_______ IL NAVICORDO

Poesia

 

L' EREMITA

di Giovanni Salierno

 

 

Accadde un repentino giorno dell'anno.

Un'estate!

Schiuse un poco lo sguardo

l'incedere mesto

claudicante il passo

il fiato stringato

intorno a sè, l'aria, ormai, irrespirabile.

In silenzio s'arrampicò

per un sentiero irto

verso un luogo ignoto

forse un monte o una steppa interminabile.

Solitario, tra le sue certezze.

Fermo, nelle convinzioni.

Un solo passo falso

e una voragine l'avrebbe inghiottito.

Attraversò impassibile

il vento del perdono

lasciando alle spalle ogni perplessità

gli ostacoli e mille perché?

In molti restarono increduli.

I codardi raccontarono delle sue viltà

gli impostori dissero che era un bugiardo!

I folli risero credendo fosse diventato pazzo.

Fu scaraventato tra malizie e gelosie.

Pochi compresero la verità!

Perché la verità non si racconta.

La verità! É un tormento per chi l'ascolta.

Nessuno si chinò dinnanzi al suo coraggio

non veruno osò raggiungerlo davvero.

Incontrò canti e musiche nuove

fiori e alberi da frutto

animali selvaggi e tanta abbondanza

fu allora che schiuse del tutto lo sguardo

e si accorse, tra un mare di folla,

di essere solo, ad ammirare

quell'immenso orizzonte.

 

Giovanni Salierno tratto da "Navigando verso l'orizzonte"

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