_______ IL NAVICORDO

Storia

Le Quattro Giornate di Napoli

di Carlo Verde e Sara Cucciolito

contributo alla documentazione di Gaetano Izzo

 

Le Quattro giornate di Napoli

Gaetano Rescigno, appaltatore, nato il 20 agosto 1908 a Fimiani di Castel San Giorgio ed vi residente, figlio di Paolo e di Maria Sofia Rescigno - coniugato con Mafalda Rescigno il 15 giugno 1941 e il 12 settembre 1942 è emigrato a Cava Dei Tirreni. Il 30 settembre 1943, Gaetano Rescigno, Salvatore Palumbo con suo figlio Ciro e Angelo Ciòrciari vennero fucilati dai tedeschi nei pressi del muro di cinta del Real Bosco di Capodimonte. Il 30 settembre 2013 il comune di Napoli pose una lapide nel luogo della fucilazione a perenne ricordo.

 

Napoli settembre 1943. Nel Real Bosco si stabiliscono i soldati della Wehrmacht, l'esercito tedesco, e nel Fabbricato Scuderie molte unità della Divisione Corazzata “Hermann Göring”. Il 29 settembre su Via Miano all'altezza del Regresso di Capodimonte, transita un automezzo militare tedesco, preceduto da un sidecar da ricognizione. Alcuni spari fanno arrestare l'automezzo: il conducente resta ucciso mentre il sidecar inverte la marcia per dare l'allarme. La reazione tedesca è furibonda: dopo poco una colonna corazzata si dirige verso il borgo bloccando le vie principali: un carro armato, discendendo da Viale Colli Aminei, scoperta la presenza di alcuni insorti sul muro di cinta del Real Bosco, fa fuoco con la mitragliatrice colpendo indelebilmente la Reggia. Entra poi dalla Porta Piccola e risponde direttamente al fuoco degli insorti nascosti anche sui tetti del Fabbricato Palazzotti che così viene distrutto. I tedeschi rastrellano gli uomini del quartiere che vengono radunati al maneggio nel bosco. Nella serata, Eva Schmitt, una signora tedesca residente da anni nel quartiere, è chiamata dalla gente per spendere una parola convincente presso il comando. Il giorno dopo, tre uomini e un ragazzo, accusati dell'uccisione del soldato tedesco, vengono fatti uscire dai luoghi di detenzione e condotti tra i viali del bosco. Gaetano Rescigno, Salvatore Palumbo con suo figlio Ciro, appena quindicenne, e l'aviere scelto Angelo Ciòrciari, sono costretti ad allargare una delle fosse per il deflusso delle acque piovane nel bosco e fucilati di schiena da un plotone di esecuzione presso il Fabbricato Agenzia (Fabbricato Catàneo). Il crepitio delle armi si disperde nel cupo silenzio della vegetazione. Sono le 15,15 del 30 settembre 1943.

Tratto da Prima dell' Oblio.

Le Quattro Giornate a Capodimonte e l'aviere ritrovato, a cura di Carlo Verde e Sara Cucciolito.

 

DOCUMENTAZIONE

per contattare l'autore egiptio@libero.it

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