Portale di casa Alfano. Questo è il portale di casa mia. È un portale modesto e racconta la storia di un operaio di Lanzara, uno dei tanti. Racconta la storia di mio nonno Gerardo Alfano, scalpellino. Dopo aver conseguito la licenza elementare, in un contesto di analfabetismo diffuso, fu avviato al lavoro a dodici anni e divenne un bravo scalpellino. Avendo avuto tre figli maschi e tre femmine pensò bene di edificare un'altra casa, ma con il salario che guadagnava in patria non se lo poteva permettere, per cui sbarcò alla fine degli anni venti in terra d'Africa, dove ad Assuan si doveva costruire una grande diga e si richiedevano scalpellini. Qui la paga giornaliera era di 70 piastre pari a circa 70 lire, mentre in provincia di Salerno era di 12 lire. Non solo, ma mentre in patria non erano riconosciute economicamente né malattia né infortunio, ad Assuan era concessa un'indennità di malattia di 30 piastre al giorno ed era consentito il ricovero gratuito presso un ospedale inglese. Il guadagno ottenuto con il lavoro gli consentì la costruzione della casa, realizzata dal marito della sua prima figlia. Gli scalpellini a Castel San Giorgio occupavano un posto importante nella società. Erano tenuti in considerazione per la loro bravura anche dalla media e alta borghesia. Erano chiamati artisti e davano prestigio anche alla famiglia. Mia madre diceva che alla sua morte fu vegliato dal giudice Arrigo Lanzara e dal console Lanzara dal pomeriggio a mezzanotte con grande meraviglia di tutti.