Lanzara Storia
IL CASTRUM DI LANZARA
di Giuseppe Benevento
Le prime notizie sono relativamente tarde. La prima configurazione toponomastica compare nell'anno 983. Per quanto riguarda le epoche più antiche, la situazione archeologica si presenta lacunosa e frammentaria. Sul Monte S. Apollinare, la rocca di S. Maria a Castello sorge su strutture ellenistiche, come documenta la numerosa ceramica ellenistica rinvenuta sul posto insieme a lettere graffite ed una moneta di IV secolo a.C .
È probabile che i resti siano da identificare con un santuario di Mercurio di epoca ellenistica, a seguito del rinvenimento di un bronzo raffigurante il dito di Mercurio o Hermes (1). Da studi e ricerche effettuate in quest'ultimo periodo, le monete rinvenute nella frazione Campomanfoli e nella parte adiacente a S. Maria a Castello relative ai bronzi raffiguranti da un verso il toro androposopo, cioè con volto umano, è stato riscontrato che hanno un valore storico inestimabile perché fanno parte della zecca di Irnthi, odierna Fratte relativa al fiume Irno, e attribuite da studiosi nazionali alla città di Salerno.
Molte sono le testimonianze archeologiche sul territorio: un sepolcreto si rinvenne nel 1901 nella zona di Lanzara e si registrano tracce di ville rustiche, sostenute a mezza costa da muri di costruzione in opera incerta di calcare. Tutto il comune di Castel San Giorgio è interessato dal tracciato dell'acquedotto romano attribuito ad Augusto, che faceva affluire l'acqua dalla sorgente Pelosi di serino a Puteoli e a Misenum. Di esso si conservano numerosissime testimonianze. Castel san Giorgio era interessato anche dal passaggio di una strada proveniente da Sarno, che attraversava i monti all'altezza di cappella di Paterno. In quest'area, è stata, infatti, rinvenuta parte di una estesa villa rustica, probabilmente del IV secolo a.C. e resti di materiale ellenistico, dilavati, forse da un deposito votivo relativo ad un qualche sacello, posto più alto della strada. Il comune è interessato anche dalla Via Popilia che entrava nel territorio di Castel San Giorgio attraverso il Passo dell'Orco, oltrepassando i monti che separavano la valle sarnese da quella nocerina e si dirigeva verso Nocera, per proseguire verso Salerno. Dopo il passo, da essa dipartiva un'altra strada che proseguiva verso il centro di Castel San Giorgio per poi dirigersi verso Avellino. Lungo il tratto della via Popilia del valico dell'Orco, è presente un imponente monumento funerario in opera incerta ( I secolo a.C.) e nei pressi si conserva una stele funeraria, probabilmente ad esso relativa.
MARISA DE SPAGNOLIS . La terra dei Sarrasti. Archeologia nell'agro Nocerino- Sarnese. Pag. 98 – 99. Anno 2000
Con integrazioni in corsivo di Giuseppe Benevento
1 Ermes , Hermes , è una divinità greca. Nella mitologia romana il corrispondente di Ermes è Mercurio ,