Lavori Edilizi Chiesa Annunziata di Costa
4 Giugno 1763 Nicola e Carmine Calvanese
TRASCRIZIONE Die decimo quarto mensis julij. millesimi, septingentesimi, sexagesimi tertij in casali Costarelle Status Sancti Severini Costituiti nella nostra presenza Nicola e Carmine Calvanese padre e figlio del Casale di Lanzara, dello Stato di San Severino i quali aggono ed intervengomo alle cose infrascritte per essi stessi e ciascuno di essi insolidum e per li loro insolidum Eredi e Successori per detta Magnifica cautela esso Mastro Carmine interviene alle cose infrascritte con consenso, autorità e presenza di detto Mastro Nicola suo padre[ .]. E li Magnifici Pasquale Pergani, ed Antonio Pisano del Casale della Costarella, dello Stato di Sanseverino, attuali Mastri, e Governatori della Venerabile Chiesa della Santissima Annunziata di detto Casale [ .]. Le suddette parti e ciascheduna di esse in detto nome respettivamente spontaneamente hanno asserito avanti di noi, qualmente volendo riformare la suddetta Venerabile Chiesa, si convocò pubblico e solenne parlamento ser: ser: tra tutti li cittadini di detto Casale, e si conchiuse unica voce, che si fusse riformata, precedente accenzioni di candela, al meno offerente siccome da detto parlamento per mano mia stipulato cuius Inesecuzione del quale sotto il di 15 giugno si accese la prima candela, per la suddetta riforma, colli patti, e condizioni, apposti nell'atto di accenzione, che per me si conserva nel presente istrumento, ed appesso si inserirà sotto il di 19 di detto mese si accese la seconda e nel di 24 detto mese si accese la terza e quella estinta rimase in beneficio di mastro Nicola Salvo per docati trecento novantanove, nell'istesso giorno dal detto Mastro Carmine si offeri la decima meno di detta somma, ed essendosi sopra di quella accesa la candela, rimase ad ultimo estinto di quella in persona di detto Mastro Carmine per la somma di docati trecento cinquanta; nel di poi 8 luglio detto anno 1763 Mastro Agostino Coppola offerì la stessa meno di ducati 350, importante, importante, ducati cinquantotto e grana ventitre e mezzo, siccome dalla sua offerta inscriptis, che per me parimente conservasi nel presente istrumento, ed appresso s'inserirà [ ..]. Presentibus pe Judex annali ad contracto et procuratore Status Sancti Severini Archivio di Stato di Salerno prot. not. San Severino, notaio Montefusco Damiano, II vers., b. 5915, pp.185v-192v.
TRASCRIZIONE Die decimo quinto mensis julij. millesimi, septingentesimi, sexagesimi tertij in casali Costarelle Status Sancti Severini. Questo istanza delli Magnifici Pasquale Pergani, Antonio Pisano, Domenico Trotta e Gaetano Farina, Mastri Governatori e cassieri responsabili della Venerabile Chiesa della Santissima Annunziata di detto Casale del detto Casale della Costarella si è accesa la prima volta la candela la riforma di detta Chiesa nel modo seguente. Primieramente si deve scoprire tutta la suddetta Chiesa, e poi alzarla altri palmi sei di fabrica sopra le mure medesime e poi piantare le correie e cavalli armati per coprire il tetto di tevole con dichiarazione che, le correie che si ritroveranno marcite, o pure bisogneranno accomodarle e le tevole, che vi mancheranno debbano quelle comprarsi da detti Mastri, a spese di detta venerabile Chiesa, e ponersi a spese del obblate et vera vie di cavalli che si ritroveranno marciti, di debbano comprare da detto obblate, e ponersi a sue spese in presenza di detti mastri, li quali devono vedere se sono buone ò no le dinelle che non sono buone si debbano murare a spese dell'obblate. 2° Si devono fare le staffe di ferro atutte le correie, ed unidi colli monaci, bene rinchiodate perché devono sostenete il peso del polverino, e debbano essere non meno, di peso, che rotola cinque l'una, con tutti li chiodi. 3° Detto polverino debba farsi sopra le suddette correie di solarini di castagno, e posti bene in calce, e poi farsi il polverino sopra. 4° Le due fire a tutta la nave di detta Chiesa L'intembiata di tavole di pioppo sfellate, ed affrontate e deve venire à Cielo de carospa, con quattro palmi di sesto, ed al mezzo di detta intembiata debba farsi un quadro di cornice di legno risaldata e non deve essere meno di palmi venti di lunghezza, 5° Si deve levare la lamia del coro, ed alzarla unita alle nave di detta chiesa, come pure si deve fabricare il tombagno à ricespettiva, centinato dentro li due angoli e questa fabrica si deve fare da dentro le fondamenta, profonte, in manieracche possono sostenere la lamia, che si dovrà fare sopra detta nuova fabrica e sopra di detta lamia si deve fare il tetto, siccome vi è presentemente. 6° Si devono aprire li lumi alle due mura laterali di detta Chiesa, come pure serrare quelli due, che vi sono a laterale del tombagno della porta e farcene uno in mezzo a detto tombagno e propriamente sopra la detta parte 7° Si deve alzare l'arco maggiore e farci il cornicione in tutta la medesima chiesa intiera, ed accomodare e trasportare le Cappelle di detta chiesa, secondo appare dal disegno. 8° Si devono fare due Cappelle nuove di stucco, una di S. Luigi col nicchio, e l'altra delli morti à tenore del disegno. 9° Si deve fare l'astraco dentro il coro con un grado anco di pezzi d'astraco sotto l'arco maggiore. 10° Si deve fare tutta detta chiesa di stucco siccome appare dal disegno e così dovrà farci anche l'altare maggiore e tutta la spesa né occorrerà per fare dette fatiche fabriche, materiali, ed per altra cosa, debba andare a carico dell'obblate, a riserba solamente delle correie, e tevole, che si ritroveranno solamente ò marcite, quali debbono comprarsi da detti mastri. 11° Tutti li materiali che se ne ricavano vecchi, a riserba delle due finestre, debbono andare a beneficio dell'obblate. E finalmente della nuova fabrica debba farci fra lo spazio di due anni principiandi dal suddetto luglio di questo corrente anno 1763 e finiendo all'ultimo giugno1765, ma si debba costroire per la fine di agosto di detto corrente anno 1763. Pagabile l'estaglio di detta opera docati trenta prima di ricominciare detta opera, altri docati settanta nella fine di Agosto di questo corrente anno a tutto il dippiù seu rimanente pagarlo docati cinquanta l'anno sino all'intiera sodisfazione di detto estaglio, pagabile infine di ciascun anno e proprio nella fine di agosto d'quest' altro anno senza interesse alcuno con patto che tutta l'ossatura che serve per l'obblate, debba lo medesimo debba servire anche per il Pittore.========= Con doverci accendere tre candele; una oggi, la seconda domenica 19 giugno e la terza nelli 24 giugno detto anno e dopo si puo offrire decima e sesta fra lo spazio di giorni otto, decorrendo dal dì della utile candela [ ] Die 15 junij 1763= Et luc è prima candela = Carmine Calvanese offerisce per docati quattrocento pelli patti e condizioni descritti= Die 14 Junij 1763.Et luc è seconda candela neuno reparuit= Die 24 Junij 1763. Et luc è terza candela= Nicola Salvio offerisce per docati trecento novanta nove= eodem die ibidem=Il sopradetto Carmine offerisce alla decima meno di ducati 399 = Si è accesa la candela sopra detta decima e nella estinta è rimasto in beneficio di detto Mastro Carmine per la somma di docati trecento cinquanta, in grado di decima, la quale quantunque none ducati quarantanove, nella diuno se né contento offerire detta somma meno in supra del Reverendo Donato Silvestro, il magnifico Gaetano Rescigno, Vincenzo Mariniello, Domenico ., ed altri Notar Damiano Montefusco Cancelliere
TRASCRIZIONE Avendo preinteso io qui sottoscritto mastro Agostino Coppola del Casale di Santa Croce, della Terra di San Giorgio, che sia remato in beneficio di Mastro Carmine Calvanese, d'Appaldo per la Riforma della Venerabile Chiesa della SS. Annunziata del Casale della Costarella dello Stato di San Severino per la somma di docati trecento cinquanta, in grado di decima, colli patti e condizioni apposte nell'accenzioni di candele fatto per mano del sottoscritto Notaro con altro di detta Chiesa ed a tenore ed in conformità del disegno, dove si conserva per li mastri governatori di detta Chiesa offerisco la sesta meno di detta somma di docati trecento cinquanta resta l'appaldo suddetto per la somma di docati duecento novantuno e grana 63.2/3 intendendo offerire la sesta colli patti, condizioni, tempo, di riformare detta Chiesa e tutto quanto sta espressato nel suddetto atto di accenzione al quale asserisco e non altrimente. S. Severino li otto luglio 1763. Agostino Coppola offerisce la sesta come sopra per mano mia per esso non saper scrivere, ut deus ed suo ordine e volontà. Io Damiano Montefusco di Sanseverino pubblico regio Notaro e Cancelliero di detta chiesa [ .]
TRASCRIZIONE Eodem retroprescritto die octavo mensis Julij 1763. Agostino Coppola la offerta la sesta meno delli ducati 350, importante ducati cinquantotto e grana 33.1/2 li quali tolta da detta somma è rimasta per ducati duecento novantuno e grana 66.1/2 29 66.1/2 Die 10 Julij1763. Si è accesa la candela sopra detta sesta Domino Mastro Carmine Calvanese offerisce meno grana 50 . 000. -. 50 Domino Mastro Agostino carlini dieci 001 : 00 Domino Mastro Carmine Calvanese carlini 1 e grana 6.2/3 000 : 16.1/2 Don Mastro Agostino carlini due . 000 : 20 Mastro Antonio Mariniello carlini trenta 003 : 00 Don Mastro Agostino docati quattro . 004 : 00 Don Mastro Antonio docati cinque 005 : 00 Don mastro Carmine . 000 : 10 Don mastro Antonio Carlini trenta .. 000 : 10 Don mastro Agostino .. 000 : 16 Don Mastro Carmine . 004 : 44 ___________ 018 : 66.2/3 Delli quali suddetti ducati duecento novantuno e grana 63 e 2/3 toltoni li suddetti ducati diciotto, e grana 66 e 2/3, resta la somma di docati duecento settantatre. Et caldela ex se exstinta, remausit in persona di Carmine Calvanese per detta oblata summa ducatos biscentus septuaginta trius; puntibus e restibus Mastro Leonardo Ansalone, Dominico Pisano, Pascale Petrucci, Joseptho Liguori qm.[ .], Ferdinandi Sessa.
Oncia di 6 ducati pari a 6 ducati o 30 tarì Ducato 5 tarì o 10 carlini Tarì 2 carlino o 20 grani Carlino 10 grani Grano 2 tornesi o 12 cavalli Tornese mezzo grano
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