_______ IL NAVICORDO

San Giorgio Storia

 

Castel San Giorgio

Sant' Alfonso Maria Dei Liguori

La Missione di San Giorgio e Lanzara

di Rocco Amendola

 

ESTASI _MARIANE DI SANT' ALFONSO

 

Si riportano in questa sezione solo alcune delle " Estasi Mariane " di Sant' Alfonso, per sottolineare il fatto " storico " di questi episodi, di cui anche la popolazione di San Giorgio fu testimone nel 1738.

 

PREMESSA

Dalla fine del sec. XI nella Collegiata, oggi Cattedrale di Foggia si venera una singolarissima Madonna che nessuno può vedere, perché occultata da veli, e variamente denominata attraverso i secoli come Sancta Maria de Focis o de Fogia o de Fovea, Iconavetere e Madonna dei Sette Veli. L'icona, secondo i racconti di inventio ( Da inventio: ritrovamento, scoperta, invenzione ) di epoca seicentesca, sarebbe stata ritrovata, già avvolta nei veli, grazie a un toro/bue genuflesso e a delle fiammelle apparse sulla superficie dell'acqua di un pantano. Questa prima parte del lavoro cerca di ritracciare la storia del culto attraverso l'analisi delle varie denominazioni e la devozione a lei tributata nel capoluogo dauno e nelle regioni circonvicine.

(estratto da Renzo Infante LA MADONNA VELATA DI FOGGIA )

 

 

IL 19 Marzo 1731 alle ore 9,12 (cit. del Tannoia) in Puglia ci fu una fortissima scossa di terremoto che distrusse case e chiese, portando la disperazione nel popolo Pugliese. Per portare una parola di conforto a quelle popolazioni e per risollevarle da uno stato di sconforto in cui erano piombate, fu chiamato Sant' Alfonso a svolgere questo ruolo di " ricostruzione psicologica e morale " dell'intero popolo.

 

PRIMA ESTASI MARIANA A FOGGIA

P. A. Tannoia Libro I Cap. XVI Memoria di alcune fatiche fatte da Alfonso correndo la primavera del 1731

Molto fertile e carica di fatiche per Alfonso fa l’apostolica campagna nella primavera del 1731. Si sa che in quest’anno fu oltre modo funesta alla Puglia e alle province adiacenti la notte precedente al dì 19 di marzo. Alle 9,12 del martedì santo una fortissima scossa di terremoto desolò città e paesi, né altro ovunque si vedeva che lutto e terrore.

I zelanti Vescovi vedendo commossi i popoli non mancarono d' inviar uomini apostolici a predicarvi la penitenza ; e la congregazione di propaganda non fu l’ultima ad esser richiesta, specialmente dai vescovi delle province di Bari e di Lecce. Uno de’ missionari, anzi l’unico che portasse il peso di queste missioni può dirsi essere stato Alfonso, perchè giovane, zelante e nulla curante di se stesso. Fu voce comune , che la grazia fece prodigi tra’ popoli per mezzo suo ; ma non se ne sanno tutte le particolari circostanze.

Tra questo tempo abbiamo Alfonso in Foggia. Se tanti luoghi della Puglia furono oggetto dello sdegno di Dio, la Città di Foggia, che n'è la Capitale se non restò sepolta sotto le pietre, fu molto malmenata. Iddio però, se l'afflisse per un verso, rincorolla per un altro.

Venerasi in questa Città un'antica ma prodigiosa Tavola di Maria Santissima, e perchè tale, vien detta Icona Vetera . Non vedendosi l'effigie, perchè consumata dal tempo, vien coperta da una lastra d'argento, ed ove corrisponde la testa, ci è un ovato, ma coperto al di dentro da più veli. Vale a dire, che si venera il luogo, ove il Sacro Volto stava impresso. Somma è la venerazione, che si ha per questa sacra Tavola così da' cittadini, che da' forestieri.

Rovinata la Chiesa, fu questa trasportata in quella de' Padri Cappuccini. Mentre il popolo spaventato dalle replicate scosse del terremoto, che tuttavia seguivano, implorava piangente il Patrocinio di Maria Santissima, la mattina del Giovedì Santo, ventidue del medesimo mese, la Vergine, con un portento non mai udito, indicò la special protezione, ch'ella aveva, e la sua somma amorevolezza per la Città di Foggia. A vista di un'immenso popolo, si vide comparire nell'ovato della Tavola, con istupore di tutti, e consolazione insieme, come il volto di una donzella, il Sacro Volto della Vergine; e non una, ma più volte si diede a vedere nei giorni susseguenti, guardando e contemplando i suoi cari Foggiani .

Gran romore fece in Regno quest'apparizione di Maria Santissima, ed in circostanze così critiche.

Terminata la Missione in Nardò, anch'essi invogliati si videro i Missionarj, massime Alfonso, di visitare la Sacra Tavola. Capitarono tutti in casa del nostro P. D. Francesco Garzilli, allora Canonico in quell'insigne Collegiata, perchè amico del Paroco D. Bernardo Lignola uno de' Missionarj.

Per questo incidente abbiamo qualche notizia dell'operato da Alfonso in Nardò. Discorrendo il Lignola col Garzilli, e magnificando questi e gli altri lo zelo di Alfonso, le tante conversioni da esso operate, e le grandi fatiche, che senza risparmio addossate si aveva, dissero tra l'altro, che una delle sere pose in tale aspetto la bruttezza del peccato, e l'ingiuria che col peccato si fa a Dio, che compunta una donna morì di dolore nella stessa Chiesa; e tre altre, se non morirono in Chiesa, morirono in casa.

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Abbiamo per Alfonso cosa di vantaggio in questa Novena. Fu egli così preso dalla Sacra Tavola di Maria Santissima, che non sapeva allontanarsene. Una sera, tra le altre, essendo uscito il popolo di Chiesa, ed essendosi la Tavola riposta sull'Altare, salì sopra di quello, e volle contemplarla da vicino; ma tanto fu il presentarsi avanti la sacra Tavola, quanto il vedersi assorto e fuori di se; e così estatico ci stiede quasi un'ora. Gradendo la Vergine la sua divozione, lo rese appieno contento, con manifestargli in modo particolare il suo Sacratissimo Volto.

Attestò Egli medesimo, averla veduta quasi giovanetta in età di tredici in quattordici anni, coperta con un velo bianco, che movevasi a destra ed a sinistra; e che non era il Sacro Volto come dipinto, ma rilevato come di donzella vivente.

Sparita la visione, appena disceso dall'Altare intonò, ma tutto ebbrio di gioja, con quanti stavano in Chiesa, e non erano meno da trenta tra Preti, e Gentiluomini, L' Ave Maris Stella. Avendo poi la mattina chiamato il Pittore, ma indicandone esso le fattezze, volle, che ritratta ne avesse l'Immagine, ed è quell'appunto, che di presente si conserva nella nostra Casa di Ciorani.

 

QUADRO DELLA MADONNA DEI SETTE VELI CONSERVATO A CIORANI IL CUI VOLTO FU FATTO DIPINGERE DA UN PITTORE SU INDICAZIONI SPECIFICHE DI SANT' ALFONSO IL GIORNO DOPO L' APPARIZIONE A FOGGIA

 

QUADRO DELL' EVENTO CONSERVATO NELLA CASA DEI REDENTORISTI DI ROMA

 

Nelle deposizioni giurate di tutti i testimoni delle apparizioni si fa sempre riferimento all'Iconavetere o alla sacra Icona. Lo stesso farà ancora S. Alfonso Maria de' Liguori nell'attestato redatto a Nocera il 10 ottobre del 1777:

(…) rendiamo noto e attestiamo con giuramento veritiero che noi nell'anno 1732, nella città di Foggia, mentre predicavamo nella chiesa di San Giovanni Battista, dove allora era custodita una grande tavola al centro della quale c'è un foro di forma ovale coperto di un velo nero, più volte e in diversi giorni abbiamo visto il volto di Santa Maria Vergine, comunemente detta dell'Iconavetere, il quale veniva fuori da detto foro (…)

(estratto da Renzo Infante LA MADONNA VELATA DI FOGGIA )

 

Precedenti " Estasi Mariane " si sono avute a Scala, ma qui furono sempre tenute segrete da Sant' Alfonso, il motivo il Tannoia non lo rivela, però ne testimonia l'avvenimento nell' episodio più " eclatante " avvenuto proprio a San Giorgio.

ESTRATTO DAL TANNOIA CAP. X

 

L'episodio " Estasi Mariana " di San Giorgio è trattato a parte per dare più risalto all'evento

 

 

SECONDA ESTASI MARIANA A FOGGIA

P. A. Tannoia Cap. XXIII Libro II pag. 126 Alfonso viene delegato dall' eminentissimo Spinelli a predicare la penitenza in vari luoghi della Puglia

 

Con buon numero di compagni passò Alfonso nella città di Foggia a’ 12 di dicembre del 1745. Questa città, considerandosi come capitale della Puglia, ricca di vari capi di commercio e centro del tavoliere reale, è popolatissima più di forestieri, che di cittadini. Subito che Alfonso vi giunse, Foggia fu presa come d’assalto. Volendo soddisfare ai bisogni della molla sua popolazione, che in quel tempo ascendeva a più di trenta mila anime, aprì quattro missioni in quattro delle principali chiese.

Similmente non vi fu ceto, cui egli non eoosecresse le sue fatiche. Si diedero i santi esercizi al clero secolare e regolare; al ministero, agli avvocati e gentiluomini ; agli artieri a parte ; cinque monasteri che vi sono, cioè ai due di clausura, alle pentite, alle orfane, ed al nuovo, ma popolato e fervoroso conservatorio del ss. Salvatore; e da ultimo anche alle carceri.

Qui anche accadde un altro prodigio, che confermò tutta la città nell'alta idea, che già aveva della santità di Alfonso. Predicava egli, esposta a vista del popolo sopra l' altar maggiore la sacra icona di Maria santissima, detta de’sette veli. Una sera diffondendosi più da angelo, che da uomo, in magnificare le glorie della divina Madre, quando fu alla mozione degli affetti (•), la Vergine fé' vedere al popolo il suo volto; e nello stesso tempo si vide da tutti uscire da quel sacro volto un raggio di fuoco, che attraversando la chiesa, andava a posarsi nel volto di Alfonso, e questi, come uscito di sè, esser sollevato da tre palmi sulla cattedra.

Tutto il popolo, a tale spettacolo, diede in un grido di gioia tale, che se ne udì il fragore, come di un tumulto, anche in distanza. Le monache dell'annunziata, non sapendo che cosa fosse, sbigottite accorsero alle gelosie e molta gente di fuori corse frettolosa alla chiesa. Questo segnalato favore fu veduto da quattro mila e più anime; e senza dire del popolo, dei preti e gentiluomini che vi furono presenti, ne abbiamo testimoni anche il nostro p. d. Francesco Garzilli, allora canonico in Foggia, ed il p. d. Domenico Corsano allora sacerdote secolare, che cogli altri del clero si trovavano in chiesa.
Molto abbondante di manipoli fu per Alfonso questa missione, che non durò meno di quaranta giorni.

 

DAL RR.Smo P. D. CELESTINO BERRUTI

RETTORE MAGGIORE DELLA MEDESIMA CONGREGAZIONE

1857

Cap. Estasi, e rapimenti di spirito Pag. 332

 

Siccome avvenne in Foggia avanti l'immagine miracolosa di Maria Vergine detta l ' Icona Vetere a vista di numeroso popolo, come altresi in Amalfi, in Arienzo, ed in s . Giorgio. In questi rapimenti fu veduto dall' uditorio sollevarsi più palmi sopra il pergamo col volto raggiante di celesti splendori .E grande compunzione suscitossi nel cuore di ognuno.

Ma ben altre volte fu da Dio favorito in segreto di simil grazia .

Difatti essendo entrato una mattina nella stanza del santo un nostro sacerdote per recitare seco lui le ore canoniche, lo ritrovo in atto di stare ginocchioni, sollevato però da terra due in tre palmi colle braccia mezzo aperte , cogli occhi elevati verso il cielo , col volto risplendente, immobile, e privo di sensi.

A questo spettacolo s' inginocchio il medesimo dietro di lui con gran riverenza , e cosi stava contemplandolo per buona pezza, sentendosi risvegliare nello spirito, la più fervente divozione . Allorchè avendo il santo mandato un profondo sospiro dicendo, mio Dio, mio Dio , calò pian piano a terra , e situossi nel proprio luogo. Ma arvedutosi di essere stato osservato , si copri il volto di rossore , e gl'impose di non manifestare a chi, che sia cosa alcuna.

Parimenti assistendo un canonico della sua cattedrale alla messa del santo prelato, si accorse da prima , che era fuor del solito attonito, ed assorto fuor di sé . Diè principio alla messa, e la prosegui con estraordinario fervore , e commozione di animo fino al canone.

Allora quel canonico si curvò sulla sedia per fare la sua orazione : ma vedendo , che passava lungo tempo fino alla consecrazione, alzò la testa , e vide, che il Santo tenendo fra le sue mani l'ostia aveva gli occhi fissi alla croce, i capelli rizzati, e che stava sulla predella dell'altare colla sola punta dei piedi in atto di spiccare un volo , di modo che non avrebbe potuto sostenersi in quella positura senza una forza soprannaturale, che sostenuto lo avesse.

Corse perciò a chiamare il fratello Francesco Antonio , il quale niente stupito del caso andò a tirargli un poco la veste, e cosi mandando un dolce sospiro consacrò , e prosegui la messa.

 

 

 

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