_______ IL NAVICORDO

IL Calcio a Lanzara

    A cura di Gerardo Alfano

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LE SQUADRE

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I CALCIATORI

LA STORIA

Lo sport praticato a Lanzara e frazioni inferiori di Castel San Giorgio è stato soprattutto il calcio. La presenza del vallone di Taverna o vasca del consorzio ha consentito fin dal 1920-30 che si giocasse a pallone. Le partite erano tutte amichevoli, anche se venivano disputate con agonismo e con orgoglio. Il campo per le dimensioni ridotte non consentiva lo schieramento di 11 calciatori per squadra, perciò si giocava a nove uomini. Ciò nonostante nel 1946-47 la squadra locale, l'Intrepida, aveva conquistato per la sua bravura una tale reputazione che incontrò la Scafatese, militante nel campionato nazionale di serie B. In quell'incontro segnò prima l'Intrepida, ma poi perse 4 a 1 (era una partita tra dilettanti per lo più operai contro professionisti ben allenati). Fino al 1954 la squadra ha giocato ad alti livelli. Aveva presidente, cassiere, massaggiatore, allenatore, il capitano era mio padre Settimio. Nelle trasferte si serviva di qualsiasi mezzo di trasporto, spesso era il camion che portava i calciatori fuori casa. L'ultima partita la disputò in amichevole contro la Casalese, allenata da Gaetano Polichetti (mio suocero), nella quale militavano i migliori calciatori della zona come i fratelli Domenico e Sabatino Sessa, Vittorio Izzo, Della Valle, e che si apprestava a giocare nel campionato federale. Ero ragazzino e ricordo bene la partita: vinse l'Intrepida 3 a 2 con le tre reti segnate da Gabriele Grimaldi, eccellente centravanti di Lanzara. Poi ci fu un periodo buio. Ma comunque una nuova generazione di bravi calciatori emergeva, come Mario Gentile, Prisco Vicidomini, Gigino Rapido, Salvatore Capuano e dopo di essi Antonio Alfano, Antonio Sica, i portieri Gilberto Ferrentino e Savatore Alfieri. Essi giocarono anche in altri paesi vicini, ma non furono mai organizzati in una squadra locale. Nel 1969 insieme agli amici di sempre Giuseppe Cioffi, Antonio Sica, Alfonso Sica, Sabatino Apostolico, Ferdinando Pellegrino, Salvatore Pirozzi, Gigino Salvati ed altri pensammo di riorganizzare l'Intrepida e affrontare per la prima volta nella storia calcistica di Lanzara un campionato federale. Dopo numerosi incontri organizzativi l'Intrepida si iscrisse al campionato della F.I.G.C. Presidente Antonio Corvino di Trivio, vicepresidente Antonio Sica, allenatore Mario Gentile. I cittadini delle frazioni basse di Castel San Giorgio erano entusiasti e seguivano la squadra dentro e fuori casa. Il campionato fu ricco di soddisfazioni. L'anno successivo mi vide in campo per poche partite perché dovevo finire gli esami e la tesi di laurea. Mi laureai il 26 gennaio del 1972 nel giorno del mio ventiseiesimo compleanno e non giocai più al calcio: un grande errore della mia vita. L'intrepida però continuò, prima con la presidenza di Ferdinando Marghetto e soprattutto con la presidenza di Gabriele Petti che portò la squadra al girone di eccellenza. La mia relazione finisce nel 1971 perché non ho materiale per continuare, ma sarei felice se altri parlassero ancora della gloriosa Intrepida.

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