Cortedomini Storia
La Cappella di San Giacomo
(CORTEDOMINI)
di Giuseppe Benevento
CAPPELLA DI S. GIACOMO
Dell'università del casale di Cortedomini. Si è commessa la visita ai detti reverendi e parroci. Si sono quindi esaminati li fangiulli e sono ritrovati bene istruiti.
ADS Fondo visite pastorali ed Arcivescovi Salernitani - (Anno 1732-1926 Busta n° 92 f. 72 )
ANNO 1840 - Oggi che sono li ventisei del mese di ottobre mille ottocento quaranta 1840.
Noi Marino PAGLIA Arcivescovo di Salerno. Nel corso della seconda Visita Pastorale essendoci portati unitamente ai nostri ordinari deputati con visitatori a visitare la Carta di S. Giorgio, abbiamo prima d'ogni altro visitata tanto la Parrocchia sotto il titolo di S. Maria delle Grazie eretta nel villaggio Capoluogo di S. Giorgio, che costa di una sola parte del casale di S. Giorgio, e che compone circa quattrocentoventi abitanti, quanto la Parrocchia del SS.mo Salvatore eretta in aperta campagna, la quale costa dei villaggi di Costarella, Aiello, Campomanfoli, Cortedomini, e parte del detto casale di S. Giorgio, che tutti compongono circa duemila abitanti , e che tutti sono a notabile distanza dalla Parrocchia, e quasi tutti alla stessa, ed anche a maggior distanza tra loro. In tale circostanza siamo stati avvertiti dalle autorità del Paese, e quindi dai clamori, e dalle inchieste di molto popolo tra gli abitanti di Cortedomini, e delle successive case sino alla Piazza di Sangiorgio, del positivo incomodo, e dei frequenti disguidi, che accadono in grave pregiudizio della salute delle anime per trovarsi questa parte di Cortedomini, e delle successive case sino alla Piazza di Sangiorgio incorporate alla Parrocchia del SS. Salvatore , da cui dista più di un miglio, ed a cui non può accedere per la deficienza delle strade, specialmente in tempo d'inverno, per un picciolo fiume, ed un torrente, che in tempo di molta pioggia non si può transitare, e per i pericoli, che la lontananza della strada tutta posta in aperta campagna, può facilmente cagionare: incomodi, e disguidi, che si eviterebbero se dismembrandosi dalla detta Parrocchia del SS. mo Salvatore, si aggregasse alla Parrocchia di S. Maria delle Grazie di Sangiorgio, colla quale non solo è in assai maggiore vicinanza, ma inoltre è in tale continuazione di abitanti, che costituisce un solo, o quasi un solo abitato, ed un solo paese. Le cennate inchieste, e clamori, e le verifiche, che ne abbiamo fatto colle nostre oculari ispezioni, e colle assicurazioni di tutti i Preti, e di tutti i buoni secolari del luogo, e delle vicinanze ci hanno pienamente istruiti, che questa parte di abitanti col fatto o poco, o niuno sussidio ha mai ricevuto dal Parroco del Salvatore per causa della distanza, e delle difficoltà delle strade, per modo che molti sarebbero periti senza Sacramenti, e senza assistenza se non fossero accorsi o il Parroco, o i Sacerdoti, della vicina Parrocchia di Sangiorgio ; e che per la stessa ragione di distanza, e di difficoltà della strada lungi dal portarsi nella Parrocchia del Salvatore, si porta nella Parrocchia di S. Maria delle Grazie di Sangiorgio, che gli è assai più vicina, in continuazione delle sue abitazioni, e quivi partecipa alla parola di Dio, de' Santi Sacramenti delle confessioni, e delle Comunioni, e di quanto altro la nostra Santa Chiesa dispensa per agevolare la Santificazione delle anime. Noi quindi penetrati dalla giustizia della inchiesta, e de' clamori, concorrendo dalla nostra parte, com'è nostro dovere, a tutto quello che è diretto alla maggiore Santificazione delle anime, e della maggiore gloria di Dio, in virtù delle facoltà nostre ordinarie, e di quelle delegateci dal S.C. di Trento Tess. 21. Cap. 4 de Reforum dismembriamo il picciolo Villaggio di Cortedomini, e le case successive sino alla Piazza di Sangiorgio, che tutti compongono circa trecento abitanti, dalla Parrocchia del SS. mo Salvatore, di cui han fatto finora parte, e le aggreghiamo una colla Cappella sotto il titolo dello Spirito Santo, figliania, casa, famiglia, abitanti, e territorio alla Parrocchia di S. Maria delle Grazie del Villaggio Capo Luogo di Sangiorgio, a questa Parrocchia le incorporiamo in perpetum, et mundo durante, ed a questa l'assoggettiamo per il pascolo della parola di Dio, per l'amministrazione de' Sacramenti, per l'assistenza, e per quanto altro costituisce giurisdizione Parrocchiale così nello spirituale, che nel temporale, dando per tale oggetto all'attual Parroco di S. Maria delle Grazie, ed ai suoi successori in perpetuo, tutte le facoltà necessarie, ed opportune su di questa parte aggiunta nel modo stesso come se ne trova investito sull'altra parte dell'antica sua figliania; cosicchè quella, e questa da oggi innanzi, ed in perpetuo vengono a costituire un solo popolo, una sola figliania, ed una sola Parrocchia con tutti i diritti pregorative ec. e con tutti i pesi, e obbligazioni ec. Senza nessuna distinzione, o differenza.
La linea di questa parte dismembrata comincia dalla casa del Barone di Sangiorgio inclusiva, discende in linea retta sino al punto così detto Fossa di Corte , ed in questa caminando sempre strada strada và a congiungersi col punto di Aja fin dove prima si stendeva l'antica figliania della detta Parrocchia di S. Maria delle Grazie. In tal modo ambedue le suddette Parrocchie restano meglio equilibrate nella circoscrizione territoriale, e degli abitanti, meglio amministrate nel servizio della cura, e meglio facilitata per diffondervi il pascolo di eterna vita. Ingiungiamo poi al Parroco di S. Maria delle Grazie di mantenere nella Cappella dello Spirito Santo di Cortedomini un coadiutore per la messa ne' giorni festivi, per la Visita al Santissimo Sacramento, Dottrina Cristiana, assistenza ec. A quale oggetto gli assegniamo annui ducati dodici, che ordiniamo pagarsi dal parroco del SS. mo Salvatore pro - tempore sulla massa della sua rendita Parrocchiale.
Dato in Sangiorgio nel corso della S. Visita li ventisei ottobre del 1840. Marino Arcivescovo di Salerno Visitatore. Pasquale Parroco Forte accetta le suddette disposizioni, e si obbliga per i docati dodici annuali. Gaetano Parroco Rescigno accetta come sopra, e si obbliga. Certifico io qui sottoscritto di aver oggi sottoscritto giorno letto, e notificato il conto scritto provvedimento ai Reverendi Parrochi D. Pasquale Forte, e D. Gaetano Rescigno, i quali hanno accettato, e sottoscritto come sopra. Dato in Sangiorgio in S. Visita li 26 Ottobre 1840 = Felice Mauro Cancelliere di S. Visita.
La presente copia è uniforme all'originale esistente negli atti della presente S. Visita, e in fede S. Giorgio nel decorso della stessa S. Visita li 29 Ottobre 1840 –
Felice Mauro Cancelliere Arcivescovile
Visto: MARINO Arcivescovo di Salerno
(Archivio storico Chiesa SS. Salvatore )
ANNO 1840 –
ARCIVESCOVADO DI SALERNO E AMMINISTRAZIONE DI ACERNO
SANGIORGIO IN SANTA VISITA 28 OTTOBRE 1840
AVVISO PUBBLICO
Si fa noto al Pubblico, che in virtù di provvedimento emanato in Santa Visita, ed accettato dai RR. Parrochi del SS. Salvatore, e di S. Maria delle Grazie di Sangiorgio, quella parte di figliania che comincia da Corte domini, e va a terminare alla Piazza del Villaggio di Sangiorgio, è stata di smembrata dalla Parrocchia del SS. Salvatore, e si è aggregata, ed unita alla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Sangiorgio. In conseguenza di che tutti gli abitanti da Corte Domini inclusamente fino alla Piazza di Sangiorgio riconosceranno per loro Parroco il R. mo Don Gaetano Roscigno, ed i due successori parrochi di Sangiorgio, ed a questi si rivolgeranno ne' loro bisogni spirituali, e dalla parrocchia di Sangiorgio riceveranno i Sagramenti, e Sacramentali, e tutti gli altri aiuti spirituali.
L'Arcivescovo di Salerno
Marino Paglia
ADS Fondo visite pastorali ed Arcivescovi Salernitani - (Anno 1732-1926 Busta n° 92 f. 75)