_______ IL NAVICORDO

Storia

Luigi Noia - Gaetano Izzo -

    Biografia

 

Luigi Noia , per tutti Gino. Nato a Mercato S. Severino (Sa) nel 1937 (all'epoca, durante il Ventennio fascista, la cittadina era denominata Sanseverino Rota) è deceduto il 18 ottobre 2011 in Salerno – ospedale S. Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona (S. Leonardo). Intellettuale della Valle Irno, non solo di Mercato S. Severino e dintorni. Rappresentante della cultura locale – in particolare nel settore dell'Istruzione. Diploma di Maturità Scientifica (liceo “Giovanni da Procida”, Salerno); architetto – presso l'Università “Federico II” di Napoli. Sempre attivo in campo didattico e culturale, con numerose iniziative – promosse dall'Unla (Unione nazionale lotta all'analfabetismo) – poi confluita nei Centri di servizi culturali e in altre strutture educative. Varie le pubblicazioni a lui ricondotte, su qualsiasi branca dello scibile umano – dalle materie umanistiche, come la storia e l'antropologia (o etnografia) alla matematica, alla scienza e al disegno tecnico/geometrico e/o a mano libera. Appassionato di lettura, d'arte, di “buona musica”. Boy scout e attivissimo in variegati ambiti sociali e per il recupero delle persone. Cattolico praticante, al servizio del Vangelo e del prossimo. Tanti sodalizi sono stati da lui voluti e/o ideati. Animatore ed operatore culturale, prestò servizio dapprima presso i già citati centri di lettura Unla e Csc (Centro servizi culturali) – in totale, fino al 1996. Impiegato della Regione Campania, dal '97 e fino al 2001 ha ottenuto il “comando” presso la biblioteca provinciale di Salerno – in via Laspro. Per questo ente ha organizzato numerose kermesse di valorizzazione della lettura, come il progetto “Biblioteca in piazza” e altri eventi di carattere culturale, pedagogico e didattico. Coinvolgendo i suoi dipendenti. Dal 2001 al 2004, anno della quiescenza (al termine delle attività lavorative), è stato dirigente presso il Genio civile di Salerno. Si occupava dell'Ufficio personale e delle Risorse umane. Uomo tutto d'un pezzo, che si è sempre sacrificato per la famiglia, gli amici e i conoscenti; era assiduo frequentatore (habitué) degli archivi storici (Archivio di Stato, Diocesano eccetera; tra Salerno, Avellino ed altre realtà) e della biblioteca comunale di Mercato S. Severino. Amico fraterno di tutti, molto disponibile. Nel 2014, a pochi anni dalla scomparsa, è stato presentato (a cura di Massimo Del Regno e di altri docenti suoi amici o di “discepoli”, alunni) un volume in sua memoria: “Caro Gino” – contenente alcuni dei suoi scritti e/o delle sue opere nonché circa sessanta-settanta testimonianze di affetto e di stima da parte di tantissimi amici e conoscenti che hanno conosciuto Gino Noia. Tra questi,

 

Gaetano Izzo – amico di sempre e suo grande collaboratore. Proprio con Izzo, operaio di Castel San Giorgio – cultore di materie umanistiche, storiche e appassionato (autodidatta) di ricerche di archivio – Noia ha collaborato alla stesura di numerose e originali, inedite pubblicazioni – a quattro mani. Con disegni di Noia – o non. Con Gaetano Izzo, il Noia si recava di luogo in luogo – nelle uscite (in gran parte domenicali, ma non solo) per incursioni e verifiche didattiche e culturali – allo scopo di aumentare ed accrescere la passione verso l'Antico; le antichità; le vestigia antropologico-etnografiche e/o geografiche; l'archeologia – tout court ma anche industriale. Per amore verso i beni monumentali, artistici e storici. Per amore nei confronti della cultura. Verso le bellezze – campane e non, nazionali, internazionali. Gaetano Izzo ha circa 60 anni, ha lavorato per molti anni presso l'azienda conserviera e di trasformazione di prodotti agricoli “Annalisa” – Castel S. Giorgio. Valido e attento fotografo; abile conoscitore del territorio, ha sempre mostrato impegno e passione nel campo delle scienze umane, storiche ed etnografiche. Ha profuso in tali campi ingegno, impegno e – appunto – passione. Da autodidatta, ispettore onorario per l'ente “Soprintendenza” da molti anni. Attualmente collabora attivamente – molto volonterosamente - con la congregazione della SS. Immacolata, nella sua Castel San Giorgio. Vivaci i suoi spunti e le incursioni culturali; numerosissime ed eterogenee (di svariati argomenti e di molteplici tematiche e/o discipline). Izzo ha sempre mostrato tanti interessi; non volendo mai “salire sul podio” della ribalta. Il suo sapere è stato trasmesso – come succedeva per Gino Noia – gratuitamente a generazioni di studenti, di ogni ordine e grado di scuole; ma in particolare verso le scuole superiori (come il liceo scientifico di Roccapiemonte) e le università. Oppure a semplici curiosi od appassionati. Studioso anche di archivi parrocchiali; ha mostrato dedizione alla causa della Confraternita e disponibilità nei confronti dei parroci susseguitisi nel Sangiorgese – anno dopo anno. Anche riguardo alle suore della sua cittadina. Molte sue opere sono state scritte in collaborazione con Luigi Noia oppure con altri storici locali: ad esempio con il professore Pasquale Trotta. Tra tali opere ricordiamo: “La Terra di San Severino nel XVI secolo. Momenti di vita sociale ed economica (Archivio di Stato di Avellino. Protocolli notarili)” del 2008 – Grafiche Printart. Il libro è frutto di studi e di ricerche di Gaetano Izzo; Luigi Noia; Pasquale Trotta. È stato presentato nel marzo 2009, presso la Provincia di Salerno. In copertina (fronte e retro), i disegni degli stemmi nobiliari a cura del Noia. Altre opere di Izzo: gli opuscoli “Monastero di Santa Teresa alla Barra. 1712-1891, Castel San Giorgio” – in proprio, con scatti ripresi e realizzati da Izzo stesso; “S. Rocco, patrono di Castel San Giorgio. Note storiche collegate” – di Gaetano Izzo con il priore Gennaro Cibelli (2018); “L'edicola restaurata di S. Maria della Barra o della Pietà; in via Antonino Rescigno – Castel San Giorgio, capoluogo – con note storiche collegate” (D&P editori - 2017), edizione fuori commercio. Tale libretto – dato alle stampe con l'appoggio del Comune di Castel San Giorgio e della Pro Loco Castel San Giorgio – è firmato da Cibelli, Izzo e da Marco Zambrano. Tra le pubblicazioni più recenti e/o caratteristiche di Gaetano Izzo: “I portali dei palazzi raccontano la storia del paese” – corredato da numerose foto. Gino Noia, invece, è ricordato per opere (oltre a quella già menzionata sopra) come: “Scheda storica sul castello dei Sanseverino” (1983); “S. Severino e i suoi beni culturali” (1984); “Penta. Immagini di un paese del Salernitano” – con il docente Massimo Del Regno (1986); “In ricordo di Emilio Pesce”, del 2003; e “L'arciconfraternita dell'Immacolata concezione in Castel San Giorgio” – 2010; anche questa con l'amico Gaetano Izzo. Alcune tra le innumerevoli illustrazioni di Noia sono presenti sull'opuscolo “Festa dei fiori” – in occasione di un evento del 1996 a Mercato S. Severino; una kermesse che ha visto la collaborazione tra il Comune di S. Severino; il Centro di servizi culturali e la scuola media “S. Tommaso d'Aquino”.

ANNA MARIA NOIA

 

IL Presidente del Navicordo ringrazia il Priore Gennaro Cibelli per la fattiva collaborazione mostrata

per contattare l'autore del libro egiptio@libero.it

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