DOTTORI _DELLA_ CHIESA
IL 23 marzo 1871
Pio IX proclamava sant'Alfonso Maria de' Liguori Dottore della Chiesa
A questo punto occorre chiarire bene il concetto di Dottore della Chiesa e capire il significato di tale riconoscimento che risulta essere un titolo molto raro nella sua attribuzione. Infatti in duemila anni sono appena 36 i Dottori riconosciuti .
Si sente ogni tanto parlare di Dottori della Chiesa, in relazione a grandi nomi della storia del Cristianesimo, come Sant'Ambrogio e Sant'Agostino da Ippona. Uomini (e donne) che in virtù della propria santità e sapienza hanno saputo rendere grande la Chiesa e lasciare testimonianza di una conoscenza teologica e di una forza spirituale immortali.
Ma chi sono veramente i Dottori della Chiesa?
Prima di tutto non dobbiamo confondere i Dottori della Chiesa con i Padri della Chiesa , sebbene molte figure eminenti del Cristianesimo, come Sant'Ambrogio da Milano , Sant'Agostino di Ippona e San Girolamo , solo per citarne alcuni, sono stati insigniti di entrambe le denominazioni. Con Padri della Chiesa si intendono i principali scrittori cristiani , gli scritti dei quali costituiscono le basi della dottrina della Chiesa stessa.
Per quanto riguarda il titolo di Dottore della Chiesa, esso può essere concesso unicamente dal Papa o da un Concilio , ovvero una riunione ecclesiastica sotto autorità gerarchica. Può essere conferito solo postumo e al compimento di un processo di canonizzazione . Un'onorificenza rara, dunque, che in poco più di duemila anni di storia della Chiesa è stata attribuita solo a 36 tra uomini e donne . Ebbene sì, ci sono anche quattro donne che sono diventate Dottori della chiesa, e vedremo chi esse siano.
Allo stato attuale ci sono altri 26 santi, 8 donne e 18 uomini, candidati al titolo di Dottore della Chiesa. I loro processi di elevazione sono al vaglio delle Conferenze Episcopali e della Santa Sede.
La nomina a Dottori della Chiesa ha anche una funzione di comunione tra la chiesa ortodossa e quella cattolica , in quanto ad essere insigniti di questo onore nei secoli sono stati sia santi della Chiesa occidentale che della Chiesa orientale, ed entrambe le chiese cattolica e ortodossa riconoscono e venerano alcune di queste personalità.
Ma quali sono i requisiti per essere eletti dottori della Chiesa?
Secondo Benedetto XIV ( Papa Lambertini ) , che fu papa tra il 1740 e il 1758, i requisiti necessari per la proclamazione di un Dottore della Chiesa, sono 3:
- eminente dottrina;
- santità di vita;
- elezione da parte del Sommo Pontefice o del Concilio Generale.
Dunque possiamo affermare che al di là della rettitudine nella condotta e della vita virtuosa, prerogative imprescindibili di tutti gli uomini e le donne dichiarati santi nel corso dei secoli, e considerando l'elezione da parte del Papa o del Concilio come atti di formalizzazione e legittimazione, quello che contraddistingue un Dottore della Chiesa rispetto a un sant'uomo è la sua conoscenza , la sua erudizione , la sua cultura religiosa , e la sua capacità di esprimere il proprio pensiero in modo da diffondere nuova conoscenza. Erudizione e cultura che nel caso dei Dottori della Chiesa si è tradotta nella produzione di scritti , che sono stati a volte trattati di teologia, epistolari, opere letterarie contro l'eresia o autobiografie, come nel caso più famoso, quello delle Confessioni di Sant'Agostino.
APPROFONDIMENTI
Fu Benedetto XIV, Papa Lambertini, a fissare i tre requisiti necessari per la concessione del titolo di Dottore della Chiesa: una dottrina eminente, un'insigne santità di vita e la dichiarazione del Romano Pontefice o di un concilio ecumenico. Con questi tre requisiti Benedetto XIV aveva riassunto le condizioni in base alle quali la Chiesa, nel corso dei secoli, aveva riconosciuto o dichiarato alcuni santi dottori della Chiesa.
E se l'insigne santità della vita costituisce un requisito previo e la dichiarazione da parte del Papa o di un concilio rimane l'atto formale del conferimento del dottorato, la dottrina eminente è la qualità specifica e dominante per il riconoscimento del titolo. Negli ordinamenti civili il dottorato di ricerca è una qualifica accademica conseguita da chi, nell'ambito dei ruoli previsti dalla legislazione universitaria, abbia proseguito i propri studi con risultati finali di valore scientifico.
Non è soltanto un titolo che rende onore a colui che lo consegue, ma viene proclamato che quanto scritto nella tesi dottorale è un vero contributo al progresso delle scienze, e che deve esser tenuto in debito conto presso tutti gli studiosi, per i quali, in ultima analisi, il dottorato è a loro vantaggio. Considerazioni simili si possono fare su quello specialissimo dottorato che è, appunto, il Dottorato della Chiesa.
L'attribuzione di questo titolo, oltre che riguardare la dignità personale e la fama del santo o della santa, interessa anche a tutti i credenti, per lo studio della teologia e delle alte scienze ecclesiastiche, nonché per la promozione di una cultura cristianamente ispirata. Non è infatti possibile, che, all'inizio del terzo millennio, si ricominci daccapo a svolgere un'attività intellettuale da cristiani, prescindendo da quanto è già stato riflettuto e pensato nei secoli precedenti, che trova nelle opere dei Dottori della Chiesa la migliore espressione. Per ricercare ed approfondire argomenti e questioni di carattere teologico: biblico, dogmatico, spirituale, morale, canonico, liturgico, pastorale, come pure di natura filosofica, pedagogica, politica ed economica, è, dunque, estremamente conveniente iniziare consultando quella formidabile biblioteca costituita dagli scritti dei Dottori della Chiesa.