Le Falsità Storiche
IN QUESTO CAPITOLO
FAREMO_ CHIAREZZA_ SU _QUESTO_ " FALSO STORICO"
RADICATO_ NEI _NOSTRI_ TERRITORI
CIO'_ AVVERRA' _CON _DOCUMENTI _E_ METODOLOGIE
AUTENTICI_E _VERIFICABILI_ DA_ CHIUNQUE
PARTIAMO DALLA COSTRUZIONE DEL PALAZZO CALVANESE
Come può vedersi dal grafico sopra riportato, la costruzione del Palazzo inizia solamente nel 1768 (*), cioè proprio nell' anno in cui Sant' Alfonso è colpito da Ictus Cerebrale e rimane con il capo chino per sempre.
Inoltre, nel 1762, quindi ben sei anni prima dell' inizio dei lavori di costruzione del Palazzo, Sant' Alfonso è nominato Vescovo di Sant' Agata dei Goti, dove rimarrà per ordine del Papa Clemente XIII, fino al 27 luglio 1775, data in cui Pio VI accetta la rinuncia di Alfonso da Vescovo di Sant'Agata dei Goti per motivi di salute, e quindi può tornare a Pagani .
IL 27 Luglio 1775 Sant' Alfonso ha 79 anni e non riuscirà più a muoversi, tanto che nel 1779, a causa della sua malferma salute, delega il P. Maione per il disbrigo delle pratiche ottemperanti la concessione dell' Exequatur regio.
Intanto il Palazzo calvanese non è ancora ultimato, e lo sarà solamente nel 1782, come attestato dall' atto notarile del Notaio
Estratto dall' Atto Notarile del 1782
“ . . indove di fresco (*) si ritrova pel suddetto Signor Carmine costrutta una Casa Palaziata per comoda abitazione con cortile murato, e giardino contiguo "
(*) cioè di una casa appena costruita .
Si ricorda al lettore che tutta la documentazione citata in questa trattazione è contenuta nella Pubblicazione sul Palazzo Calvanese contenuta nella Sezione Territorio Frazione Lanzara .
SI RIPORTA PER COMODITA' DI LETTURA PARTE DELLA CRONOLOGIA ALFONSIANA
- 1768, 26 agosto. – Cade gravemente ammalato; guarisce ma resta col capo fortemente reclinato sul petto.
- 1768, – Pubblica la Pratica di amare Gesù Cristo .
- 1770, gennaio. – Clemente XIII respinge le dimissioni di Alfonso da vescovo di Sant'Agata dei Goti.
- 1772, – Pubblica le Riflessioni sulla verità… la Storia delle eresie .
- 1774, 21 settembre. – Famosa bilocazione di Alfonso: da Arienzo assiste Clemente XIV moribondo a Roma.
- 1774, 28 settembre. – Pubblica la Traduzione dei salmi .
- 1774, 24 ottobre. – Scrive una lettera, su richiesta del cardinale Castelli, sugli abusi da evitare nella Chiesa, che viene letta in Conclave per l'elezione del Pontefice.
- 1775, 9 maggio. – Pio VI accetta la rinuncia di Alfonso da Vescovo di Sant'Agata dei Goti per motivi di salute.
- 1775, 27 luglio. – Lascia Sant'Agata dei Goti e ritorna a Pagani; pubblica Vittorie dei Martiri e Condotta ammirabile della Provvidenza.
4. Quarta parte: il tramonto
- 1777, 15 maggio. – Pio VI con un Breve elogia Alfonso per le sue Dissertazioni (Infallibilità pontificia e Immacolata Concezione).
- 1777, 5 giugno. – Si dà inizio alla casa di Benevento.
- 1779, – Alfonso, causa la sua malferma salute, delega il P. Maione per il disbrigo delle pratiche ottemperanti la concessione dell' Exequatur regio.
- 1779, 10 agosto. – Dalla finestra della sala al secondo piano del collegio di Pagani benedice il Vesuvio eruttante lava di fuoco e prega il Signore di allontanare il flagello.
VEDIAMO MEGLIO NEL DETTAGLIO
E' questo un caso di " Leggerezza Storica " causata da una attribuzione troppo frettolosa, data ad una notizia non sufficientemente verificata , e riportata in maniera non corretta ( come fonte storica ) nel libro poi pubblicato .
Questo fatto però pregiudica o quanto meno " fa nascere dubbi " su tutte le altre citazioni presenti nel libro stesso.
RIPERCORRIAMO INSIEME UN PUNTO CHIAVE DELLA PUBBLICAZIONE
SUL MIRACOLO DI S. ALFONSO A SAN GIORGIO
DA ME SCRITTO
Nel lavoro di Ottavio Caputo, dal titolo " Ciorani e le Missioni di S. Alfonso in diocesi di Salerno ", anno di pubblicazione Luglio 1988 , Casa Editrice ( non menzionata ) , stampato a Salerno dalla Lipotipografia " Europa " via S. Eremita 27 - A , si legge , nel capitolo che riguarda la Missione di S. Alfonso a San Giorgio e Lanzara, che:
" S. Alfonso veniva ospitato a Lanzara "
Questo è riportato a pag. 192, terzo capoverso, una trattazione " Fiabesca " di un qualcosa che, già il caro Prof. Francesco Di Pace, aveva classificato come una " Leggenda della tradizione popolare, scrivendo nei suoi appunti : " mi è stato raccontato che. . . . . . ".
Nella " Miracolosa Missione di S. Alfonso a San Giorgio " da me personalmente trattata sul Portale del Navicordo, avevo già evidenziato la infondatezza di questa affermazione, documentandola, con un " Modello comportamentale del Santo " , che scaturisce dall'analisi fatta da diversi autori, sia contemporanei a S. Alfonso, vedi p. Tannoia, primo biografo di S. Alfonso, sia da altri autori del '800 ed anche attuali, da cui emerge uno stile di vita di S. Alfonso, molto rigoroso e nello stesso tempo riservato, schivo dalla mondanità .
SI RIPORTA QUI SOLO PER BREVITA' DI TRATTAZIONE E PER COMPRENDERE MEGLIO " L' UOMO " ANCOR PRIMA DEL SANTO
Uno dei Comandamenti che S. Alfonso diede a se stesso quando fu ordinato Sacerdote :
" Rifuggirò da ogni rispetto umano e dalle amicizie mondane come dall' inferno : sono cose che infangano il sacerdozio. "
( estratto da Theodule Rey- Mermet " Alfonso De Liguori " pag. 48)
Quindi feci capire già in quella sede che certe affermazioni scritte da diversi autori
come questa pubblicazione del 2001
erano in palese contrasto con il pensiero del Santo, manifesto e rigidamente osservato nei suoi comandamenti.
( si ricorda al lettore che S. Alfonso è un Redentorista )
Non ho voluto approfondire oltre, tale argomento, in quella sede, per non uscire fuori troppo dalla trattazione su S. Alfonso , argomento principe della pubblicazione.
Al contrario, ora, in questa sede, sono costretto a produrre una dettagliata ed approfondita dimostrazione di quanto siano " false affermazioni storiche ", quelle riportate in questo estratto di pubblicazione del 2001, ma soprattutto del grave errore commesso da uno Storico Accreditato, come Ottavio Caputo, nel suo libro pubblicato nel 1988.
Tutto ciò, attenzione,
per certificare la credibilità e autenticità dei contenuti del presente lavoro su S. Biagio che mi accingo a pubblicare.
Per il rispetto che ho nei riguardi di chi segue e legge i miei lavori, " DIMOSTRERO' SCIENTIFICAMENTE " , come una " Leggenda Popolare " può trasformarsi in " Falso Storico " a seguito di una disattenzione, di una leggerezza, prodotta purtroppo anche da un " Grande Storico " come Ottavio Caputo.
ECCO QUANTO EMERGE DALLA MIA ANALISI SULLA VICENDA
APPARENTEMENTE SEMBRA TUTTO CORRETO
TRATTAZIONE - CITAZIONE - FONTE
( ingredienti base della divulgazione storica )
VEDIAMO MEGLIO IN DETTAGLIO
ENTRIAMO ANCORA DI PIU' NEL DETTAGLIO
LEGGIAMO
A Castel San Giorgio vi è il Palazzo della distinta ed antica famiglia Lanzara, dove di solito Sant' Alfonso veniva ospitato quando predicava nella cittadina ; la famiglia custodisce gelosamente ancora con grande devozione la camera abitata dal Santo, sempre arredata come allora (24) .
(24) P. VINCENZO CIMMINO , La peregrinazione delle sacre spoglie di S. Alfonso M. De Liguori a Ciorani, Casa ed. S. Gerardo Maiella, Materdomini, (AV). 1971, p. 14
Approfondiamo meglio la questione ed analizziamo quanto emerge dal testo originale citato nella fonte (24) di Ottavio Caputo
QUESTO E' IL TESTO CITATO NELLA _NOTA_ (24)_ E _PERSONALMENTE CONSULTATO PRESSO GLI ARCHIVI
( fonte Archivio Storico dei Padri Redentoristi di Pagani )
INDICE DEL LIBRO INDICATO ALLA_ NOTA (24) _con evidenziato il titolo di pag, 14
QUESTA E' LA_ Pag. 14 _INTERA _- _CITATA DALLA NOTA (24)
( in tutta la sua interezza - si rileva l' assenza di note a margine e in altre parti )
PURTROPPO QUESTA NOTIZIA_ - RIPORTATA DA PADRE CIMMINO
MANCA COMPLETAMENTE DELLA DELLA FONTE
( quindi è da ritenersi non verificata )
Come può uno Storico come Ottavio Caputo, riportare una notizia, citandola come fonte attendibile nel suo libro " Le Missioni di S. Alfonso . . . " , senza verificarne l' attendibilità ?
COSA_FARE_IN _QUESTI_ CASI
Lancio un invito a tutti, professionisti e non, a rileggere il Libro del Prof. Jerzy Topolski, Storico polacco (Poznan 1928 - ivi 1998), prof. dal 1961 nell'univ. di Poznan; membro (dal 1977) dell'Accademia delle scienze polacca
e di leggere attentamente il capitolo 18° del suo trattato
su come trattare le fonti di informazione
Cap. 18 Paragrafo 2
Purtroppo la fretta di pubblicare un lavoro può portare il più delle volte a questi inconvenienti, che pur se non inficiano tutto il lavoro svolto, lo rendono particolarmente vulnerabile e soggetto a necessarie, ulteriori e approfondite verifiche, in presenza di altre citazioni.
SE LA FONTE MANCA DI POSSIBILITA' DI VERIFICA
( meglio non riportare nessuna notizia )
OPPURE COME PER QUESTO CASO
CLASSIFICARLA COME NOTIZIA VERBALE
E RIPORTARLA _ COME _LEGGENDA_POPOLARE
( cosa questa già fatta a suo tempo dall'amico Prof. Di Pace nei suoi scritti e appunti )
ALTRIMENTI POI ACCADE QUESTO
DI SDOGANARE E LEGGERE ULTERIORI FANTASIE FATTE PASSARE PER STORIA
( estratto da una pubblicazione del 2001 di altro autore )
PERTANTO L' AUTORE - Ottavio Caputo - AVREBBE DOVUTO SCRIVERE
UNA LEGGENDA POPOLARE RACCONTA CHE . . . . . .
Ma facciamo un pò di " conti della Serva ", senza scomodare potenti computer quantistici o trattati di Storia:
S. Alfonso De' Liguori nacque a Napoli il 27 Settembre 1696
( data di nascita del Santo estratta dall' originale della vita di S. Alfonso p. Tannoia )
Prima però che finisse l'anno 1734 - Surse un terza Casa della nuova Congregazione in Ciorani -
( cit. Card. Arcivescovo di Capua Alfonso Capecelatro LIBRO II Capo II – pag 191-200 )
( n.d.r. si ricorda che le altre due Case erano una a Villa Degli Schiavi prov. Caserta l'altra a Scala di Ravello )
( vedi mappa dettagliata riportata in seguito )
Il 23 Marzo 1743 il Vescovo mons. De Dominicis dà il suo assenso alla costruzione della nuova Casa della Congregazione a Pagani ( p. Tannoia )
Il 23 Luglio 1743 fu posta la prima pietra della Casa della Congregazione là dove oggi sorge la Basilica dedicata a Sant' Alfonso. ( p. Tannoia)
LA MISSIONE DI SAN GIORGIO SI SVOLGE NEL 1737
LA MISSIONE DI LANZARA SI SVOLGE NEL 1738
La prima pietra della Basilica pertanto viene posta Il 23 Luglio 1743 ben 5 anni dopo l'ultima predicazione fatta nei nostri territori.
Pertanto questi " Frequenti trasferimenti di Sant' Alfonso " da Pagani a Ciorani, come ingenuamente, l'altro autore del 2001 riporta nel suo testo, non potevano esserci per evidenti elementi oggettivi.
Inoltre, ma qui però bisogna leggerla la Storia pubblicata sul Navicordo, non bisogna solo sfogliare le fotografie, - proprio nella " Peregrinazione delle Sacre Spoglie di S. Alfonso M. De Liguori a Ciorani " di padre Cimmino - , il percorso ufficiale che viene fatto nel 1971, quando viene portato il " Corpo di S. Alfonso " da Pagani a Ciorani, è quello che il Santo faceva per raggiungere Ciorani venendo da Scala o da Villa degli Schiavi .
Tutto questo ampiamente documentato anche con mappe topografiche dell'epoca, dove si capisce che la strada principale, quella più affidabile per capirci è quella che da Nocera Superiore passa per Materdomini, Roccapiemonte, Piazza del Galdo fino poi a Ciorani.
Tenendo presente che il Il 23 Luglio 1743 S. Alfonso aveva già 47 anni e che l' ultimazione della Basilica è avvenuta diversi decenni dopo.
LEGGENDO ATTENTAMENTE LA CRONOLOGIA ALFONSIANA
RIPORTATA NELLA PUBBLICAZIONE DEL NAVICORDO
"La Miracolosa Missione di San Giorgio "
SALUTE PRECARIA DI S. ALFONSO
Luglio 1763 all' età di 67 anni S. Alfonso manifesta problemi di salute
E nel 1765 invia alla Santa Sede il rapporto triennale sulla diocesi, nel quale avanza l'idea di dimettersi proprio a causa della sua salute precaria.
SI CAPISCE PERTANTO IN MANIERA CHIARA ED EVIDENTE CHE
" I Frequenti Trasferimenti Alfonsiani : Pagani - Ciorani "
Trattati da qualcuno come una linea di autobus, con fermata a Lanzara e San Giorgio,
sono pura " Leggenda Popolare "
(c.v.d.)
Spero adesso, in tal modo, di aver fatto conoscere meglio, la figura di Rocco Amendola sotto il profilo del " Divulgatore Storico " , del valore culturale dei contenuti proposti nelle proprie pubblicazioni fatte sul Navicordo, della serietà della verifica delle fonti, della trattazione chiara e mai " faziosa " di quanto scritto.