_______ IL NAVICORDO

Campomanfoli Storia

 

La Chiesa Santa Maria di Costantinopoli

XVI Sec.

di Giuseppe Benevento

 

Cenni storici

La Chiesa Santa Maria di Costantinopoli fu eretta, con Bolla Arcivescovile del 24 Aprile 1589, nel casale di Campomanfoli della Parrocchia del SS. Salvatore della Forania di San Giorgio. La Cappella di S. Maria di Costantinopoli era in patronato dei casali di Aiello, e Campomanfoli, Grancia della Parrocchia del SS. Salvatore, vi era sepoltura per questi due casali, ad ogni festa si dicevano due messe. Veniva amministrata da Governatori laici i quali venivano eletti ogni tre anni dal Parroco pro tempore. Fu sede della Confraternita S. Maria di Loreto. È stata realizzata in varie fasi nell'arco di due secoli, tra il 1589 e 1788. Il primo corpo originario è costituito da una Cappella che risale al 1589. Nel periodo dal 1660 al 1760 ci furono degli ampliamenti in quanto risulta fornita di una campana, di Sagrestia e cinque Altari, di cui uno, quello Maggiore era dedicato alla Madonna. Nel 1788 è stata completata, come risulta dalla scritta incisa sopra il portale dell'ingresso principale. La canonica è stata realizzata nell'anno 1932, e la campana riporta la data dell'anno 1912. Il Campanile, costruito insieme alla Chiesa nel XVIII secolo, fu ampliato negli anni “40 con l'innalzamento di due nuovi piani . Un tempo davanti alla Chiesa c'era un grande e bellissimo tiglio secolare che fu abbattuto nell'anno 1935. Monsignor PAGLIA, con decreto del 26 ottobre 1840, costituisce la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli ausiliaria per le contrade di Aiello e Campomanfoli, essendo la parrocchiale del SS. Salvatore lontana dai centri abitati e in aperta campagna. Soppressa quella del SS. Salvatore, il 1° Luglio 1853 viene elevata a parrocchia e il 23 luglio, con bolla arcivescovile emanata in Lanzara < ex palatio nostrae residentiae > monsignor Paglia nomina Feliciano Coppola primo parroco della nuova parrocchia di S. Maria di Costantinopoli per i casali di Aiello e Campomanfoli.

La festività in Onore di Santa Maria di Costantinopoli si celebra ogni anno, il martedì dopo la Pentecoste.

 

DESCRIZIONE TECNICA

La Chiesa è caratterizzata da un impianto ad unica navata centrale con un grande soffitto, risalente al 1922 per opera di un ignoto pittore, l'incendio della città di Costantinopoli da parte dei Turchi: la figura della Madonna si eleva in mezzo alle fiamme, mentre una schiera di angeli la circonda e la trasporta. La navata centrale presenta sei sfondati nelle parti laterali per le sei cappelle, che ospitano altari e statue di alcuni santi: il Cuore di Gesù, San Giuseppe (1760), San Pasquale (1760), San Gerardo, San Luigi, Sant' Antonio e la Madonna Addolorata. Quattro ampie finestre interrompono la continuità laterale, mentre altre due finestre illuminano l'area del presbiterio. Le pareti sono scandite da lesene con base in marmo verde venato e capitello corinzio in stucco bianco che, partendo da un basamento continuo, distinguono le varie campate e salgono fino al cornicione corrente sull'intero perimetro dell'edificio, con trabeazione a fregio decorato con stucchi bianchi e dorati. Un diffuso e raffinato sviluppo di stucchi interpreta la partizione architettonica con un alternarsi di sottolineature e smaterializzazioni che raccorda l'inserimento di angeli e cornici.

Elaborati grafici:

Arch. Maria del Carmen De Caro – Arch. Fabrizio Sirica.

Nella navata principale e nelle cappelle ospitanti le statue dei santi, la pavimentazione è in lastre di marmo venato bianco e grigio, mentre nei due ingressi laterali la pavimentazione è in cotto.

Arch. Maria del Carmen De Caro

 

 

per contattare l'autore gius.bene@libero.it

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