S. Biagio che mi accingo a pubblicare.
Per il rispetto che ho nei riguardi di chi segue e legge i miei lavori, " DIMOSTRERO' SCIENTIFICAMENTE " , come una " Leggenda Popolare " può trasformarsi in " Falso Storico " a seguito di una disattenzione, di una leggerezza, prodotta purtroppo anche da un " Grande Storico " come Ottavio Caputo.
ECCO QUANTO EMERGE DALLA MIA ANALISI SULLA VICENDA
APPARENTEMENTE SEMBRA TUTTO CORRETO
TRATTAZIONE - CITAZIONE - FONTE
( ingredienti base della divulgazione storica )
VEDIAMO MEGLIO IN DETTAGLIO
ENTRIAMO ANCORA DI PIU' NEL DETTAGLIO
LEGGIAMO
A Castel San Giorgio vi è il Palazzo della distinta ed antica famiglia Lanzara, dove di solito Sant' Alfonso veniva ospitato quando predicava nella cittadina ; la famiglia custodisce gelosamente ancora con grande devozione la camera abitata dal Santo, sempre arredata come allora (24) .
(24) P. VINCENZO CIMMINO , La peregrinazione delle sacre spoglie di S. Alfonso M. De Liguori a Ciorani, Casa ed. S. Gerardo Maiella, Materdomini, (AV). 1971, p. 14
Approfondiamo meglio la questione ed analizziamo quanto emerge dal testo originale citato nella fonte (24) di Ottavio Caputo
QUESTO E' IL TESTO CITATO NELLA _NOTA_ (24)_ E _PERSONALMENTE CONSULTATO PRESSO GLI ARCHIVI
( fonte Archivio Storico dei Padri Redentoristi di Pagani )
INDICE DEL LIBRO INDICATO ALLA_ NOTA (24) _con evidenziato il titolo di pag, 14
QUESTA E' LA_ Pag. 14 _INTERA _- _CITATA DALLA NOTA (24)
( in tutta la sua interezza - si rileva l' assenza di note a margine e in altre parti )
PURTROPPO QUESTA NOTIZIA_ - RIPORTATA DA PADRE CIMMINO
MANCA COMPLETAMENTE DELLA DELLA FONTE
( quindi è da ritenersi non verificata )
Come può uno Storico come Ottavio Caputo, riportare una notizia, citandola come fonte attendibile nel suo libro " Le Missioni di S. Alfonso . . . " , senza verificarne l' attendibilità ?
COSA_FARE_IN _QUESTI_ CASI
Lancio un invito a tutti, professionisti e non, a rileggere il Libro del Prof. Jerzy Topolski, Storico polacco (Poznan 1928 - ivi 1998), prof. dal 1961 nell'univ. di Poznan; membro (dal 1977) dell'Accademia delle scienze polacca
e di leggere attentamente il capitolo 18° del suo trattato
su come trattare le fonti di informazione
Cap. 18 Paragrafo 2
Purtroppo la fretta di pubblicare un lavoro può portare il più delle volte a questi inconvenienti, che pur se non inficiano tutto il lavoro svolto, lo rendono particolarmente vulnerabile e soggetto a necessarie, ulteriori e approfondite verifiche, in presenza di altre citazioni.
SE LA FONTE MANCA DI POSSIBILITA' DI VERIFICA
( meglio non riportare nessuna notizia )
OPPURE COME PER QUESTO CASO
CLASSIFICARLA COME NOTIZIA VERBALE
E RIPORTARLA _ COME _LEGGENDA_POPOLARE
( cosa questa già fatta a suo tempo dall'amico Prof. Di Pace nei suoi scritti e appunti )
ALTRIMENTI POI ACCADE QUESTO
DI SDOGANARE E LEGGERE ULTERIORI FANTASIE FATTE PASSARE PER STORIA
( estratto da una pubblicazione del 2001 di altro autore )
PERTANTO L' AUTORE - Ottavio Caputo - AVREBBE DOVUTO SCRIVERE
UNA LEGGENDA POPOLARE RACCONTA CHE . . . . . .
Ma facciamo un pò di " conti della Serva ", senza scomodare potenti computer quantistici o trattati di Storia:
S. Alfonso De' Liguori nacque a Napoli il 27 Settembre 1696
( data di nascita del Santo estratta dall' originale della vita di S. Alfonso p. Tannoia )
Prima però che finisse l'anno 1734 - Surse un terza Casa della nuova Congregazione in Ciorani -
( cit. Card. Arcivescovo di Capua Alfonso Capecelatro LIBRO II Capo II – pag 191-200 )
( n.d.r. si ricorda che le altre due Case erano una a Villa Degli Schiavi prov. Caserta l'altra a Scala di Ravello )
( vedi mappa dettagliata riportata in seguito )
Il 23 Marzo 1743 il Vescovo mons. De Dominicis dà il suo assenso alla costruzione della nuova Casa della Congregazione a Pagani ( p. Tannoia )
Il 23 Luglio 1743 fu posta la prima pietra della Casa della Congregazione là dove oggi sorge la Basilica dedicata a Sant' Alfonso. ( p. Tannoia)
LA MISSIONE DI SAN GIORGIO SI SVOLGE NEL 1737
LA MISSIONE DI LANZARA SI SVOLGE NEL 1738
La prima pietra della Basilica pertanto viene posta Il 23 Luglio 1743 ben 5 anni dopo l'ultima predicazione fatta nei nostri territori.
Pertanto questi " Frequenti trasferimenti di Sant' Alfonso " da Pagani a Ciorani, come ingenuamente, l'altro autore del 2001 riporta nel suo testo, non potevano esserci per evidenti elementi oggettivi.
Inoltre, ma qui però bisogna leggerla la Storia pubblicata sul Navicordo, non bisogna solo sfogliare le fotografie, - proprio nella " Peregrinazione delle Sacre Spoglie di S. Alfonso M. De Liguori a Ciorani " di padre Cimmino - , il percorso ufficiale che viene fatto nel 1971, quando viene portato il " Corpo di S. Alfonso " da Pagani a Ciorani, è quello che il Santo faceva per raggiungere Ciorani venendo da Scala o da Villa degli Schiavi .
Tutto questo ampiamente documentato anche con mappe topografiche dell'epoca, dove si capisce che la strada principale, quella più affidabile per capirci è quella che da Nocera Superiore passa per Materdomini, Roccapiemonte, Piazza del Galdo fino poi a Ciorani.
Tenendo presente che il Il 23 Luglio 1743 S. Alfonso aveva già 47 anni e che l' ultimazione della Basilica è avvenuta diversi decenni dopo.
LEGGENDO ATTENTAMENTE LA CRONOLOGIA ALFONSIANA
RIPORTATA NELLA PUBBLICAZIONE DEL NAVICORDO
"La Miracolosa Missione di San Giorgio "
SALUTE PRECARIA DI S. ALFONSO
Luglio 1763 all' età di 67 anni S. Alfonso manifesta problemi di salute
E nel 1765 invia alla Santa Sede il rapporto triennale sulla diocesi, nel quale avanza l'idea di dimettersi proprio a causa della sua salute precaria.
SI CAPISCE PERTANTO IN MANIERA CHIARA ED EVIDENTE CHE
" I Frequenti Trasferimenti Alfonsiani : Pagani - Ciorani "
Trattati da qualcuno come una linea di autobus, con fermata a Lanzara e San Giorgio,
sono pura " Leggenda Popolare "
(c.v.d.)
TUTTO CIO' E' STATO DOVEROSO PREMETTERLO PERCHE'
A tutela del " lettore ", il Navicordo certifica, tutte le fonti citate nel lavoro prodotto su San Biagio, omettendo di riportare notizie là dove le fonti non siano sufficientemente verificate e verificabili.
Come fonte primaria delle notizie , per trattare degli Imperatori Romani e della configurazione dell' Impero Romano dal 288 al 323, si è utilizzata l' Enciclopedia Treccani online, e l' opera di Luigi Pareti in 6 volumi edita dalla UTET " Storia di Roma " 1961.
Verificandone i contenuti delle parti più importanti, con i Testi Originali citati come fonti dall' Enciclopedia Treccani .
TESTO ORIGINALE IN LATINO DELLE FONTI UTILIZZATE
Ovviamente in questo lavoro di verifica, sono stato aiutato e supportato da un Esperto Qualificato, nella persona del Prof. Gennaro Pappalardo Storico - Latinista e Medievalista che qui ringrazio pubblicamente, per il sapiente e prezioso lavoro profuso, nonché per la rivisitazione critica degli argomenti sviluppati in questa pubblicazione .
Le date presunte del Martirio di San Biagio, 207 - 323 fanno riferimento a quelle riportate dalla " Bibliotheca Sanctorum Vaticana " , da me contattata in qualità di Presidente dell' Associazione Navicordo , che ci ha autorizzato a fruire di tali informazioni solo mediante link di accesso diretto, in quanto, se pur di natura pubblica, sono soggette a Copyright della Biblioteca Vaticana, pertanto non è possibile effettuare copia - incolla per essere ospitate in siti terzi.
La data 288 invece, si riferisce invece al Primo lavoro Agiografico sui Santi, risalente all' anno 1260, ad opera di Jacopo da Varagine, dal titolo " Leggenda Aurea "
MI SCUSO PER LA LUNGAGGINE DELLA PREMESSA
Spero però, in tal modo, di aver fatto conoscere meglio, la figura di Rocco Amendola sotto il profilo del " Divulgatore Storico " , del valore culturale dei contenuti proposti nelle proprie pubblicazioni fatte sul Navicordo, della serietà della verifica delle fonti, della trattazione chiara e mai " faziosa " di quanto scritto.