_______ IL NAVICORDO

San Giorgio Capoluogo Storia

 

IL MONASTERO DI S. TERESA ALLA BARRA

di Gaetano Izzo

 

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Prefazione

 

L'occasione del terzo centenario dalla fondazione del Monastero di S. Teresa alla Barra dell'Ordine delle Carmelitane a Castel San Giorgio in Provincia di Salerno ci ha spinti, almeno provvisoriamente, a pubblicare in anteprima un piccolo volumetto in attesa di completare gli studi e fare una pubblicazione degna della sua storia.

1712-2012, trecento anni dalla fondazione interrotti dalla soppressione del monastero nell'anno 1860 definitivamente chiuso con Regio Decreto il 6 dicembre 1891. Questi anni rappresentano una fonte di storia vissuta dalla comunità monastica nel nostro paese, ad oggi sconosciuta alla gran parte dei nostri concittadini.

La consultazione dei documenti presso l'Archivio Diocesano e di Stato di Salerno è stata molto preziosa: da essa è emersa la presenza di monache appartenenti a famiglie di elevato ceto sociale provenienti da varie parti della Provincia di Salerno, Avellino e Napoli. Parliamo di cognomi altisonanti quali: Farina, De Sarno dei baroni di San Giorgio, Marciano, Del Pozzo, Villani, Negri, dei Baroni di Paterno, Aliberti, Galdiero, Alvino, Di Giovanni e Pepe di Montoro, Notari di Capriglia, e tanti altri.

Il monastero fondato per volontà di Orazio de Sanctis, barone della terra di S. Giorgio, che avendo perso suo figlio primogenito Francesco Maria e avendo passato con turbolenza gli ultimi anni della sua vita lontano da casa per l'insorgere delle rivoluzioni popolari, per riparare alle sue malefatte, nel suo ultimo testamento, istituì nella sua casa palaziata un monastero di Donne monache, provvedendo con tutte le sue rendite alla loro sussistenza.

Grazie ai carteggi ritrovati, sappiamo che le suore che entrarono e vissero nella comunità monastica delle teresiane di San Giorgio furono oltre duecento.

Il complesso monastico è tuttora situato lungo l'asse viario che da Nocera conduce a Mercato S. Severino, ovvero l'antica via popilia che portava alle Calabrie e in parallelo all'acquedotto Romano, che da Serino conduceva l'acqua a Miseno.

 

INDICE DEGLI ARGOMENTI

 

per contattare l'autore egiptio@libero.it

 

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