ALTARE DELLA PATRIA A ROMA - SACRARIO REDIPUGLIA ( Gorizia )
SACRARIO DI BARI - SACRARIO DI EL ALAMEIN (Egitto)
PREFAZIONE A CURA DI
Generale Brigata Ph. D. Antonino Zarcone
Dottore in Scienze Strategiche e in Scienze Diplomatiche Internazionali
Dottore di Ricerca in Storia dell' Europa Orientale
Esperto in Armi e Munizioni ( Camera di Commercio di Prato )
Ha frequentato l'accademia militare di Modena con il 164° corso (1982)
È stato Capo Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito
PREFAZIONE
Queste pagine vogliono rendere omaggio a tutti quei soldati che hanno offerto in olocausto la loro vita nel corso dei due conflitti mondiali. Il loro ricordo ci richiama alla brutalità delle guerre di cui dopo anni di pace in Europa avevamo perduto Memoria.
Per molti, specialmente per le giovani generazioni cresciute dopo il crollo del muro di Berlino, la guerra era un fattore distante nel tempo, che riguardava i propri nonni ed era considerata irripetibile.
La guerra in Ucraina ci ha ricordato che i conflitti sono purtroppo ancora un fattore umano e che per evitarli bisogna mantenere l'attenzione sul valore della Pace e che bisogna continuare ad avere memoria delle tragedie vissute per evitare che queste possano ripetersi.
La memoria dei nostri caduti è un modo per educare i giovani, per ricordare a noi tutti quanto sia importante stabilire rapporti di collaborazione e di pacifica convivenza fra i popoli. La guerra non può essere la soluzione perché nella guerra c'è sofferenza, sacrificio e distruzione.
C'è il sacrificio dei caduti e la sofferenza di chi ha portato sulla propria carne le tracce delle ferite e quella dei loro familiari, in particolare le donne, madri, spose, sorelle e figlie che hanno pagato ancor di più la perdita del loro caro.
Ricordare per non esaltare la guerra ma per costruire giorno dopo giorno una società basata sul rispetto reciproco, la civile convivenza, la tolleranza nelle differenze. Una società predisposta al bene supremo della pace.
Generale Brigata Ph. D. Antonino Zarcone
PRESENTAZIONE
Questo Lavoro, senza alcuna pretesa di esaustività, vuole rendere testimonianza e un giusto tributo d'onore a tutti i giovani e meno giovani del territorio di Castel San Giorgio, che, chiamati alle armi, hanno sacrificato la vita per la Patria.
Esso riporta i primi esiti di un lavoro di ricerca effettuato da appassionati di storia locale, iniziato con l 'obiettivo di censire la totalità dei Caduti e dei decorati sangiorgesi nelle due Guerre Mondiali; si è cercato così di ricostruire la memoria di quanti sono mancati a causa del conflitto, dando loro, dove possibile, un volto, una collocazione familiare e storica del momento della loro scomparsa.
Le notizie riportate provengono da fonti certe e documentate (vedi Bibliografia e Sitografia).
Gen. B. Aus. Gaetano Ricciardelli