Campomanfoli Storia
CAMPOMANFOLI
STORIA E LEGGENDA
CENNI SUL VILLAGGIO DI AIELLO
di Giuseppe Benevento
ORIGINE DEL NOME
La più antica testimonianza epigrafica del toponimo Campomanfoli risale all'anno 1196 , ad Campum Manfoli ed è contenuta in una pergamena del Santuario di Materdomini di Nocera Superiore, tramandata dallo storico Michele De' Santi. La denominazione del nucleo ha origini longobarde. Nel basso medioevo, era un piccolo luogo con poche case, come del resto tutti gli altri borghi del nostro Comune. Il borgo antico ha avuto uno sviluppo intenso a partire dal 1500, com'è documentato dalle citazioni sul casale. Nel periodo preromano nel luogo c'era uno stanziamento del popolo Sannitico, come avvalorato dai ritrovamenti archeologici nella zona adiacente la chiesa S. Maria di Costantinopoli. Si è scritto e detto molto sulla radice etimologica del nome Campomanfoli: la leggenda popolare accredita il nome ad un luogotenente ( Manpholis) di Annibale accampatosi nelle zone limitrofe di Nuceria , alleata di Roma, per distruggerla. Purtroppo, questa versione, seppur affascinante, è una leggenda, perché le notizie tramandateci dai poeti e storici latini, Tito Livio e Silio Italico non citano altro che la cronaca della distruzione di Nuceria .
Questa leggenda ci viene trasmessa dallo storiografo G. Palmieri nel suo libro” Il ducato di Siano” scritto nell'anno 1934: Annibale, dopo la battaglia di Canne, post cannem pugnam, diresse il suo esercito verso l'anno 216 a.C. da Capua nella Campania, con lo scopo preciso di punire Nocera, quale alleata di Roma, contro i cartaginesi, pose i suoi accampamenti nella valle di Siano e S. Giorgio, assegnando al suo luogotenente Seyanus queddddsta contrada, dovette derivare appunto da costui la denominazione alla località, chiamata Campo di Seyano e non più Ripalonga. Come Campomanfoli, frazione del Comune di Castel San Giorgio, sita pure alle pendici dello storico Monte Julio, prese la sua attuale denominazione da “Manpholis” altro luogotenente di Annibale ivi accampato .
Seguendo un percorso reale sulla provenienza del toponimo, si è accertato che la pergamena originale su cui è scritta la dicitura “ ad Campum Manfoli ” è introvabile negli archivi del Monastero di Materdomini, quindi dobbiamo avvalerci esclusivamente da quanto tramandatoci dallo storico De Santi di Nocera nel 1900. La parola poteva essere Man s olo e non Manfolo, poiché in quell'epoca le due lettere venivano scritte allo stesso modo. Nel caso in cui lo storico nocerino avesse confuso la S con F, si avrebbe il termine MansoLo, cioè Lo Manso che è il termine dal latino mansus , che indica di norma un podere contadino legato a un complesso terriero signorile, quasi sempre nell'ambito della Signoria fondiaria. Soprattutto dal basso medioevo i mansi venivano suddivisi in due o quattro parti. Un tempo esso costituiva anche una misura di superficie, ad esempio quando si assegnavano terreni o un'unità astratta utilizzata per il calcolo dei tributi. I villaggi rurali consistevano in un insieme di appezzamenti di terra recintati, chiamati mansi, all'interno dei quali sorgevano la casa contadina, la stalla, orti e giardini. Lo spazio agricolo si estendeva poi al di fuori di questo nucleo abitativo. Il manso rappresentava l'unità di base degli insediamenti rurali dell'Alto Medioevo. Già intorno al VII secolo il termine manso veniva usato non più soltanto per indicare lo spazio recintato dove sorgeva la casa colonica, ma anche le sue dipendenze, ovvero i campi e prati sparsi intorno al villaggio e di diritti di sfruttamento dei boschi incolti che spettavano a ciascuna famiglia contadina. Questi beni non necessariamente si trovavano vicini o raggruppati: in generale, anzi, i campi dei vari mansi si intrecciavano e si alternavano nel territorio agricolo di ciascun villaggio. Questa è la versione più verosimile sull'origine del nostro luogo, ma lasciamo inalterata la leggenda di Annibale.
TITO LIVIO, ( AB URBE CONDITA LIBER XXIII, 15 ).
G. PALMIERI, Il Ducato di Siano- Salerno, 1934, pp. 18,19
Questo toponimo appare molte volte in documenti del 1500.