_______ IL NAVICORDO

San Giorgio Storia

 

Castel San Giorgio

Peregrinazione delle Sacre Spoglie di Sant' Alfonso Maria De Liguori

San Giorgio - Lanzara - Fimiani

di Rocco Amendola

 

BIBLIOGRAFIA

 

Benedetto XVI, dopo aver dedicato le precedenti catechesi ai Padri della Chiesa e alle più grandi figure cristiane del Medioevo, continua ora questo percorso proponendo le sue riflessioni su alcuni Santi e Sante, che sono stati proclamati Dottori della Chiesa per la loro eminente dottrina. In particolare, tra le figure su cui il Santo Padre si è soffermato in questo ottavo volume delle sue Catechesi, si annoverano Santa Teresa d'Avila, San Pietro Canisio, San Giovanni della Croce, San Roberto Bellarmino, San Francesco di Sales, San Lorenzo da Brindisi, Sant'Alfonso Maria de' Liguori e infine Santa Teresa di Lisieux

 

 P. Vincenzo Cimmino (1918-1982) – Italia

( casa editrice S. Gerardo Maiella )

 

Il P. Vincenzo Cimmino di Antonio e Carmela Basile era nato a Giugliano (NA) il 9 marzo 1918. Compiuti gli studi medi e ginnasiali veniva ammesso al Noviziato e, il 29 settembre 1935, a Ciorani, emetteva la professione religiosa. Il 26 luglio 1941, a S. Angelo a Cupolo, veniva ordinato sacerdote da Mons. Agostino Mancinelli, arcivescovo di Benevento. Poiché non aveva ancora raggiunto l'età richiesta era stato necessario concedergli per l'ordinazione la dispensa di un anno.

Dopo il secondo noviziato, fatto sotto la direzione del P. Di Coste Salvatore, incominciò a lavorare nel campo delle missioni. È stato nelle Comunità di S. Andrea, Teano e Pagani; per un triennio è stato superiore della Comunità di Napoli.
Arricchito dal Signore di molti doni, li ha messi a frutto nei vari impegni apostolici. Capace, preparato, gran lavoratore ha predicato numerose missioni, tridui, corsi di esercizi, settimane liturgiche. Anzi la dimensione liturgica ha sempre più attirato il suo interesse fino a divenire l'aspetto fondamentale della sua spiritualità e del suo apostolato.


Lo studio della liturgia, benché fatto privatamente, sfociò nella stesura degli schemi di predicazione per le missioni e le settimane liturgiche; e questi schemi, per la loro chiarezza, per il contenuto dottrinale e per la loro praticità, sono stati utilizzati da molti Confratelli nelle loro predicazioni.
A Pagani, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, è vivo il ricordo della sua assiduità al ministero della confessione che ne faceva un maestro di spiritualità molto ascoltato e seguito. Degno di menzione è il suo apostolato tra i bambini; li incontrava nelle scuole, li cercava, li preparava alla comunione o alla celebrazione del precetto pasquale, li conduceva alla Basilica di S. Alfonso, alla visita dei ricordi alfonsiani.

Di lui si ricordano anche numerosi scritti, anche se non pubblicati; prima di tutto i suoi quaderni di predicazione, frutto di una preparazione continua e rigorosa, e poi le poesie che componeva e gli piaceva leggere in occasione di feste di Comunità. Ha scritto anche un dramma su S. Gerardo e testi per recite; l'ultima sua opera è l'opuscolo sulla Basilica di S. Alfonso in Pagani e i ricordi ivi conservati.
Religioso di convinzioni salde, attaccato alla propria vocazione, fornito di una spiritualità essenzialmente liturgica, culturalmente preparato, esperto nell'aggiornamento teologico, dovunque è stato ha lasciato un'immagine seria e onorata del missionario Redentorista.

P. Giuseppe Capone
Superiore Provinciale

 

P. Generale G. Gaudreau (primo seduto da sinistra) a Pagani nel 1957 (foto.in AGHR)

P. Vincenzo Cimmino nel cerchio a destra

 

Prof. Luigi Torraca Ordinario di Letteratura Greca all'Università degli Studi di Salerno

 

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