_______ IL NAVICORDO

Lanzara Storia

 

LANZARA_ RICORDO _DI _EMILIO_ GRIMALDI _

" MAST' EMILIO "

dal Diario di " Mast' Emilio "

MANUTENZIONE EREMO S. MARIA A CASTELLO

 

EREMO DI SANTA MARIA A CASTELLO

 

L'Eremo fu costruito nel 758 D.C. ed è stato per lunghissimi anni di proprietà del Demanio Pubblico.

Nel 1956 il parroco Mons. Aniello Grimaldi, iniziò una vertenza con il Demanio a nome della Parrocchia per ottenerne la proprietà.

Nel corso dell'anno 1966 la vertenza si concluse favorevolmente e da allora il Castello è diventato di proprietà della Parrocchia di San Biagio.

Dagli anni 30 e fino al 1968 vi erano due famiglie che si interessavano della manutenzione del Castello: i Barba e i Cirri Rescigno.

ALLA DESTRA DI MONS. GRIMANDI IL COMM. SALVATORE BARBA

( Eremo Santa Maria a Castello )

Nel 1968 fu istituito il primo comitato cittadino composto da rappresentanti delle varie frazioni della Parrocchia che doveva occuparsi di tutto ciò che riguardava l'Eremo. Tale comitato era composto dai signori:

•  il Parroco Mons. Aniello Grimaldi, sostituito al suo decesso dal successore Don Giovanni Merola:

•  Dott. Andrea Amabile; _•  Gennaro Salvati; _•  Mario Amabile; _•  Ins. Francesco Amendola;

•  Comm. Salvatore Barba;_ •  Ins. Vito Grimaldi; _•  Geom. Alfonso Capuano;_ •  Ing. Carmine Cioffi;

•  Giuseppe Sica;_•  Francesco Sica;_ •  Gennaro Fasolino;_ •  Geom. Giovanni Barba.

 

Tra i Presidenti delle Commissioni che si sono succedute in quel periodo mi vengono in mente principalmente il Sig. Andrea Barba ed il già citato Comm. Salvatore Barba.

A partire dal 1973, su indicazione del parroco Don Giovanni Merola, le Commissioni furono sostituite dalla Confraternita San Biagio che subentrò nella manutenzione del Castello.

L'allora Priore Biagio Apostolico affidò a me, cassiere della Confraternita, la gestione e la cura dell'Eremo.

DON GIOVANNI MEROLA E IL PRIORE BIAGIO APOSTOLICO

 

In tale ruolo, per ben 31 anni, tra mille difficoltà e problemi, ho cercato di fare del mio meglio per mantenere in condizioni decenti la struttura.

Nel 2004 fu nominato un nuovo comitato cittadino composto dai signori:

•  Antonio Di Martino – Presidente, sostituito nel ruolo dal 2009 da Giuseppe Settembre;

•  Giuseppe Grimaldi – Amministratore; •  Gerardo Ferrara; •  Vincenzo Capaldo;

•  Pasquale Mazzaro; •  Emilio Grimaldi; •  Giuseppe Fiume.

 

Il comitato ancora oggi risulta in carica.

Grazie alla cura di coloro che si sono succeduti nella gestione della struttura, a partire dal 1805, anno della prima processione, si sono svolte in essa numerose processioni e festeggiamenti.

PROCESSIONE LUNEDI IN ALBIS

 

Nel 2005 fu festeggiato il 200esimo anniversario della tradizionale processione del Lunedì in Albis.

Questo luogo tanto amato dai parrocchiani è stato dimora, per alcuni periodi, di eremiti che vado ad elencare:

•  dal 1935 al 1940: “Zi' Furtunat da Balla” che successivamente venne a vivere a Lanzara in via V. Calvanese nella casa della Sig.na Lauro dove morì;

•  dal 1941 al 1952: Claudio Bartolomeo Aliberti (di Taverna) che con la sua famiglia occupava le stanze sotto il campanile. Egli viveva coltivando alcune proprietà della famiglia Calvanese e di carità girando, per le frazioni della Parrocchia, con una cassetta, su cui vi era l'immagine della Madonna del Castello, per raccogliere le offerte dei parrocchiani;

•  dal 1952 al 1954: Andrea Donato (di Castelluccio) di cui non conosco la storia;

•  dal 1955 al 1964: Nicola Fiumarella (di Castelluccio) che viveva come l'Aliberti sul castello con la sua famiglia praticando attività agricole;

CAMPO ARATO NELLA PARTE NORD DEL CASTELLO

 

DETTAGLIO DELLE COLTIVAZIONI

 

•  dal 1965 al 1967: “Fra'Marino”, molto bravo nella cura della manutenzione del Castello; fu cacciato su due piedi per atteggiamenti poco consoni al ruolo e al luogo. Egli dovette, abbandonando il castello sul versante che porta a Nocera Inferiore, nell'arco di 12 ore, consegnare le chiavi al sig. Francesco Grimaldi, detto “Ciccio o Giacchett”;

FRANCESCO GRIMALDI

" Ciccio 'o Giacchette "

 

FRANCESCO GRIMALDI

EREMO DI SANTA MARIA A CASTELLO

 

dal 1968 al 1972: Vincenzo di Mercato San Severino chiamato “Frà Felice”. Egli viveva di carità girando per i paesi della parrocchia con un carretto trainato da un asinello per raccogliere offerte. Anche “Frà Felice” fu cacciato dal Castello per comportamenti immorali.

 

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