_______ IL NAVICORDO

Lanzara Storia

 

L'UFFICIO POSTALE DI LANZARA

I PORTALETTERE DI LANZARA

di Rocco Amendola

 

 

Grazie al contributo di Giuseppe Benevento

Nel 1898 essendo stato disposto dal Ministero l'istituzione di una colletteria di 1^ Classe in Lanzara, frazione di Castel San Giorgio, vengono assunte informazioni sugli aspiranti Sarno Michele fu Gennaro, Pagano Vincenzo e Carusi Donato di Acerra tutti domiciliati in San Giorgio i quali godono buona condotta, versano in buona salute, godono di pubblica stima ed hanno le capacità necessarie per coprire quel posto e sono in grado di versare la cauzione di lire 900. Il Prefetto, però è del parere favorevole al signor Sarno. Il 6 Aprile 1898 il Ministero sceglie il signor Miche Sarno e gli affida il posto di Collettore a Lanzara ( 1) .

Nel periodo tra il 1911 e 1912 molte persone aspirano al posto, ma devono avere i requisiti specialistici e dopo aver fatto giuramento vengono assunti per la sede di Castel San Giorgio, il signor Napolitani Giuseppe, ma siccome nel periodo del giuramento si trova sotto le armi, la Direzione delle Poste ritiene opportuno radiarlo momentaneamente e conferirgli la nomina di supplente effettivo allorquando sarà tornato dal servizio militare, e prestare il giuramento nelle mani del Sindaco.

Nel 1912 Rescigno Giuseppe di Castel San Giorgio pedone postale, esegue il servizio di trasporto degli effetti postali tra Castel San Giorgio e la Stazione ferroviaria mediante l'uso di biroccino tirato da un asinello , per il trasporto dei pacchi postali tanto in arrivo che in partenza, da Castel San Giorgio che da Siano e siccome è costretto a sostenere maggiori spese, chiede un aumento della retribuzione che gli viene accordata.

Per le poste di Lanzara viene assunto nel 1913 Federico Luigi e Ferrisi Aniello telegrafista; nel 1914 Apostolico Carmine , Sostituto procaccia portalettere per Lanzara e Codola Stazione; nel 1916 Salvi Eugenio di S. Eustachio; nel 1919 Fasolino Carmine . Nello stesso anno viene presa Napolitani Assunta di Costantino Postalegrafica per la sede di S. Giorgio ( 2 ).

Il giorno 16 Aprile 1911 , il Direttore della Direzione delle Costruzioni Telegrafiche - Telefoniche di Salerno invia una lettera al signor Prefetto affermando che sulla galleria denominata Orco presso Codola di Castel San Giorgio nel 1905 è stata impiantata una linea telegrafica, e due coppie di pali vengono messe in prossimità della vedova Calvanese, la quale avvia un reclamo a mezzo dell'Avv. Vincenzo Barreca, chiedendo la rimozione della linea dal suo fondo, poiché l'impianto è abusivo, non essendo stato chiesto il permesso a suo tempo. In seguito ad un sopralluogo avuto con l'avvocato predetto non si viene ad una conclusione poiché s'insiste a rimuovere la linea, facendola passare per altre località, per le quali non è possibile senza evitare danno ai loro fili. L'Ente informato il Ministero gli è ordinato di scrivere all'Eccellenza affinché a norma di Legge del 25 giugno 1865 nr. 2359, deve essere emesso subito il Decreto per l'imposizione della servitù, previa la dichiarazione di pubblica utilità sul fondo della signora Antonietta Calvanese vedova Alfano, fondo denominato Campanile dell'Orco. Contemporaneamente prega, l'Ill. mo Prefetto, anche a nome del Ministero, di invitare il Genio Civile a scopo di fissare l'entità del compenso che si dovrebbe corrispondere alla vedova Calvanese ( 3 ) .

(1) ASS , Prefettura, Gabinetto , B. 352, F. 5

(2) ASS, Prefettura, Gabinetto , B. 190, F. 8

(3) ASS, Prefettura, I Serie, Telegrafo e Telefoni, B. 761, F. 18

 

ma come era il postino di una volta

quando si parla di Portalettere viene alla mente il noto film di Massimo Troisi

 

che in maniera romanzata ma nello stesso tempo vicino al vero, ha portato sui grandi schermi questa figura che le nuove generazioni non conoscono più

 

Dall'archivio storico Poste Italiane, viene alla luce questa figura che pur essendo inquadrata negli ultimi livelli lavorativi dai regolamenti e normative, risulta essere invece la " Parte Umana Indispensabile" affinchè il Servizio Postale possa funzionare.

Un Portalettere del 1800 (Archivio Storico Poste Italiane)

 

Per avere un'idea delle dimensioni di questa cassettina fare riferimento alla misura degli occhiali presenti in fotografia

NOTARE CHE NELL'EQUIPAGGIAMENTO E' PRESENTE UN OROLOGIO, PER MARCARE GLI ORARI DI CONSEGNE PARTICOLARI, VARI FREGI PER RICONOSCIMENTO ED UNA TROMBA

 

LA TROMBA RISULTA ESSERE UNO STRUMENTO INDISPENSABILE PER RICHIAMARE L'ATTENZIONE DEL DESTINATARIO IN QUELLE SITUAZIONI IN CUI MANCAVANO CONGEGNI PER BUSSARE ALLE PORTE DI CASA E QUANDO SI ANDAVA IN CAMPAGNA.

 

Il mio ricordo del Portalettere di Lanzara che troveremo più avanti nella trattazione è il richiamo con il fischietto, poi la bicicletta e la borsa con la posta.

 

 

QUESTA E' LA BORSA TIPICA DEL POSTINO ED UN BERRETTO DEI PRIMI ANNI DEL 1900

 

BERRETTO DA PORTALETTERE ANNI 1940-1950

 

LA TROMBA NELLO STEMMA E' UN ELEMENTO CHE CARATTERIZZERA' IN TUTTE LE NAZIONI QUESTA TIPOLOGIA DI SERVIZIO FORNITO SUL TERRITORIO

 

ALCUNI ESEMPI DI LOGO DEL SERVIZIO POSTALE IN ALTRE NAZIONI

 

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