_______ IL NAVICORDO

Lanzara Storia

 

LANZARA_ RICORDO _DEL_

Rev.mo Mons. Gennaro Apostolico

Di Rocco Amendola e Gaetano Izzo

Don Gennaro

Presidente_ Rotary_Nocera - Sarno

1984-1985 __ 1985-1986

 

Pompei 22 Ottobre 1976

n.d.r.

( il testo inizia dal punto (2) come riportato )

 

2) CONCETTO Di ' PROMOZIONE UMANA ".

Il concetto di promozione umana ,che si avvia ad inserirsi nel vasto panorama della cultura contemporanea, ha per nucleo centrale il passaggio dall‘ " avere di più " all‘"essere di più ".

La problematica tra "avere" ed " essere " è stata aperta nella sua veste modera da G. Marcel.

L' " avere " indica la ricchezza esteriore ;l‘ "essere" indica la ricchezza interiore e la possibilità di esplicazione delle qualità interiori con la realizzazione del diritto di ogni essere umano a divenire compiutamente persona nello sviluppo della dignità e della libertà.

Il concetto di promozione è un superamento del concetto di progresso.

Questo ò comunemente legato allo sviluppo scientifico e tecnologico, che, scoperto dall'uomo, ha assoggettato l'uomo (disumanizzazione della vita). Di qui il tentativo di recupero da parte dell' uomo stesso : riscoprirsi e liberarsi dalla tirannia tecnologica. riacquistando la identità ed elevandosi al di sopra della tecnologia.

Il progresso, quindi, nel suo concetto fondamentale, è a dimensione tecnologica ; la promozione è a dimensione antropologica . Il primo dà il primato allo sviluppo dei beni materiali; il secondo dà il primato all'uomo ed è l'elevazione dell'uomo stesso.

 

 

3) Quale ostacolo si frappone alla realizzazione della promozione umana ?

 

La difficoltà è costituita dalla frattura tra i valori del Rotary e l'impegno sociale.

I valori del Rotary scaturiscono dai motivi ispiratori della sua " visione della vita e del mondo", le cui due strutture portanti sono : 1) Il concetto di amicizia; 2) Il principio dinamico di " essere al servizio degli altri “ .

Da tali elementi centrali della filosofia rotariana della vita fluiscono i seguenti valori :

•  l'antropologia integrale : l'uomo come centralità della vita e non come strumento di cosificazione;

•  la scoperta del fine della vita nel conseguimento della felicità a due dimensioni, la temporale e l'eterna:

•  l'euritmia della vita sociale nel benessere di tutti ;

•  l'armonia bio-psichica dell'individualità umana, e il riflesso dell'armonia personale nella comunità ;

•  la realizzazione, nella vita individuale e in quella sociale, della dignità, del riconoscimento di questa negli altri, e della libertà ;

•  f) l'esplicazione del concetto di "partecipazione " nelle diverse attività della vita ( elemento accentuato in modo eminente dal Governatore in carica).

Tutto ciò trova il suo strumento di attuazione nella " metodologia partecipativa " (formulazione operata dal Governatore nel suo discorso programmatico ).

La dicotomia tra i valori rotariani e la prassi genera la emarginazione dei principi rotariani, relegati ad un processo di " privatizzazione " : riduzione del Rotary a una esperienza elitaria, privata, riservata ad un club, senza riflessi sui problemi umani e sulla società.

Il Rotary in tal caso, diventerebbe un fattore inutile, anzi alienante, per la società. Sfuggirebbe, in conseguenza, la comprensione del principio fondamentale che il Rotary è liberazione dell'uomo, nel mondo delle attività spirituali e nel mondo socio-economico.

 

 

4) APPLICAZIONE DEL CONCETTO DI PROMOZIONE UMANA ALLA VITA

 

Cerchiamo ora di calare nel nostro mondo sociale alcuni aspetti applicativi del concetto di promozione, per non limitare la nostra esposizione al livello di pura teoresi. Nel mosaico delle componenti umane ci soffermeremo, con rapidi occhi, sulle principali fasce della realtà umana a noi circostante.

Le principali fasce, oggetto della nostra riflessione sono :

•  il mondo degli uomini efficienti , che esplicano la loro attività nel lavoro (mondo del lavoro);

•  il mondo dei minorenni, degli adolescenti, dei giovani e degli anziani ;

•  la dimensione della coscienza ;

 

5 ) Il Mondo del Lavoro – soluzione della “ conflittualità permanente " mediante l'applicazione del concetto di partecipazione al livello econòmico .

 

Dal periodo in cui K. Marx ha dato ai lavoratori la coscienza di classe, ed essi hanno accettalo la sua teoria come religione sostitutiva, il Rotary è tenuto a un confronto culturale a livello di due weltanschauung opposte.

Il mondo economico, nel suo processo, sostanzialmente si dibatte su due fattori : capitale e lavoro (pur riconoscendo la non modernità di tale impostazione sotto l'aspetto specificamente scientifico).

Il rapporto tra lavoro e capitale può esprimersi in questi termini :

•  la priorità di valore compete al lavoro oppure al capitale ?

•  ovvero : ambedue sono di uguale valore.

Principali tentativi di soluzione:

- Liberalismo prevalenza del capitale sul lavoro;

- Marxismo : abolizione del capitale privato dei mezzi di produzione.

Secondo una concezione di recente elaborata, il capitale è considerato come fattore strumentale della produzione; il lavoratore, invece, come fattore personale della produzione, il primato tra i due elementi, tra loro interagenti e necessari, compete al lavoratore.

Da tale impostazione scaturiscono : il concetto di "umanizzazione del mondo del lavoro" e l'elaborazione della teoria della compartecipazione nelle imprese ; teoria ritenuta, attualmente ; come vero caposaldo del vigere rotariano dal Governatore .

Il concetto di umanizzazione del mondo del lavoro è legato al tema centrale del "passaggio dall'avere di più all'essere di più ". E' necessario, quindi, che il lavoro e la professione non si riducano soltanto a fonti di reddito ( "avere di più " ), ma che siano considerati e vissuti come servizio alla comunità, come elementi essenziali della vita, secondo il motivo ispiratore del Rotary : " essere al servizio degli altri ".

Inoltre ,la umanizzazione del lavoro deve tendere alla promozione della responsabilità ( “ essere di più “ = valere di più ), al livello della partecipazione nell'impresa.

L'uomo, infatti, aumenta il suo prestigio nella misura della sua responsabilità ; il valore di un individuo non si ricava dal maggior possesso di beni o da un reddito elevato, ma dal grado di responsabilità.

Da questo principio derivano i concetti di corresponsabilità, di codecisione, compartecipazione e cogestione, concetti intercambiabili , da attuarsi nell'ambito del mondo economico.

Dall'altra parte, la politica sociale deve tener conto del processo economico che, ai nostri giorni, si presenta con l'etichetta di "neo capitalismo".

La odierna società industrializzata si fonda su un principio che può essere considerato come l'imperativo categorico della produzione : produrre di più, sempre di più e sempre cose nuove. Il neo capitalismo si raggira in tre fattori : produzione, consumo, occupazione, fattori tra loro collegati come un triangolo. La produzione stimola il consumo ( più alta è la produzione, minore è il costo del prodotto ) ; il minor costo del prodotto stimola il consumo, e questo, a sua volta, stimola la produzione ; la produzione assicura la occupazione : la occupazione garantisce la produzione ed il consumo.

Così nel cerchio di questa logica si sviluppa il neo capitalismo.

Il neo capitalismo, pur vantandosi di puntare al traguardo della piena occupazione ,trova il suo limite nella elevazione meramente materiale del tenore di vita delle classi sociali. Anzi con il neo capitalismo si accentua l'asservimento dell'uomo alle urgenze della espansione economica (disumanizzazione della vita).

Di qui la necessità della promozione umana, ossia : elevazione integrale dell'uomo.

Il compito del Rotary, al riguardo, è quello di apportare, nel mondo economico, una " metànoia " , cioè un nuovo modo di pensare che consiste nel suscitare nella sfera imprenditoriale la convinzione che il lavoratore, fattore personale di produzione, ha il diritto di compartecipazione nelle imprese ; e nello stesso tempo, suscitare nell'animo dei lavoratori, la convinzione di assumersi serie responsabilità nel rendimento del lavoro e nella produzione.

 

6) IL MONDO DEI MINORENNI.ADOLESCENTI.GIOVANI ED ANZIANI - e irradiazione del concetto di " partecipazione ", dimensioni sociologica.

Applichiamo ora il concetto di promozione in un'altra sfera sociale, quella degli " inferiores ” , gli emarginati sociali è questo il cosiddetto "mondo subumano " che merita la promozione ad essere almeno umano.

Molti ragazzi sono costretti a lavorare nell'età della scuola d'obbligo ; circa ottocentomila ragazzi in Italia vivono abbandonati; molti sono risucchiati nel giro della prostituzione, della omosessualità, dei travestiti ; circa venticinquemila sono imputati per delitti.

 

Le cause della delinquenza minorile sono così complesse da coinvolgere la famiglia la scuola, la società, lo stato e il Rotary come istituzione efficiente di libertà.

La società civile e lo Stato ritengono di aver assolto al loro compito con l'istituzione di un organo giudiziario di tutela del minore, scaricando così la responsabilità solamente sui magistrati.

L'intervento dello Stato ,al riguardo, non è risolutivo ; esso serve solamente a tutelare l'ordine pubblico, all'esterno.

La terapia, invece, deve essere interiore al ragazzo stesso.

Il problema richiede la realizzazione del diritto di ogni essere umano a divenire sempre più compiutamente persona.

Sempre nel mondo dei minorenni, oltre la Fascia dei delinquenti in erba, si presenta il fenomeno degli handicappati, il termine " subumano " qui è inteso nel suo significato specifico.

Il numero di questi si aggira sui due milioni ; una metà è formata da bambini disadattati nel temperamento e nel comportamento, le cui cause affondano le radici esclusivamente nella " humus ” sociale (cosiddetti disadattati sociali) ; una seconda metà è costituita da bambini colpiti da lesioni organiche, originate o al momento del concepimento o durante la gravidanza o nei primi mesi di vita:

sono gli handicappati organici : emofiliticix, spastici, cardiopatici, mongoloidi, ciechi, subnormali di diversi tipi, ecc.ecc...

Allo stato attuale la scienza medica è in grado di prevenire e combattere le minorazioni neonatali.

Ma, al riguardo, l'opera dei medici non è risolutiva ; occorre l'impegno di tutte le Forze politiche e sociali per ristrutturare l'odierno sistema sanitario.

Il problema dell'inserimento nella società degli handicappati si presenta complesso, perché la menomazione di questi è causa principale di emarginazione.

Eppure ogni criterio pedagogico e riabilitativo diventa inutile, se lo sfortunato ragazzo non viene inserito nel processo di socializzazione. Altro problema disarmante è quello dell‘inserimento nell'attività lavorativa. Ogni imprenditore, infatti , respinge la domanda di chi è reputato di non rendere al cento per cento.

Cosa suggerisce il Rotary per promuovere gli handicappati ad una migliore qualità di vita ?

Il Rotary, illuminato dal motivo fondamentale di : " essere al servizio degli altri ", intende costruire una sociologia " partecipativa “ , . . . . . . . . . . .

 

n.d.r.

M a n c a_ la _pagina 8

 

due campi di produzione di canapa indiana, per estrarre da questa la marijuana, rispettivamente nella zona di Avellino e Somma Vesuviana.

Puntando sulle zone di produzione, si tenta la soluzione per la prevenzione della tossicomania. Si osserva che il papavero, da cui si estrae l'eroina, è coltura del sottosviluppo e viene curato da persone poverissime.

I profitti, invece, derivanti dalla produzione e dalla immissione sul mercato dei vati tipi di droga, raggiungono livelli da capogiro. Per contrastare alla diffusione di tali prodotti è necessario che gli Stati operino tra di loro una convenzione, perché la droga non trovi più la sua fonte di produzione.

Questa, però, è una soluzione “ ab extra “ . Noi del Rotary tentiamo una soluzione per riscattare i giovani dalla tragedia ed avviarli auna produzione di vita superiore.

Puntiamo, cioè, anche ad una soluzione “ ab intus “, che verte sulla interiorità del giovane, e scopriamo che le cause che spingono gli adolescenti all'uso del farmaco sono di ordine morale, sociale e ideale ; conseguentemente, il tentativo più efficace è quello di offrire ai giovani la prospettiva di scoprire il vero significato della vita, il valore della solidarietà, il valore dell'amore, la formazione all'equilibrio bio-psichico e la forza del sacrificio.

Caricare gli adolescenti della energia suscitatrice di tali valori è tra gli impegni del Rotary.

Spostiamo, ora, la nostra riflessione, quasi a volo di uccello, sul mondo giovanile, con le sue molteplici, contrastanti e, talvolta, irrazionali esigenze.

E' un mondo che ci frastorna, prima, e, indi, ci disarma, nel momento in cui la stampa quotidiana offre una triste testimonianza della delinquenza giovanile.

Ma noi del Rotary che, con le capacità introspettive, conosciamo, mediante l'amicizia, le innumerevoli facce prismatiche della coscienza, iridescenti o meno, e intravediamo le luci come le ombre, i barlumi, come i tentennamenti, le cadute e i risorgimenti della vita interiore, ci accorgiamo che, in fondo, il pessimismo non è il pilastro fondamentale della esistenza ; infatti la storia registra il male più che il bene; il male che così vario nei suoi aspetti come mostrai l'inferno dantesco, il male abbatte e distrugge, così amaro, così feroce !.

Il bene e la sua opera, che, pur in modo non appariscente, esiste, non fa chiasso ; ed accanto ad una gioventù violenta fa da argine una gioventù operatrice di Benessere e di armonia sociale. Nell' ambito di questa gioventù si svolge l'attività dei nostri gióvani rotariani.

Il nostro intento non è quello di trattare il fenomeno della delinquenza giovanile, argomento che richiederebbe una trattazione specifica nelle sue cause, nella sua genesi psicologica, nella dinamica, nelle conseguenze e nei diversi tentativi di soluzione, in rapporto alle diverse ideologie.

Il nostro intento ,in verità, sposta la riflessione sul fenomeno della disoccupazione nel mondo giovanile, il numero attuale di coloro che chiedono il posto di lavoro corrisponde alla cifra di 776.000. La situazione è molto più grave nel mezzogiorno d'Italia e l' Avv. P. Pastore l'ha colta nella sua drammaticità, qualificandola come "amara realtà meridionale ”. Tra i giovani in cerca di prima occupazione si trovano diplomati e laureati. Nel concorso magistrale ultimato di recente, per 15.000 posti si sono presentati

200.000 candidati. Ciò significa che 165.000 su 200.000 sono desti nati ad essere scartati e fare,così,l'anticamera per supplenze saltuarie, elemosinando i decimi di punti per la graduatoria. Identica la situazione per il concorso a maestre di asilo ,in corso di esplicazione.

Non si può discutere nè intraprendere la realizzazione della promozione umana , se manca il supporto della occupazione e del posto di lavoro.

Che cosa intende il Rotary nella soluzione di tale problema ?

Il problema della disoccupazione giovanile, nell' attuale crisi economica, si inserisce in un quadro più ampio, tanto che a livello internazionale il volgente anno è stato considerato " l'anno della lotta contro la disoccupazione ".

Accantonato questa prospettiva europea e mondiale, noi ci permettiamo di offrire una propostala creazione di una commissione, nell'ambito del Rotary, che comprenda esperti del problema, rappresentanti delle diverse categorie professionali, e che presenti un disegno o schema di legge che, accanto a quello degli altri enti interessati al settore, possa contribuire ad integrare o perfezionare le proposte delle altre confederazioni lavorative.

Altra componente umana, oggetto di riflessione da parte nostra, è quella degli anziani emarginati. Argomento che presenta il titolo di "educazione permanente ", nelle diverse implicazioni sociologiche.

Degli anziani noi abbiamo una configurazione quasi immutabile; quella di un uomo (o ex uomo) seduto sulla panchina, in genere pensionato, che dormicchia, mastica tabacco o fuma, spesso consuma caramelle.

Questa la figura esteriore, ma quale la sua psicologia?.

I momenti della sua complicata psicologia sono, nel groviglio delle varie emotività : l'ansia, la frustrazione, il senso della tristezza, della noia, quello della solitudine. L'anziano avverte acutamente la perdita del suo ruolo sociale ; risente della perdita di amici, della perdita del ruolo di lavoratore . Ciò significa la perdita dell'autostima : " io non servo più a nulla “ .

L'anziano di oggi è una persona che ha perduto i valori in cui credeva. Infatti l'anziano odierno affonda le sue radici di vita nel secolo decimo none e, conseguentemente, la sua mentalità è carica di rispetto verso i valori morali del passato : l'eroismo, l'amore della famiglia, della patria, il senso dell'onore, il valore della tradizione, il rispetto per l'autorità, ecc. ecc...

Questa scala di valori, che costituiscono il fondamento dei valori futuri, oggi sembra capovolta ; quindi l'anziano appare agli occhi del giovane come un essere della “ età inutile “, un relitto fuori tempo.

Il problema non è integralmente risolto sul piano legislativo per le norme esistenti, compreso il decreto delegato per il trasferimento dei poteri alle regioni in materia assistenziale.

Gli attuali interventi assistenziali operano processi di isolamento psicologico e di segregazione sociale. Da ciò consegue un insieme di problemi di ordine terapeutico e di ordine psichico : l' assistenza, la casa a dimensione di anziano, la terapia occupazionale, l' articolazione dell' ambiente, i servizi sociali dell' anziano.

Per noi Rotariani occorre creare mentalità nuova.

Siamo tutti interessati a reperire i modi di un inserimento attivo e responsabile dell' anziano nella vita della comunità, perché egli è parte integrale e indispensabile alla nostra comunità sociale.

 

7) LA DIMENSIONE DELLA COSCIENZA - e proiezione del concetto di partecipazione nell'orizzonte psicologico.

 

Soffermiamoci ora a considerare una dimensione umana che sfugge all' indagine dei politologi, come degli studiosi della sociologia e della scienza. E' una indagine che compete specificamente a noi Rotariani, nella nostra qualità di scopritori del tesoro umano dell'amicizia e suscitatori di questa.

Si può frazionare l'atomo e la cellula e giungere alla scoperta delle particelle “ y “, ma il campo della ultra-microbiologia sembra riservato a noi, mediante l'esplicazione dell'amicizia.

Il dramma più sconvolgente degli esseri umani si svolge non tanto sul piano economico e sociale, quanto nella dimensione coscienziale. Si verificano squilibri, fratture, anzi, vere lacerazioni non solo nell'ambito del nucleo familiare e in quello sociale, ma soprattutto ma soprattutto in quello della propria coscienza ; lacerazioni derivanti dai numerevoli fattori : delusioni della vita, fallimenti di ogni genere, sofferenze fisiche e psichiche, la morte di persone care, incomprensioni tra coniugi, quelle tra genitori e figli, traviamenti improvvisi, alienazioni cerebrali, ecc. ecc. ; vi è insomma una vasta gamma del mondo spirituale difficilmente esplorabile dalle scienze ,comprese quelle scienze che hanno per oggetto l‘uomo. Nessun farmaco chimico riesce a rimarginare le ferite della coscienza.

Le scienze possono, si, cogliere gli aspetti fenomenici della vita biologica, ma il loro compito specifico non è quello di scrutare nell'orizzonte della coscienza.

La scienza psicologica moderna pur si è posto tale problema. Ma essa si è dispersa, nella fungaia dei molteplici orientamenti, nella dimensione dello “ inconscio “, termine vago, e, oltretutto, piuttosto antiquato. Addentrandosi nei processi di alienazione e di squilibrio psichico, la psicologia moderna si è legata ai condizionamenti esterni, e alle forme meccanicistiche degli sviluppi del mondo della psiche, mossi o da fonti sessuali o da quelle sociologiche ; forme e sviluppi inerenti si ad alcune componenti della dinamica interiore dell'uomo, ma che non si estendono alla integrale dinamica bio-psichica umana.

In conseguenza : il tema del perché, del significato, della finalità dei vari fenomeni del livello biologico come di quello psichico, nelle loro ineliminabili implicazioni e interazioni della sintesi biopsichica, sfugge al dominante comportamentismo delle correnti della psicologia e della psicanalisi.

Se la cultura, oggi, mette in risalto e, talvolta, opera, attraverso l'arte e la letteratura , la disintegrazione della coscienza, nella visione fenomenistica , soggettivistica e relativistica della vita , noi rotariani siamo i ricostruttori della coscienza attraverso l'amicizia . E alla luce dei valori scaturenti dalla amicizia, integrati anche dalle considerazioni di aspetti fenomenici della realtà umana, noi offriamo soluzioni che danno l'avvio alla promozione dell'uomo, nella speranza della vita, nella energia combattiva, nell'equilibrio per il superamento degli ostacoli, nella conquista dell' "ubi consistam " della stessa esistenza.

 

8) CONCLUSIONE

Dopo aver esposto sinteticamente le proiettive del Rotary nella soluzione di alcuni problemi riguardanti la promozione umana, noi ci chiediamo : la nostra prospettiva è un sogno, un'utopia, ovvero noi abbiamo la chiave di volta per riuscire in questa opera promozionale?.

La nostra prospettiva non è il disegno politico - filosofico di Platone, nè quello di Campanella, di Rouesseau , di Hegel, dei socialisti sentimentali, di Marx e dei suoi figli spirituali, nella loro policromia geopolitica, né la nostra prospettiva si limita, come quella sociologica della Scuola di Francoforte, all'aspetto prettamente critico e non costruttivo di un modello sociale. L'errore di tutti questi consiste nella valorizzazione degli aspetti estrinseci dell'uomo e della società ; la loro rivoluzione è un cambiamento soltanto esteriore ,è una imposizione dall'esterno, cioè una dittatura. L'Hegelismo ha partorito la concezione imperialistica bismarckiana e guglielmina, il nazismo, i lager hitleriani ; il marxismo-leninismo ha suscitato l'imperialismo sovietico ed altri lager .

La nostra soluzione, invece, prevede una rivoluzione che, partendo dalla interiorità della amicizia, si riflette e si concretizza nella comunità.

La nostra prospettiva, quindi, si sostanzia di una energia provocatrice di giustizia e di cordialità.

Il rotariano, in conseguenza, deve non solo proclamarsi ma divenire coscienza critica della società, suscitatore di benessere, provocando un cambiamento di mentalità, per svolgere un'attività di promozione umana, e creare ,così una euritmia della vita sociale.

Oggi la vita sociale e con essa l'intera civiltà contemporanea gravita intorno ad un unico polo : quello della scienza e della tecnologia ; difetta ad essa il polo dell' amicizia : civiltà tecnologica e non anche civiltà dell'amore .

Eppure è la forza dell' amore sociale che costruisce la civiltà più umana, cioè a “ misura dell' uomo “ .

Il modello di civiltà e di società che il Rotary progetta, nel tema della promozione umana, è una civiltà che si fonda sulla dialettica integrativa : tecnologia e antropologia integrale.

La tecnologia, priva dell'antropologia integrale, costituisce il naufragio dell'uomo divenendo questi, strumento e vittima della tecnica ( economia, industriale, scientifica, ecc. ) . La tecnologia, intesa come applicazione delle scienze, può costruire una civiltà meramente esteriore ; la costruzione interiore di questa è data dall'amore sociale.

E' l'amore sociale che dona la convinzione di operare concordemente nella ricerca del bene comune ; ed è l'amore sociale che costituisce l'anima della civiltà.

Oggi la carenza più marcata, nella società, è la perdita del senso comune, del senso degli altri, la perdita del riconoscimento della dignità altrui.

Il servizio che noi rotariani possiamo rendere alla società consiste proprio nel suscitare il sentimento della socialità visssuta nell'amicizia e nella partecipatività.

L'umanità se è orgogliosa delle conquiste tecniche, è spiritual mente vuota, in preda ad una crisi drammatica, avendo smarrito il senso della vita e della storia e la preziosità dell'amicizia.

La tecnologia, attraverso l'homo faber, si è impegnata fino allo spasimo nella ricerca dei " mezzi " o strumenti della vita ; ha trascurato i fini della vita, il "quo vadis " della esistenza, non sa che cosa volere, “ quale uomo “ e “ quale società costruire “.

La scienza, attraverso l'homo sapiens, sembra accontentarsi dello sviluppo della Fisica, accantonando la Meta-Fisica ;sembra indagare nei processi della biologia, sorvolando sulla meta-biologia sembra scrutare anche nel profondo della psicologia ,chiudendo la porta alla meta-psicologia ; sembra dominata dall'interesse della storia ,non riconoscendo la meta-storia.

Per la luce che gli ideali del Rotary proiettano sull'uomo, sul suo destino, sulla sua natura bio-psichica, sui suoi rapporti sociali, noi rotariani siamo in grado di indicare i valori da promuovere affinché si costruisca " l' homo novus " e la " societas nova ".

FINE

 

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