_______ IL NAVICORDO

Aiello Storia

LA CHIESA DEL SS. SALVATORE

La Chiesa Rinascimentale

di Giuseppe Benevento

 

La seconda Chiesa antica, adesso diruta, è stata costruita probabilmente nel XIII – XIV secolo, ed è a Croce latina, ricorda simbolicamente la Croce di Cristo, con altare disposto verso Oriente. Di essa restano alcune finestre a circa tre metri di altezza, la struttura esterna in pietre locali, manca il tetto, il campanile che un tempo era più basso rispetto all'attuale, e il bellissimo portale. Nel 1500, ebbe il titolo di Arcipretura e aveva la sua confraternita. Adiacente alla chiesa furono costruite due cappelle dedicate ai Santi in patronato di famiglie nobili, una, del Barone de Sanctis di San Giorgio e l'altra della famiglia de Logorio di Costa . Durante gli anni ha avuto varie fasi di ristrutturazioni, nel XV, XVII e XVIII secolo. All'inizio del 1800 risulta che la chiesa deve essere riparata, e, nel periodo fra i 1840 e 1853 le messe si celebrarono nella sede della Confraternita perché nella chiesa vi erano infiltrazioni di acqua e il tetto stava per crollare. In quel periodo i preti per favorire gli abitanti di quei casali fecero pressione all'Arcivescovo affinché diventassero parrocchie le due chiese succursali di Campomanfoli e Costa, dato che la chiesa del Salvatore era lontana ed in campagna.

 

Per questo motivo si ritenne superfluo ripararla. Dopo la morte del parroco Pasquale Forte avvenuta nel 1852, la chiesa venne abbandonata definitivamente e la popolazione iniziò a frequentare le novelle parrocchie di S. Maria di Costantinopoli e SS. ma Annunziata. La chiesa dello Spirito Santo e di S. Maria alla Barra passarono nel 1840 alla parrocchia di San Giorgio. La chiesa antica, si presenta allo stato di rudere; dell'originario impianto a Croce latina rivolto ad oriente rimangono tre pareti laterali mentre l'interno è coperto da vegetazione. L'accesso è reso possibile da un varco aperto nella muratura di pietra calcarea e tufo giallo, in cui sono evidenti alcuni elementi di spoglio reimpiegati. La parete absidale, di cui sopravvive ormai la sola struttura muraria in tufo, è stata probabilmente ricostruita nel XVIII secolo; presenta una nicchia centrale ad arco, sormontata da un timpano in lastre di pietra ed incorniciata da lesene, e due nicchie laterali più profonde della precedente e di forma squadrata. Nella parete laterale sono ancora visibili le tracce delle travi lignee di copertura ed una monofora molto allungata e tamponata.

 

Di notevole pregio è la cornice con conchiglia presente su questa parete e su quella del transetto, i cui temi compositivi sono ascrivibili alla seconda metà del XVIII secolo. Di fronte alla cornice del transetto si trova un arco tamponato che immetteva nei locali adiacenti la chiesa che fungono oggi da abitazione. La parete che si oppone all'abside rivela la geometria della copertura, a due spioventi, è addossata per metà al campanile e presenta tracce del restauro di quest'ultimo; ha una nicchia centrale ad arco e delle lesene ai lati.

per contattare l'autore gius.bene@libero.it

 

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