. La squadra dell'Intrepida che partecipò per la prima volta a Lanzara a un campionato della federazione italiana gioco calcio. In piedi da sinistra: Aniello Ferrentino (senza divisa), Gerardo Barbuto, Franco Ferrara, Alfonso Lanzara, Franco Lanzara, Gerardo Alfano, Lorenzo Guarnaccia, Settimio Alfano dirigente; seduti Gino Fasolino, Gerardo Pannullo, Salvatore Pirozzi, Matteo Fasolino, Vittorio Izzo. Mancano in questa foto quattro giocatori titolari: Luigi Salvati, Raffaele Schiavone, Franco Dattero e Gennaro De Caro. Manca pure Ferdinando Pellegrino e Alfonso Ruggiero. Le partite casalinghe si disputavano sul campo sportivo di Castel San Giorgio su cui giocava la Sangiorgese che già da qualche anno partecipava a campionati federali giocando sul campo della Sianese, prima della costruzione del proprio stadio. La prima partita la giocammo in casa contro una squadra di Nocera Inferiore. Mario Gentile allenatore si inventò di mascherare il centravanti dando a me la maglia numero 9 che giocavo a mezzala e la numero 10 a Schiavone che era il centravanti. Gli avversari caddero in trappola e dopo pochi minuti Schiavone mise a segnò la prima delle sue due reti. Vincemmo 6 a 0. Segnai anche io, prima su calcio di rigore e poi su colpo di testa, Gino Fasolino e Luigi Salvati. La partita successiva era il derby con la Sangiorgese. Lo stadio era pieno di spettatori. I dirigenti della Sangiorgese avevano predisposto altoparlanti, cronisti, anche la banda musicale. Il primo tempo finì 2 a 1 per noi: segnò prima la sangiorgese poi pareggiò il conto Schiavone e infine in vantaggio noi con Gino Fasolino, che al momento opportuno piazzava sempre il colpo vincente. Questo risultato comportò la scomparsa della banda musicale, degli altoparlanti e dei radiocronisti. Pur tuttavia nel secondo tempo la Sangiorgese siglò la rete del pareggio. I giocatori erano stanchi. Ma accadde che presi il pallone all'altezza della mia area di rigore e avanzai sfuggendo alla marcatura del bravo e compianto Guido Alfano, finsi di andare da solo nella porta avversaria, ma poi passai al nostro cannoniere Raffaele Schiavone che a volo mise la palla nel sacco. Dopo pochi minuti la partita finì. I nostri tifosi in festa, i Sangiorgesi rattristiti e alcuni anche minacciosi dato che si ritenevano superiori. E così il campionato continuava con l'incoraggiamento dei tifosi che accorrevano alle partite sempre numerosi.