MATERDOMINI _LA _CHIESA
DI _ SAN _ GERARDO
Storia del Santuario di San Gerardo Maiella
Il Santuario sorge in un luogo di culto già famoso da molto tempo prima di essere dedicato a San Gerardo . Fin dal Medioevo era stato teatro di apparizioni mariane , perché in due occasioni la Vergine si mostrò a dei pastori attraverso i rami di un albero di sambuco. Inizialmente era stata eretta solo una piccola cappella, poi sostituita da una chiesa, per permettere ai sempre più numerosi pellegrini di manifestare la propria devozione. Dichiarata basilica minore, la chiesa venne dedicata alla Madonna conosciuta qui col titolo mariano Mater Domini .
Nel 1748, per volontà di Sant'Alfonso Maria de' Liguori venne costruito vicino alla chiesa un Collegio di Padri Redentoristi , dove il 16 Ottobre 1755 morì San Gerardo Maiella. La tomba del santo venne posta nella chiesa di Mater Domini e i pellegrinaggi aumentarono sempre di più, al punto da rendere necessaria, nel 1974, la costruzione di un'altra chiesa affiancata alla precedente, la chiesa del Redentore , alta più di 46 metri.
16 OTTOBRE 1913
(Archivio Padri Redentoristi Pagani)
POSA DELLA PRIMA PIETRA DEL NUOVO TEMPIO
(Archivio Padri Redentoristi Pagani)
(Archivio Padri Redentoristi Pagani)
(Archivio Padri Redentoristi Pagani)
(Archivio Padri Redentoristi Pagani)
(Archivio Padri Redentoristi Pagani)
(Archivio Padri Redentoristi Pagani)
(Archivio Padri Redentoristi Pagani)
PRIMI ANNI DEL 1900
La Basilica di San Gerardo è stata ricostruita e ampliata sul suo sito originario in diverse fasi. Dopo la Canonizzazione del 1904, il flusso di pellegrini crebbe al punto tale che l'ingrandimento del tempio in onore di S. Gerardo divenne l'urgenza principale. Il 16 ottobre 1913 iniziarono i lavori di ampliamento che terminarono il 31 agosto 1929 con la consacrazione della stessa ad opera dell'Arcivescovo di Napoli, Card. Alessio Ascalesi. Il 18 febbraio 1930, Papa Pio XI concedeva il titolo di Basilica minore.
PRIMI ANNI DEL 1900
I documenti diocesani ci tramandarono che la facciata della Basilica era in stile neo-classico e costruita con pietra di Pescopagano con l'interno a croce latina. Aveva tre navate a doppio sistema di archi e la volta presentava stucchi carichi d'oro con pitture ornamentali. Le vetrate istoriate riproponevano episodi della vita del Santo. Nel 1931 la statua della “Materdomini” fu incoronata con diadema di oro dal Capitolo Vaticano.
CARTOLINA ANNI '50
BASILICA ANNI '60
Tutta questa ricchezza di arte e di devozione venne distrutta dal terribile sisma del 23 novembre 1980.A distanza di 20 anni, il 30 aprile del 2000, nel corso del Grande Giubileo, veniva restituita al culto della Basilica. Non piu ricca di tanti fregi e affreschi è stata ricostruita sulla stessa pianta della precedente risultando un po più allungata in quanto è stato inglobato il portico d'ingresso.
Un'altra variazione è la collocazione della tomba del Santo che non si trova più nell'altare della navata destra, dove è rimasta la statua di S. Gerardo, ma al centro della chiesa dietro un bellissimo altorilievo in marmo., dove si intravede la nuova urna in cristallo, argento e madreperla, che contiene il corpo si San Gerardo.
ANTICO TRATTURO CHE PORTAVA AL SANTUARIO
( ANNI '50 )
23 NOVEMBRE 1980
23 NOVEMBRE 1980
23 NOVEMBRE 1980
23 NOVEMBRE 1980
23 NOVEMBRE 1980
23 NOVEMBRE 1980
IL SANTUARIO COME SI PRESENTA OGGI 2022
IL SANTUARIO COME SI PRESENTA OGGI 2022
CHIESA DEL REDENTORE